Le figlie di Alda Merini scrivono a questo blog
“TUTTI SAPEVANO LA VERITÀ SULLA VITA
DI NOSTRA MADRE”
Una delle figlie di Alda Merini, a nome anche delle altre, mi ha inviato una missiva in risposta a quanto ho scritto nel post precedente a questo. Riporto integralmente la lettera, seguita dalla mia risposta.
“Egregio signore, La ringraziamo per l’opportunità che dà a noi figlie di parlare di nostra madre: ALDA MERINI. Credo che Lei, da gran conoscitore (come mi sembra di capire) della vita e delle opere di nostra madre, abbia avuto modo di farsi un’idea ben precisa del tipo di Artista e Donna che era!!!!!! D’altronde chi ha letto e approfondito le Sue Opere, o meglio, chi l’ha conosciuta da vicino, sa perfettamente quale connubio tra realtà e fantasia, ombre e luci, ambivalenze verso la vita e nei rapporti umani, abbiano intessuto la Sua vita di Donna, Poetessa e Madre......... Mi colpisce quindi il Suo “stupore” nell’accertare quella che è sempre stata la realtà ....... Le persone, i personaggi, gli artisti di ogni tipo e scuola sapevano tutto ciò .... Le faccio solo una domanda: se gente comune era a conoscenza della verità, come è possibile che Lei ne sia stato tagliato fuori??? L’unica risposta che mi viene in mente è che Lei sia stato all’estero per molto tempo, oppure che non conosca così bene la vita di Nostra Madre. Niente di personale, ma La inviterei a documentarsi meglio ...... Anche solo per dare una migliore informazione..... A tal fine noi siamo raggiungibili sul sito di Nostra Madre (che finora era in mano ad altra persona), e liete di chiarire i “MISTERI” di ALDA MERINI. Cordiali saluti,
Emanuela Carniti”.
La forma è garbata, ma il testo contiene una severa critica alla mia modesta persona; e comunque non entra nel merito: al di là dello stato civile, Alda Merini era una donna sola, o no? Che rapporti aveva con le figlie? Queste erano sempre e veramente presenti nella sua vita, o meno?
Io non ero un familiare di Alda Merini, né un suo amico personale, né un appartenente all’eletta cerchia dei poeti che potevano frequentarla. Mi devo basare sull’immagine pubblica della poetessa: e l’immagine era quella di una donna sola e povera. Da qui il mio genuino stupore nello scoprire che avesse quattro figlie (e qualcuno dice anche un figlio), che ora affermano il loro grande amore e la devozione riscattando e rilanciando un sito Internet dedicato alla madre.
Credo comunque di essere stato chiaro nel mio articolo: non mi permetto di giudicare il rapporto tra madre e figlie, perché posso basarmi solo su indizi di evidenza pubblica; ed inoltre è vero che la Merini era un personaggio difficile e, in genere, tutti sappiamo quanto possano essere complessi i rapporti tra genitori e figli. La mia critica va alla comunicazione che è stata fatta sul personaggio Merini, al mondo dei media, al villaggio globale che è stato influenzato in un certo modo e che è stato indotto a credere che la signora fosse sola al mondo e indigente, vieppiù. Lo stesso tenore della maggior parte dei commenti in calce al post conferma la sorpresa dell’”italiano medio”: non è vero che la “gente comune era a conoscenza della verità”.
(Questo post è stato segnalato anche da DAGOSPIA in data 19.3.10)