Il presidente degli Stati Uniti si rivolge direttamente
allo storico nemico
OBAMA PARLA AL POPOLO IRANIANO: “UN NUOVO INIZIO”
Da settimane ci interrogavamo sulla strategia che il presidente americano avrebbe adottato per cercare di trattare l’atavico problema dell’Iran.
Approfittando della festività persiana di Nowruz (il capodanno), Barack Obama ha inviato un videomessaggio ai dirigenti ed al popolo iraniano (nell’immagine, un fotogramma del video), sottolineato in lingua farsi (la lingua ufficiale persiana).
In pratica è il famoso sistema di rivolgersi direttamente all’opinione pubblica saltando l’intermediazione giornalistica: un metodo lanciato da Reagan, adottato da Berlusconi e che, oggi, trova la sua applicazione anche verso una audience non domestica, ma straniera e, addirittura, teoricamente ostile. Il sistema in sé non è storicamente nuovo: appelli a nazioni straniere ed anche belligeranti sono stati fatti a partire dalla prima guerra mondiale, in abbinamento all’impetuoso sviluppo dei mass media e della propaganda. Ma, certo, non accade di frequente che si confezioni un videomessaggio con un presidente americano che parla direttamente ad una popolazione straniera con la quale i rapporti sono pessimi.
Obama ha auspicato che si verifichi “un avvenire in cui gli antichi dissensi siano superati. Con il nuovo anno ci sia davvero un nuovo inizio”.
Il presidente americano ha sostenuto di “cercare un dialogo onesto e fondato sul mutuo rispetto”, ma ha sottolineato che “l’Iran non potrà ottenere il rango internazionale che le spetta attraverso il terrorismo o le armi”. Ha quindi aggiunto: “Abbiamo gravi divergenze che si sono amplificate con il tempo. La mia amministrazione è ora risoluta a praticare una diplomazia che tratta la totalità dei problemi che abbiamo davanti a noi e a cercare di stabilire relazioni costruttive tra gli Stati Uniti, l’Iran e la comunità internazionale. Questo processo non progredirà con le minacce”.
Insomma, fermezza ma anche una mano tesa. E, soprattutto, fine apparente della demonizzazione dell’Iran.
Il video appare ovviamente anche sul sito della Casa Bianca (a QUESTA pagina), dove si può scaricare in vari formati; la trascrizione in inglese è disponibile QUI.