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"There is no dark side
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"Conosceremo una grande quantità di persone sole e dolenti nei prossimi giorni, nei mesi e negli anni a venire. E quando ci domanderanno che cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: ricordiamo".

Ray Bradbury, "Fahrenheit 451"

 

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"And all this science,
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Un uomo può perdonare
a un altro uomo
qualunque cosa, eccetto
una cattiva prosa

                     Winston
                        Churchill

 
 

Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
troppo una vita che non ha avuto meta. /
Avremo un silenzio stento e povero, /
un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

Cazzarola!

 

 

 

 
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Elezioni, per far contento Bossi no alla data unica con i referendum. Costo? 400 milioni di Euro…

Post n°1148 pubblicato il 16 Aprile 2009 da massimocoppa

E poi vogliono aumentare benzina, sigarette e liquori
per finanziare la ricostruzione in Abruzzo!
ELEZIONI, PER FAR CONTENTO BOSSI NO ALLA DATA UNICA CON I REFERENDUM.
COSTO? 400 MILIONI DI EURO…

E’ difficile, per il “cittadino medio”, le cosiddette “persone comuni”, il mitologico “uomo della strada” capire la ratio che c’è dietro alla decisione di far tenere i contestatissimi referendum in date diverse da quelle già previste per le elezioni amministrative ed Europee.
La richiesta della Lega è stata accolta, senza battere ciglio, dal capo del governo. Bossi ed i suoi sodali desiderano che i referendum si tengano in data diversa, così da centrare l’obiettivo di affondarli per mancato raggiungimento del quorum, cioè per scarsità di votanti. Cosa più difficile se i quesiti venissero sottoposti alla consistente massa di elettori che, comunque, va a votare per rinnovare (ad esempio) l’amministrazione della propria Provincia o per mandare qualcuno al Parlamento Europeo.
Dati precisi non se ne hanno, ma si stima che l’accorpamento delle consultazioni farebbe risparmiare la bellezza di 400 milioni di Euro. Una cifra ciclopica, che potrebbe essere usata per qualsiasi altra cosa, a cominciare dalla ricostruzione in Abruzzo. Invece questi soldi sono destinati ad essere gettati nella fogna per venire incontro alle discutibili necessità della Lega, questo movimento che lotta per non scomparire, travolto dal gigantesco accorpamento del PDL berlusconiano.
La Lega è ferocemente contraria ai quesiti: se i referendum fossero validi e vincessero i voti abrogativi, ne uscirebbe fuori un sistema che, tra diverse attribuzioni del premio di maggioranza, aumento delle soglie di sbarramento e divieto di cumulare candidature, danneggerebbe irrimediabilmente i federalisti settentrionali del senatùr.
In compenso, dopo questo spreco vergognoso, si pensa di reperire soldi per i terremotati nel modo che conosciamo da quando esiste la Repubblica: aumentando, cioè, le tasse su benzina, sigarette ed alcolici. Tanto per cambiare.

 
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