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Dai cani una fondata speranza antitumorale per l’uomo
Post n°1121 pubblicato il 26 Marzo 2009 da massimocoppa
Rivoluzionario farmaco guarisce completamente un Bichon con un cancro all’ultimo stadio
Presso la Cleveland Clinic, nell’Ohio, medici statunitensi sono riusciti a far guarire (dico: guarire!) Oscar (nella foto), un cagnolino di razza Bichon frisè, ammalato di cancro all’intestino ormai all’ultimo stadio. Ad Oscar è stato somministrato un farmaco che si stava studiando da anni: la nitrosilcobalamina, composto da vitamina B12 e monossido di azoto. Il meccanismo è quello, spesso teorizzato, studiato e sperimentato in altre situazioni cliniche, del “cavallo di Troia”: la medicina non viene riconosciuta dalle cellule tumorali, che l’accolgono legandosi ad essa con i recettori vitaminici, ed una volta dentro libera l’azoto, arma mortale per le cellule stesse. Vengono così colpite solo le formazioni tumorali, e non anche i tessuti sani. Altri due cani sono in cura presso la Cleveland Clinic, e mostrano regressioni del male; raggiunti i dieci casi la legislazione americana autorizza la sperimentazione sull’uomo. Pare che anche il cane, analogamente al maiale, abbia una struttura biologica simile all’essere umano, per cui, generalmente, quel che giova al migliore amico dell’uomo giova poi anche all’uomo stesso.
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