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Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
troppo una vita che non ha avuto meta. /
Avremo un silenzio stento e povero, /
un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

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SALA LIBERA, LA AZIZ A MORTE

Post n°2208 pubblicato il 13 Gennaio 2025 da massimocoppa
 

SALA LIBERA, LA AZIZ A MORTE

È tutto andato come la totalità degli osservatori aveva capito e preannunciato con largo anticipo: forte della benedizione sia del presidente americano uscente Biden che di quello entrante Trump, ottenuta dalla premier Meloni recatasi apposta negli Stati Uniti, l’ingegnere iraniano Abedini, arrestato in Italia e desiderato da Washington per il suo ruolo nella produzione di droni militari utilizzati dall’Iran direttamente o venduti alla Russia e ad altre potenze del male, è stato liberato come contropartita della liberazione, da parte di Teheran, della giornalista Cecilia Sala, arrestata arbitrariamente dal regime degli Ayatollah.
Se, umanamente, la vicenda fa tirare un sospiro di sollievo, resta comunque l’amarezza in bocca perché l’Italia si è piegata all’ennesimo ricatto iraniano ed ha sbrigativamente rimesso in libertà un personaggio meritevole quantomeno di un supplemento d’indagine.
Quant’è lontana la logica della fermezza che sacrificò Aldo Moro pur di non cedere al ricatto delle Brigate Rosse!
Oggi cediamo volentieri, ci basta solo avere un minimo di giustificazione per salvare la faccia.
Del resto, noto che la fermezza ormai è venuta meno persino in Israele, un Paese famoso, fino a pochi mesi fa, per non aver mai trattato con i terroristi: quasi ogni giorno scendono in piazza migliaia di persone che accusano il governo di Netanyahu di non fare niente per liberare gli ultimi ostaggi israeliani in mano ad Hamas dopo il raid terroristico dell’ottobre 2023. Che dei cittadini israeliani potessero arrivare a contestare la tradizionale linea della fermezza, che ha caratterizzato lo Stato ebraico sin dalla sua fondazione, nel 1948, è qualcosa che stupisce e la dice lunga sui tempi moderni, dove disponibilità al sacrificio ed atteggiamenti stoici battono in ritirata.
Quindi, se da un lato bisogna certamente essere contenti per Cecilia Sala, non si può fare a meno di restare turbati al pensiero che, invece, il governo iraniano ha annunciato che sarà eseguita la condanna a morte di Pakhshan Aziz, 40 anni, un’operatrice umanitaria accusata di “ribellione”.
Ma, già: la Aziz non ha, alle spalle, un capo del governo che va a trattare con due presidenti degli Stati Uniti e non ha dalla sua un ministro che calpesta la sostanza del diritto, pur rispettandone la forma, per scarcerare l’amico degli Ayatollah.

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SE RAMY SI FOSSE FERMATO ALL’ALT...

Post n°2207 pubblicato il 13 Gennaio 2025 da massimocoppa
 
Tag: ramy

SE RAMY SI FOSSE FERMATO ALL’ALT...

Ramy Elgaml, egiziano, 19 anni, il 24 novembre scorso è morto a Milano in un incidente stradale con il quale si è concluso un inseguimento da parte dei Carabinieri, mentre si trovava su uno scooter guidato dall’amico tunisino Fares Bouzidi.
La situazione, già di per sé tristissima, è stata peggiorata dalla pubblicazione di un video che conteneva anche gli audio delle tre volanti che inseguivano i due, da cui si ascoltano frasi che sono quantomeno di indifferenza verso la sorte dei ragazzi, per non dire quasi di contentezza.
Il fatto ripropone, drammaticamente, la questione della presenza e della situazione degli immigrati in Italia, specie di quelli che, per l’appartenenza ad un certo tipo di cultura islamica, sono meno restii ad integrarsi nella società occidentale. Da questo punto di vista è bene precisare che la realtà italiana, per fortuna, non è ai livelli di quella francese, dove la presenza degli stranieri (provenienti spesso da zone di passata colonizzazione francese) è veramente massiccia e si sono già registrate durissime tensioni e scontri aperti con la realtà locale.
Qualcosa del genere, però, sta succedendo adesso anche da noi: ne sono prova le manifestazioni violente appena verificatesi a Roma, Milano, Bologna dove, però, più che gli stranieri sono stati i collettivi dell’estrema sinistra extraparlamentare a dare vita a scene di guerriglia urbana.
Ma la cosa più triste, al di là delle eventuali responsabilità dei Carabinieri, che verranno certamente individuate e perseguite, è che questa tragedia si poteva facilmente evitare: bastava che i due ragazzi si fossero fermati all’alt. Qualunque cosa volessero nascondere, qualunque pecca avessero da occultare, non valeva certo la vita di un ragazzo.
Ecco, benedetto Ramy: perché tu e Fares non vi siete fermati?! Questo tipo di comportamento è rivelatore dell’atteggiamento che hanno alcune fasce di immigrati, specie dai Paesi musulmani: è una contestazione radicale, viscerale, dei valori occidentali, che si incarna nel rifiuto dell’autorità. Ma le forze dell’ordine di un Paese democratico, quale per fortuna è ancora l’Italia, non sono assimilabili agli sgherri di una dittatura: agiscono secondo regole e norme codificate, approvate da organismi rappresentativi dei cittadini, che li hanno liberamente votati.
Dall’equivoco di doversi difendere da una fantomatica persecuzione, figlio di una cultura sbagliata instillata loro da genitori, amici, connazionali e correligionari, nascono poi comportamenti assurdi che possono sfociare in tragedia, esasperando tutti gli animi: anche quelli degli italiani, non solo degli immigrati.

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SACCHEGGIATO IL PALAZZO DEGLI ASSAD, MA I LIBRI NON LI HA VOLUTI NESSUNO...

Post n°2206 pubblicato il 13 Dicembre 2024 da massimocoppa
 

SACCHEGGIATO IL PALAZZO DEGLI ASSAD,
MA I LIBRI NON LI HA VOLUTI NESSUNO...

Ancora una volta esperti, analisti, studiosi, osservatori e gli immancabili servizi segreti di tutto il mondo non hanno né previsto, né visto ciò che stava per accadere sotto i loro occhi: in una settimana uno sconosciuto gruppo islamico è stato capace di rovesciare una dittatura che durava da prima che io nascessi: quella della famiglia Assad, in Siria.
Ribelli laici prima ed islamici dopo avevano fallito nell’ultimo decennio: ci è riuscita Tahrir Al-Sham, un’organizzazione inserita dai Paesi occidentali e dall’Onu nelle liste dei gruppi terroristi, guidata dal misterioso Abu Mohammed al-Jolani, nome di battaglia di un bell’uomo che, in passato, ha militato anche in al Qaida e nell’Isis, ma che oggi promette una Siria moderata, tollerante ed ispirata ai valori del miglior Islam della storia, quello illuminato di secoli fa, un impero liberale che accettava e proteggeva le minoranze e non vessava le donne.
Vedremo. Voglio essere ottimista, ma i precedenti storici non aiutano. Ricordo bene che l’ultima generazione di talebani, quelli tornati al potere in Afghanistan da poco, aveva garantito, anche in occasione della conferenza stampa di insediamento al potere, che le donne sarebbero state libere di fare qualsiasi cosa, tanto per dirne una: e sappiamo invece come sta andando. Sono segregate e sottomesse, a dir poco.
Tuttavia mi sia consentita una notazione su un fatto apparentemente minore, ma che per me riveste un grande significato.
Le cronache giornalistiche ci informano che il palazzo presidenziale degli Assad, a Damasco, è stato completamente saccheggiato: non è rimasto niente. Asma, la moglie del presidente Bashar, aveva quattro stanze solo per le scarpe: questa sì che era una cabina-armadio! Praticamente decine e decine di donne ora hanno scarpe nuove… Tra l’altro, questa delle calzature pare essere una fissazione delle mogli dei dittatori: famosa è rimasta l’incredibile collezione di Imelda, la vedova del presidente filippino Marcos.
Tuttavia, un ambiente è stato risparmiato: la biblioteca di cento metri quadrati con tutto il suo contenuto. Non è stato danneggiato, ma neanche rubato, nemmeno un libro!
Tutto il mondo è paese: neanche in Siria si ama più leggere, non solo da noi. È una sciocchezza sullo sfondo di una tragedia nazionale, con tutti gli orrori e le morti causate dal regime e di cui si sapeva, ma che ora vengono mostrate a favore di telecamera. Eppure, non so perché, questo fatto dei libri che non sono stati rubati mi intristisce.
Gesù ha detto: “Non si vive di solo pane” (vangeli di Matteo e Luca, ma il concetto era già nel Deuteronomio ebraico). Ma forse questo il popolo siriano, che è musulmano, non lo sa.

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L’ASSURDA RIELEZIONE DI TRUMP

Post n°2205 pubblicato il 06 Novembre 2024 da massimocoppa
 

L’ASSURDA RIELEZIONE DI TRUMP

Dall’alba di stamattina rimugino su quanto accaduto negli Stati Uniti. Non mi sorprende la rielezione di Donald Trump alla presidenza della più importante super-potenza mondiale, perché ormai da anni sono rassegnato al peggio e le cocenti disillusioni del passato mi hanno reso molto prudente (peraltro ne avevo previsto la vittoria già a luglio, dopo l’attentato): ma trasecolo per le proporzioni della sua riconferma.
In pratica ha vinto in quasi tutti gli Stati ed ha vinto anche il voto popolare: quando fu eletto la prima volta vinse nei collegi ma prese tre milioni di voti in meno di Hillary Clinton; stavolta ha preso cinque milioni in più di Kamala Harris.
Sulle motivazioni di quanto accaduto stanno già emergendo analisi convincenti, e tutti le possiamo leggere sui media on line. Quello che qui voglio invece sottolineare è che questo risultato è sconvolgente, e per varie ragioni.
Nonostante la Harris fosse indubbiamente un candidato abbastanza debole, credo che gli americani avrebbero dovuto votare per il male minore, perché è difficile immaginare un male maggiore di Donald Trump.
È un personaggio pessimo, sia come uomo che come politico. Soprattutto, mi domando come sia possibile che una donna voti un uomo che si vanta di prenderle per la vagina, stringendola con la sua manona; che va a letto con una pornostar mentre la moglie è incinta di suo figlio e poi la paga (reato penale) per mentire alla magistratura; che non è un granché nemmeno a letto, nonostante il suo asserito machismo, perché la stessa pornostar ha dichiarato che il rapporto fra i due fu breve e deludente; che ha fatto in modo, nominando alla Corte Suprema giudici ultra-conservatori, che l’aborto sia diventato di fatto impossibile nella maggioranza degli Stati americani; un uomo che insulta spesso e volentieri le donne, ultima in ordine di tempo la Harris, con insulti sessisti e maschilisti.
Poi mi domando come, in generale, sia possibile per l’elettore medio americano votare per un politico che si vantava di essere un grande imprenditore, salvo poi scoprire che è fallito in tutte le sue attività di palazzinaro, coprendo illecitamente i bilanci; per un capo delle forze armate il quale, ai tempi del Vietnam, ha evitato di andare in guerra e, anzi, si è poi preso gioco pubblicamente degli “sfigati” americani morti sia nel Sud Est asiatico che nella seconda guerra mondiale; per un negazionista dei cambiamenti climatici che, a fronte di migliaia di morti ogni anno per le bizze del tempo, punta ad intensificare l’inquinamento promettendo più gas, più petrolio e più carbone per tutti; per una persona così profondamente antidemocratica ed anti-istituzionale da insultare violentemente ogni avversario, mancando completamente di rispetto alle più elementari regole dell’educazione, da sfuggire ad ogni confronto basato sui fatti, a mentire così sistematicamente e grossolanamente da risultare un bugiardo patologico ed un calunniatore seriale; da non aver riconosciuto la sconfitta ad opera di Biden ed aver ispirato ed istigato l’assalto al Parlamento, compiacendosene poi; per uno che cerca in tutti i modi di sfuggire ai vari processi in corso, ovviamente insultando anche i giudici; che ha ottenuto dalla Corte Suprema, da lui formata, l’incredibile risultato che un presidente americano in carica non è perseguibile per nessun tipo di reato commesso durante la presidenza: quindi anche, teoricamente, ordinare l’uccisione di un avversario politico; che è amico di Putin e flirta con tutti i dittatori del mondo, compreso il leader della Corea del Nord Kim Jong-Un, e che ha dichiarato a più riprese che farà terminare subito la guerra in Ucraina, probabilmente costringendola ad arrendersi alla Russia, e si disimpegnerà dalla Nato.
Ecco, uno così, in un mondo normale, non dovrebbe prendere neanche un voto, anche se promette che non farà aumentare i prezzi. Pagare di meno la benzina giustifica l’eutanasia alle istituzioni democratiche? Io credo di no, ma evidentemente la maggioranza degli americani la pensa diversamente. Al di là delle inadeguatezze di Kamala Harris, in un Paese civile contro Trump avrebbe dovuto vincere anche il cavallo di Caligola. Anche perché si può capire l’averlo votato la prima volta: non sapevamo ancora, bene, chi e cosa fosse Trump. Ma dopo tutto quello ha combinato, e dopo averlo bocciato la seconda volta, tributargli nuovamente un ampissimo consenso è una perseveranza che, più che erronea, è diabolica; ed avrà conseguenze globali, anche per noi italiani.

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IL MINISTRO E L’INFLUENCER, QUALCHE RIFLESSIONE

Post n°2204 pubblicato il 13 Settembre 2024 da massimocoppa
 

IL MINISTRO E L’INFLUENCER, QUALCHE RIFLESSIONE

Nella patetica vicenda dell’ex ministro Sangiuliano e della sua accusatrice, Maria Rosaria Boccia, sedicente imprenditrice ed abile manipolatrice dei social, si è molto parlato ed è inutile ripetere concetti già espressi da altri.
Tuttavia, di tutto quanto accaduto, mi resta forte l’impressione avuta sin dal primo momento. Più che altro si tratta, in realtà, di una conferma: che le donne stanno una spanna sopra.
Ancora una volta gli uomini hanno dimostrato di farsi guidare dal testosterone (in realtà vorrei dirlo in un’altra maniera, ma non voglio essere volgare), mentre le donne si fanno guidare dalla testa.
Continuamente, nella storia, vediamo uomini di potere farsi invischiare in una “trappola al miele”, come il KGB sovietico definiva in gergo l’adescamento di un bersaglio maschile ad opera di una bella spia russa. Mai, e dico mai, si è vista una donna di potere farsi influenzare o addirittura guidare da un uomo, fosse anche un amante o un compagno.
La premier Meloni, tanto per dirne una recente, ha liquidato Gianbruno in due minuti dopo lo scandalo delle riprese interne in cui faceva il cretino con le giornaliste in televisione.
Qualche parola bisogna spenderla anche per la vistosa signora Boccia. Apparentemente dirige lei le danze. Lei ha fatto scoppiare lo scandalo, lei ha tenuto il governo sulla graticola per giorni, lei ha spopolato sui social, lei ha costretto la Meloni a far dimettere Sangiuliano.
Ma ora? È finita, non può aspettarsi nient’altro. La sua è una cupa gloria effimera. Anzi, in realtà si è autodistrutta. D’ora in poi, e comprensibilmente, NESSUNO vorrà avere a che fare con una tizia che registra tutte le telefonate e tutte le conversazioni, fa riprese di nascosto con gli occhiali ipertecnologici ed alla prima contrarietà ti sputtana su Internet.
E che modi sono! A prescindere se abbia ragione o torto nel merito, se abbia subito un’ingiustizia o meno, com’è possibile comportarsi così? Chi di noi ha mai fatto qualcosa di simile? Io non so neanche come si registra una telefonata! Questo la dice lunga sul personaggio.

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