Creato da: raccontatevi il 06/03/2006
vita di una trentenne in fuga

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Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 08 Aprile 2006 da raccontatevi
Foto di raccontatevi

Entrarono nella locanda. All'ingresso c'era Walter, salutò Marianne come se la conoscesse da sempre. Sembrava di famiglia lì. Persino la piccola Giulia, nel vederla scappò da lei per abbracciarla. "Ciao zia, posso abbracciarti?" Era bellissima, una bambina dei colori del mare, due occhi grandi come l'oceano, una pelle color miele come la sabbia che vestiva la costa e dei lunghi capelli neri. Marianne sembrava sapere come muoversi con lei. Dopo tutto in quei mesi era uno dei pochi posti che frequentava spesso e volentieri. La locanda di Walter è uno di questi luoghi dove ti senti sempre  a casa. Furono subito a tavola, avvolti dagli odori di un inverno gelido che regalava emozioni. Federico era rimasto in silenzio per parecchio tempo ma aveva in viso quello sguardo stupito per come una donna così assente nella sua vita potesse rapirlo così. La serata andò avanti senza troppi intoppi, parlarono parecchio del lavoro, il viaggio, i mesi fuori casa, programmi da seguire, l'organizzazione. A Marianne tutto questo non spaventava, era la norma. Lo faceva da sempre. Ci fu intesa tra i due. Federico era separato da qualche anno, non aveva figli e viveva poco lontano dal centro. Una persona educata, precisa, un viso che raccontava la voglia di riscattarsi qualcosa che aveva perso. Arrivò presto la chiusura del locale. Prima dell'uscita, Federico ebbe una chiamata, Marianne restò al caldo in compagnia di  Walter mentre la piccola Giulia riposava nella stanza vicina. Parlarono un pò di loro, Walter era rimasto vedovo, sua moglie era morta appena dopo la nascita di loro figlia. Non parlava mai di lei, solo una sera lontana, alla chiusura del locale, si fermarono un pò di più e si raccontarono. Indiscrezione nel leggere le loro mancanze. Federico ritornò dopo un pò, si salutarono e sorridendo a Walter Marianne gli disse " non ti dico ritornerò...". Walter non capì ma le sorrise lo stesso. Lei gli diede un bacio e andarono via. La notte era gelida, Federcio chiese se fosse stanca lei gli rispose di no, aveva voglia di viversela quella sera, non sapeva perchè ma aveva voglia di respiri di ghiaccio. Lui non poteva aspettarsi di meglio e si allontanarono. La nebbia li accompagnava e inghiottiti dal buio si lasciarono respirare. Lei era bella, lui felice. 

 
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