Post n°285 pubblicato il 19 Luglio 2015 da martes51
È troppo vecchio e stanco per amare, ma è condannato a non morire. Per secoli la voce narrante di questo romanzo ha fatto il cantastorie, errando per l'Europa senza sosta, espiando il fatto di aver rinnegato l'amore.
Ma ora, alle soglie del Cinquecento, ha deciso di fermarsi: per la prima volta compra casa, a Copenhagen. E per la prima volta, invece di parlare d'amore, ascolta.
Così, per cinque secoli, raccoglie le storie d'amore più significative, quelle capaci di cogliere l'essenza stessa di questo sentimento universale e, al contempo, quella del secolo in cui si svolgono.
Nel Cinquecento della Riforma, l'amore si manifesta nel potentissimo canto di un'orfana e si frammenta, poi, nel racconto seicentesco di una vita dedicata alla pittura.
Si mette alla prova in esperimenti scientifici, sotto il segno della ragione illuminista e si trasfigura in filosofia, nell'Ottocento dei grandi pensatori. Ma è nel Novecento che l'amore si svilisce e si trasforma in merce.
Eppure, nella sua inafferrabilità, l'amore rimane identico a se stesso. E, come al narratore, anche a noi non resta che una cosa sola: ascoltare.
Le vibrazioni che si possono sentire ascoltando un pezzo come questo, hanno qualcosa di cui spesso abbiamo dimenticato l’esistenza.
Ci emozioniamo per qualcosa che ci tocca nel profondo dell’anima, per la bellezza di un paesaggio montano, o per la calma piatta dei nostri mari nelle giornate di sereno… o qualche notte in cui si vedono brillare le stelle… Vuoi per la dolcezza di un bel viso…
La tenerezza di uno sguardo o di una carezza ricevuta in un momento di particolare difficoltà… Per il sorriso dell’amata dopo aver assaporato le sue labbra, quando specchiandoti nei suoi occhi li vedi brillare dall’emozione.
Avete mai provato ad ascoltare il battito del suo cuore dopo l’amore, mentre lei abbracciata a voi si lascia andare lentamente e si addormenta sul vostro petto…
Vi è mai capitato di guardarla dormire al vostro fianco e di non riuscire a prendere sonno perché non vorreste perdere un attimo del suo riposo e non vi spostate per paura di svegliarla…
Avete mai desiderato che il tempo si fermasse, per prolungare…le sensazioni di un momento felice insieme a lei.
Se non avete mai provato questo genere di emozioni, non avete vissuto.. vi siete solo lasciati vivere!!! ma non temete siete sicuramente ancora in tempo per rimediare, basta volerlo intensamente…
Sono passati diversi anni dall'ultima volta che la vidi, all'ora avevo solo qualche capello bianco... e in testa tanti pregiudizi, non come adesso che sui doc vi si legge "brizzolato" d'altronde la sapevo felicemente sposata con una brava persona ed ho visto l'armonia che regnava in casa sua, l'amore per le sue bambine ed il rispetto per il suo uomo, ma non l'ho mai dimenticata con quel sorriso smagliante a trentadue denti sempre pronto, la sua voce allegra, festosa e felice... è rimasta tale e quale, anche se i quaranta ormai sono finiti ed è passata alla decina successiva, ma pur sempre una taglia quarantasei, asciutta scattante, credo decisamente sotto i 60 kili.
Purtroppo nella vita il destino non sempre ci riserva serenità, nel suo caso è stato veramente ingrato, sono passati oramai quasi sei anni da quando il suo compagno di una vita si è spento dopo quasi due anni di sofferenza a causa di una malattia che non gli ha lasciato scampo.
Quando me là sono trovata di fronte, in casa del mio cliente suo vicino di casa, sono rimasto un attimo disorientato... mi ha salutato con un ciaooo come stai... e mi ha baciato sulla guancia, come si fa tra persone che si stimano e si rispettano, un saluto che aveva il calore di una vecchia amica che non vedevo da anni, e si ricordava di quando quasi vent'anni prima gli avevo tappezzato tutto l'appartamento, mi sembra in occasione di un anniversario di matrimonio se non ricordo male, credevo di essere passato inosservato in quel frangente... mentre invece l'aveva capito che mi ero preso una cotta da urlo per lei, e la cosa evidentemente era stata di suo gradimento, anche se non mi è mai passato per la testa di pensare ad una relazione con una donna sposata.
Ci siamo risentiti al telefono e poi rivisti diverse volte, finché non siamo arrivati alle confidenze... la solitudine di una donna che non ha più impegni di lavoro, dover decidere cosa fare della propria vita, le serate d'inverno passate davanti al televisore, la disperazione dopo la perdita del suo compagno, le notti che non finiscono mai con il sonno che non viene.... quanto piangere nel sentirsi defraudata del bene più caro, dell'affetto che viene a mancare improvvisamente quando maggiormente ne avresti bisogno, in quella fase critica che è il traguardo del mezzo secolo, sopratutto per una donna.
In questi giorni la sento solo al telefono, quasi tutti i giorni, si trova in toscana per il compleanno della nipotina che adora... una settimana di vacanza per stare vicino ai suoi cari che si sono trasferiti in quella regione che io amo tantissimo, è un piacere ascoltarla parlare dei nipotini, della sua figliola che non vede troppo spesso, delle passeggiate in mezzo agli ulivi, dei profumi della campagna toscana in primavera... e di qualche lacrima nascosta quando ai bambini viene in mente il nonno e le chiedono di parlargli di lui perché lo ricordano solo vagamente.
Mi si stringe il cuore quando mi dice che ha pianto per riuscire a sciogliere quel nodo che sente allo stomaco quando pensa al suo uomo che non è più al suo fianco, l'istinto è quello di stringerla forte in un abbraccio e tenerla vicino al cuore... molto probabilmente quella cotta di qualche anno fa... non è mai del tutto guarita, solo il tempo può dirlo... anche se di tempo non so bene quanto ne è rimasto.
Molto probabilmente quel pugliese di nome Orazio vissuto secoli fa la sapeva lunga quando disse quella frase che e rimasta nei testi ed è attuale ancora oggi "Carpe Diam, quam minimum credula postero" forse devo approfondire la conoscenza di questa filosofia che il mio amico Walter, fratello di tastiera ha nominato in un commento qualche tempo fà !!!
Secondo "Fusino d'oro" assegnato per miglior post del mese di settembre pubblicato sul blog "Fusa&Friends" il 5/09/2009 assegnato dall'organico di controllo & P.R.
Ringrazio sentitamente per il riconoscimento ricevuto... al prossimo!!!
Inviato da: martes51
il 18/11/2018 alle 18:30
Inviato da: vulnerabile14
il 17/11/2018 alle 19:52
Inviato da: vulnerabile14
il 28/12/2017 alle 22:17
Inviato da: vulnerabile14
il 11/12/2017 alle 10:30
Inviato da: vulnerabile14
il 25/02/2017 alle 09:47