Area personale- Login
Cerca in questo BlogMenuCitazioni nei Blog Amici: 2 Ultimi commentiChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
|
Post N° 22
Post n°22 pubblicato il 03 Aprile 2006 da raccontatevi
Non aveva più lacrime. Nessun pensiero. Paul sembrava scomparso. Risucchiato in un tempo non più loro. I giorni per quanto potessero volare lenti per la mente, per il cuore, sembravano già inifiniti. Le sue giornate procedevano. A una settimana da Natale, Marianne decise di perdersi nel paese. Cercare un pò di calore in quei colori che le regalavano luce. Nonstante non amasse tanto questo periodo, in quell'occasione si fece tarscinare per smettere di sentirsi solo un corpo. Scese in strada nel primo pomeriggio. In quelle ore non c'era tantissima gente, riusciva ad assaporarsi. Al lavoro le avevano dato già dei giorni per organizzarsi con tranquillità per il viaggio. Le vetrine colorate, le idee regalo che scorrevano davanti ai suoi occhi. Ripensava a come sarebbe stato questo nuovo Natale. Generalmente negli anni passati lo passava con una cena in velocità presa in un take way e poi solo ricordi. Era la vigilia di Natale quando Marianne perse la sua famiglia. Andavano dai nonni materni. Le strade geldie, una distrazione e un frontale che spense la vitalità di quei occhi ancora troppo ingenui. Aveva spento il cuore in quel giorno, soffriva già troppo. Raggiunse un piccolo negozio di candele lì nel centro aromi che appartenevano. " Ciao Marianne!". Si spaventò, bloccò lo sguardo. Era Federico. Anche lui, come lei, per il viaggio, era rimasto a casa dal lavoro. "Ciao Federico", aggiunse. Avrebbe voluto non incontrare nessuno, stare solo con lei. Ma ormai era lì. Federico la invitò a bere una cosa in tranquillità. Erano giorni che la cercava senza aver nessuna riscontro. Decise di accettare l'invito, prima o poi avrebbe dovuto dirgli di si. Si erano dati l'appuntamento per la serata succesiva. Riuscì a liberarsi in velocità. Prese le ultime cose e ritornò a casa. La casa gelida. Non aveva voglia di nessuno contatto. Profumava di vaniglia quellal notte. Si addormentò. Sola.
|
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 06:41
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 21:20
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 21:16
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 21:13
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 20:50