Domenica 1 Agosto 2010 ore: 19:41
Ieri è finalmente arrivata Ginevra, anche se con un po' di ritardo visto che ha saltato la fermata di Laigueglia e ha continuato a viaggiare finchè non è arrivata ad Imperia.
Siamo state tutta la giornata in spiaggia. Le tre della stanza 405 riunite. Siamo delle sagome insieme, non facciamo altro che ridere e spararne di ogni.
Ovviamente le abbiamo raccontato tutte le news, che andavano dall'università all'ultima serata passata con le nuove conoscenze. Visto il mio (quasi) bisogno di affetto, è uscita anche la storia di Marco. Che ridere. Abbiamo detto e fatto di tutto su questa storia. Io ero purtroppo la preda favorita, ormai debole e in balia degli eventi.
Comunque, abbiamo scattato qualche foto stupida, come nostro solito, fatto bagni infiniti e mangiato al bar della spiaggia un pranzo molto sostanzioso.
La sera dovevamo andare a casa di Michele per fare una festa, della serie balli, giochi con le carte, musica, qualcosa da bere. Orario previsto: non prima delle 22.
Noi, alle 22 e mezza eravamo ancora a casa per prepararci. O meglio: Gine era pronta dalle 20; io dalle 21; Ce' stava ancora correndo per la casa con lo smalto fresco. Eravamo tutte molto esaltate, da sembrare ubriache alla massima potenza anche se non avevamo toccato goccia, continuavamo a ridere per ogni cavolata, a fare e disfare (il trucco di Cecilia).
Ergo siamo uscite di casa già in ritardo, peccato che dovevamo ancora andare a cena. Siamo andate tranquillamente da Pacan, un locale in cui fanno le crepes. Uscite di lì, già un'ora e mezza dopo l'orario dato, avevamo addirittura dubbi sul luogo. Non sapevamo a chi dovevamo citofonare per l'esattezza. Per fortuna abbiamo incontrato Marco, anche lui in ritardissimo come noi, appena uscito dal ristorante. Ci ha portate fino a casa di Michele (che poi è accanto alla nostra). Noi ci prefiguravamo la festona già iniziata, già tutti allegri.
No.
Michele era insieme al suo amico Ettore e a due bambini della spiaggia. Ettore era mezzo svaccato su una poltrona, in crisi depressiva, appena abbiamo proposto di tornare al Sirò per bere è scattato in piedi e ha abbandonato Michele a casa con i bimbi.
Vi risparmio tutte le battute sarcastiche e le risatine sotto i baffi con Gine e Ceci. Eravamo noi 5, io ho parlato anche un po' di più con Marco, anche se comunque non dovrei farmi chissà che viaggi, visto che a quanto pare ha uno sciame di ragazzine che gli corrono dietro, e io non voglio far parte del suo "harem".
Per finire la serata siamo andati in spiaggia, sui lettini, abbiamo parlato del più e del meno, dai videogiochi ai viaggi in America. Ci siamo divertiti molto, è stata una serata tranquilla e soprattutto non è stata come me la immaginavo.
Stamattina, invece, colazione al bar, discorsi al bancone con i nostri baristi preferiti, e tanta tanta spiaggia.
Stasera forse si va a casa di Michele e poi bagno notturno. Ah, le idee malefiche di Cecilia. La rinominerò "cupido personale".
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