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Post n°1993 pubblicato il 31 Agosto 2015 da massimocoppa
Edito per ora in inglese il libro con la rivoluzionaria ipotesi LEONARDO ERA FIGLIO DI UNA SCHIAVA CINESE? L’AFFASCINANTE E DOCUMENTATA TESI DI ANGELO PARATICO In esclusiva per questo blog il giornalista, scrittore e storico italiano Angelo Paratico, che vive e lavora ad Hong Kong, ha scritto un lungo ma interessantissimo articolo in cui spiega la sua rivoluzionaria ipotesi relativa alla madre di Leonardo Da Vinci, diventata un libro per ora edito in lingua inglese.
di Angelo Paratico in esclusiva per questo blog Tutto ebbe inizio con un’intervista a Radio3 di Hong Kong, in una popolare trasmissione intitolata Morning Brew. Parlai di un’idea che mi frullava in testa da tempo e sulla quale stavo raccogliendo documentazione storica: la possibilità che la madre di Leonardo Da Vinci fosse stata una schiava domestica cinese. Poi spiegai che questo risolverebbe il mistero delle immagini orientali tipiche di Leonardo, presenti nei suoi schizzi e nei suoi quadri: per esempio, il paesaggio alle spalle della Gioconda, nuovo in Europa ma comunissimo in Cina. E inoltre il suo vegetarianesimo, il suo amore per gli animali, il suo interesse per tutto ciò che era orientale e il suo disinteresse per il nuovo continente americano. Il mio intervento provocò molto interesse fra il pubblico e per questo venni contattato da una reporter del principale quotidiano di Hong Kong in lingua inglese, il “South China Morning Post”, che mi chiese un’intervista. Incontrai al Circolo della Stampa una giovane e graziosa giornalista, Raquel Carvalho, che mi intervistò cogliendo solo un cinquanta per cento di quanto le dicevo… L’articolo uscì una settimana dopo e provocò una tempesta mediatica, venendo ripreso da tutti i maggiori quotidiani del mondo. Fui chiamato dalla BBC, dalla CNN, fui intervistato dalla televisione russa Rossya e da una società parigina che stava preparando un documentario sulla Gioconda. Il culmine dell’isteria lo si raggiunse il 3 dicembre 2014 dove, in Cina, articoli contenenti la mia storia furono i più visitati: 5 milioni di lettori e 120.000 commenti! Incoraggiato da vari amici, fra cui Massimo Coppa, mi buttai a capofitto a riordinare gli appunti e preparare un libro, che uscì nel marzo 2015 in lingua inglese. La casa editrice locale Lascar Publishing mi diede carta bianca, fondi illimitati e condizioni molto generose. Il titolo del libro è: “Leonardo Da Vinci. A Chinese Scholar Lost in Renaissance Italy”. Ne inviai una copia - tramite l’amico scrittore e giornalista Salvatore Giannella - al massimo studioso di Leonardo Da Vinci del mondo, Carlo Pedretti, il quale giudicò il mio libro molto benignamente, offrendosi di scrivere l’introduzione alla prossima edizione italiana. Vediamo ora di spiegare brevemente i punti che espongo nel mio volume. Come già detto sopra, ipotizzo che la madre del genio toscano sia stata una schiava cinese.“E come è mai possibile?”, i lettori si chiederanno, poiché nei libri di storia sta scritto che non esistevano cinesi in Italia in quegli anni e che, seguendo la storiografia ufficiale, i primi orientali giunsero in Italia verso la fine del XVI secolo, inviati dai missionari gesuiti stabilitisi a Macao, come Alessandro Valignano, Matteo Ricci e Martino Martini. Questa è l’opinione largamente condivisa, poiché molti ignorano un vergognoso fenomeno: la schiavitù domestica – dimenticanza tanto comune da far pensare che si possa parlare di una vera e propria rimozione – e che fu una piaga assai diffusa. Un convegno internazionale dedicato proprio a questo tema è stato tenuto a Prato nel 2014, organizzato dalla Fondazione Francesco Datini, con l’intervento di storici provenienti da vari paesi europei. Gli atti di tale congresso sono stati poi pubblicati in due volumi, sotto il titolo di “Schiavitù e servaggio nell’economia Europea. Secc. XI – XVIII”. Tale genere di ricerche archivistiche – sulle schiave rinascimentali – fu assai in auge a partire dalla seconda metà dell’Ottocento: basti citare il nome di un grande storico, economista e uomo politico, Luigi Cibrario (1802-1870), che fu autore di svariati libri, tutti caratterizzati da un grande rigore, fra i quali, nel 1868, un “Della Schiavitù e del Servaggio” nel quale Cibrario presenta le proprie scoperte d’archivio relative ad acquisti di schiave, con relativi processi e torture causate dalla loro ribellione e, in certi casi, dal loro affrancamento, normalmente concesso dal padrone in articulo mortis, forse per mondarsi l’anima prima di comparire davanti a San Pietro… Da tali studi si evince che la Chiesa cattolica non si oppose mai al fenomeno della schiavitù, come già notò Melchiorre Gioia. Basti citare Sant’Agostino, il quale scrisse che uno diventa schiavo per via dei propri peccati. Inoltre gli archivi notarili mostrano che molti preti e vescovi possedettero schiavi, che dapprima erano degli infedeli, ma che a distanza di due mesi dall’acquisto andavano battezzati: dunque tutti gli schiavi in Italia erano cattolici! Schiavi maschili venivano utilizzati come ciurma sulle navi, e anche la Santa Sede ne fece uso sui propri vascelli sino al XVII secolo. La parte di tale fenomeno che ci interessa maggiormente, per studiare le origini di Leonardo Da Vinci, è quella della schiavitù domestica, che si sviluppò nell’area del Mediterraneo dopo il devastante passaggio della peste nera nel 1347, flagello proveniente dall’Asia e che poi si diffuse in tutta Europa provocando, nel giro di un paio d’anni, la morte di circa il 60% della popolazione. Quello fu un evento epocale che provocò sconvolgimenti socio-economici di cui ancora oggi stiamo subendo gli effetti. Finì a quel punto la civiltà feudale e sparirono i servi della gleba. Si ebbero grandi sollevamenti di lavoratori, come quello dei Ciompi a Firenze e poi in Inghilterra – considerate la più grande rivolta popolare prima della Rivoluzione Francese – dove andarono vicini a rovesciare la monarchia. Iniziò così l’epoca d’oro per i salariati; i poveri alzarono la testa; si sviluppò la scienza meccanica per sopperire alla mancanza di manodopera e le donne pretesero un salario come per gli uomini. Le città vennero spopolate dal morbo e nessuno più lavorava la terra: fu allora che genovesi e veneziani presero a importare delle schiave tartare, ossia mongole e cinesi, acquistandole in Crimea. La Crimea era parte dell’impero creato dai discendenti di Gengis Khan e a Tana, l’odierna Azov, genovesi e veneziani stabilirono le proprie basi più estreme. Anche la famiglia veneziana dei Polo vi aprì ciò che oggi chiameremmo ‘un ufficio commerciale.’ Tana era anche uno dei termini della “Via della Seta”, che portava sino alla Cina e lo stesso Marco Polo – lo si evince dal suo testamento conservato a Venezia –, tornando a Venezia, affrancò uno schiavo tartaro chiamato Pietro. Sino ai primi decenni del XV secolo le schiave importate dalla Crimea (per il 90 %) erano dell’Estremo Oriente e solo in parte greche, russe e arabe. La confusione fra tartare e cinesi è spiegabile con il fatto che la Cina, a quel tempo, era occupata dai mongoli e tale rimase sino al 1368. La dinastia Yuan era in effetti mongola, non cinese. Fin quando i cinesi non riuscirono a espellere i mongoli e a stabilire la dinastia Ming, etnicamente cinese, con l’imperatore Hongwu come loro primo monarca, essi venivano classificati come mongoli, non facendo distinzione fra le due etnie. Anche se detronizzati nel 1368, i mongoli mantennero sotto il proprio dominio una buona parte del paese che oggi chiamiamo Cina. Prova ne sia il fatto che nel 1405 un discendente di Gengis Khan, Tamerlano, che aveva stabilito la propria capitale a Samarcanda, morì di peste mentre alla testa del suo formidabile esercito stava marciando su Pechino. Ed è difficile credere che l’esercito cinese dei Ming sarebbe riuscito a fermarlo. Il traffico di schiave da Tana sino a Genova e Venezia – che durò sino alla caduta di Costantinopoli del 1453 – fu assai lucrativo. Queste ragazze costavano dai 20 agli 80 fiorini d’oro a testa e coinvolse migliaia di bambine e ragazze di un’età compresa fra gli 8 e i 20 anni. Si conservano ancora centinaia di atti notarili e di assicurazioni nei quali si trova la loro descrizione fisica con i loro nomi originali, ma in qualche caso soltanto appare la dicitura ‘orta cataiorum’ ossia di origine cinese, proprio per il motivo detto sopra.Gli abusi domestici furono moltissimi: prova ne sia il fatto che leggi severissime furono promulgate per chi ingravidava le schiave altrui ma, d’altro canto, ogni forma di violenza era concessa ai proprietari. Se queste si ribellavano, le pene erano feroci: potevano essere frustate, bastonate in “malo modo” e, nei casi più gravi, si potevano cavare uno o due occhi. Se si ribellavano e si rendevano colpevoli di omicidio del proprio padrone, anche per legittima difesa, con l’assenso di un magistrato le si poteva attanagliare con ferri roventi, facendo seguire uno squartamento sulla pubblica piazza. Le antiche massaie italiane odiavano queste servette che attraevano le attenzioni dei loro anziani mariti e, non per nulla, Francesco Petrarca le definì “nemici nelle nostre case”. Cosimo de’ Medici, per esempio, ebbe quattro schiave e una di queste, Maddalena, che lui acquistò a Venezia nel 1427, gli diede un figlio, Carlo de’ Medici, che divenne poi un presbitero e del quale si ricordano la carnagione olivastra e i tratti orientali che tradivano le sue origini. Il grande studioso della civiltà cinese Joseph Needham (1900-1995), autore della monumentale “Storia della scienza e della civilizzazione in Cina”, pubblicata in 22 tomi nei primi anni Sessanta del Novecento, così commentò questo poco edificante fenomeno: “Olschki ha descritto il poco conosciuto fenomeno del traffico di schiave tartare (mongoli e cinesi) che hanno fornito servi domestici nella case italiane dal XIV al XV secolo. Fra il 1366 e il 1397, ad esempio, non meno di 259 tartari, in maggioranza giovani donne, furono vendute nei mercati degli schiavi di Firenze. L’afflusso sembra sia iniziato nel 1328 quando al servo di Marco Polo, Pietro il tartaro, fu concessa la cittadinanza veneziana, e poi terminò con la caduta di Bisanzio nel 1453. Esiste un’abbondante evidenza che molta commistione razziale avvenne e che ragazze mongole e cinesi hanno apportato un utile patrimonio genetico alla popolazione europea”. Lo studio degli archivi degli antichi ospedali degli “esposti” in Toscana – allora venivano chiamavano i gettatelli – mostra un gran numero di dati interessanti, che sono stati studiati e interpretati da una studiosa giapponese, Tomoko Takahashi, la quale, in un suo libro del 2003 intitolato “Il Rinascimento dei Trovatelli. Il brefotrofio, la città e le campagne nella Toscana del XV secolo”, prova che in stragrande maggioranza i bambini abbandonati subito dopo la nascita erano figli di schiave, per lo più tartare. I dati biografici sicuri su Leonardo sono molto pochi. Sappiamo molto di suo padre, Ser Piero Da Vinci, che era notaio e del quale si accenna nelle due edizioni delle Vite del Vasari e poi esiste molto poco. Di sua madre Caterina non abbiamo nulla. E non esiste un ritratto attendibile di Leonardo: forse il più veritiero è quello che ho posto sulla copertina del mio libro, preso dall’“Adorazione dei Magi”, conservata agli Uffizi di Firenze, e che mostra Leonardo a 29 anni. Il ritratto famoso di Torino, che lo rappresenta come un vecchione – non poteva essere più vecchio di 61 anni quando lo realizzò – non è sicuramente un autoritratto, anche se viene spacciato per tale! Notiamo qui che uno dei ritratti biografici più attendibili – precedente al Vasari – è opera del vescovo comasco Paolo Giovio, che l’abbozzò senza completarlo mentre si trovava a Ischia, in fuga dal Sacco di Roma del 1527. La schiava Caterina, madre di Leonardo Da Vinci, una volta proditoriamente ingravidata da Ser Piero Da Vinci dentro alla casa d’un suo cliente, Ser Vanni, per nascondere lo scandalo fu portata a Vinci, dove i Da Vinci avevano casa. E fu a Vinci che partorì uno degli uomini più misteriosi e geniali mai esistiti. Il suo carattere discreto, ombroso e misterioso non può essere spiegato solo con la sua nascita illegittima e con la sua omosessualità, ma anche con il fatto che era figlio d’una schiava orientale.
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Commenti al Post:
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giovannilombard_2014 il 31/08/15 alle 13:48 via WEB
Ciao Massimo ,questa ipotesi su quali prove concrete si basa ? Non esistono prove del DNA che potrebbero confermare questa suggestiva ipotesi
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massimocoppa il 31/08/15 alle 14:10 via WEB
se si sapesse dove sono i resti della mamma di leonardo sarebbe tutto facilissimo...
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lafarmaciadepoca il 31/08/15 alle 17:27 via WEB
Il DNA della madre non è necessario, basta quello di Leonardo e alcune osservazioni antropologiche. Esistono differenze a livello genetico circa la produzione di melanina, ed esse sono regolate da alcuni geni con i loro promotori: detto in termini semplici ciascun promotore dice quanto il gene deve lavorare. Poco negli europoidi, mediamente negli asiatici e molto negli africani, perciò basterebbe osservare la forza del promotore nel DNA di Leonardo.
Comunque non è il colore della pelle a fare l'etnia, e ci si aspetterebbe che se fosse andata così Leonardo avrebbe dei tratti fenotipici (cioè espressi) a metà tra l'europoide e l'asiatico: zigomi alti e pronunciati, arcate sopraciliari piatte, bulbi oculari ravvicinati tra loro e di dimensioni inferiori a quelli europoidi, ma soprattutto capelli neri e spessi, con calvizie rara, caratteristiche non presenti nel suo autoritratto.
Circa il fatto che possa essere un "vecchione" occorre tenere conto delle situazioni igienico sanitarie dell'epoca: Leonardo come molti suoi contemporanei mangiavano cibi mal conservati con bassi tenori nutritizi , ed era più esposto alle malattie: tutte cose che in qualche modo "segnano" un volto, facendolo apparire più vecchio.
Sono comunque molto curiosa di leggere il libro, mi piacerebbe analizzare le tesi che vengono portate a sostegno di questa ipotesi.
Un saluto!
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massimocoppa il 31/08/15 alle 17:36 via WEB
devo alzare le braccia: non sono in grado di seguirti su livelli tecnici così elevati! :-)
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debora.candiotto il 31/08/15 alle 13:49 via WEB
Wow!!!!!!!!!!! voglio leggerlo questo libro.. è pazzesco.. mannaggia peccato che so poco l'inglese se non me lo leggevo in lingua originale!!!
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massimocoppa il 31/08/15 alle 14:11 via WEB
speriamo che al più presto venga pubblicato in italiano
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saturno.leo il 31/08/15 alle 14:57 via WEB
Quei cinesi sono da per tutto!!
Buona giornata massimo
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cherobacontessa il 23/09/15 alle 09:52 via WEB
eh bhe certo,colpa loro se si facevano prendere come schiavi!
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Cherrysl il 31/08/15 alle 15:09 via WEB
Davvero molto affascinante questa teoria presentata con molti particolari storici ignorati dalla stragrande maggioranza delle persone...E io aggiungo un elemento, debole forse, ma si somma agli altri. Non dimentichiamo che i cinesi sono stati dei grandi inventori e se questa capacità è racchiusa nel Dna...è possibile che la vera madre di Leonardo glieli abbia trasmessi
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massimocoppa il 31/08/15 alle 15:17 via WEB
non credo sia un fatto di DNA, ma di attitudine e volontà. Ma poi, chissà
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ziagiuditta0 il 31/08/15 alle 15:10 via WEB
ma pensa te, non e che adesso la Cina ci fà la guerra per avere la maternità di Leonardo Da Vinci eh? abbiamo già troppe guerre aperte in Italia, scherzo ma mica tanto, bel articolo
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qmr il 31/08/15 alle 16:29 via WEB
Interessante!
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atapo il 31/08/15 alle 17:48 via WEB
Davvero un'ipotesi intrigante! Poi verrà approfondita da studi successivi spero. Certo che tutto il mondo della schiavitù non è stato preso quasi per nulla in considerazione dalla storia...
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massimocoppa il 01/09/15 alle 17:28 via WEB
la cosa che mi sconcerta è che centinaia di anni fa era come oggi: cinesi che lavorano in toscana!
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vivifiora0 il 31/08/15 alle 18:47 via WEB
massimo si che si è,parlato e tanto dileonardo da vinci,perme la cosa piu importante è che era ungenio noniomporta la mader o il padre ma `e solo la mia appinione viviana
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massimocoppa il 01/09/15 alle 17:31 via WEB
certamente: era un genio ed era italiano. Che poi la madre sia cinese è interessante, ma non toglie nulla al personaggio ed alla sua italianità
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ninograg1 il 31/08/15 alle 18:51 via WEB
una ricerca puntuale che merita approfondimento.... ma va avvalorata dal metodo empirico della storia
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massimocoppa il 01/09/15 alle 17:30 via WEB
sicuramente. Se non leggiamo il libro, però, non possiamo valutare bene fino a che punto siano solide le tesi di Paratico
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ninograg1 il 24/09/15 alle 21:38 via WEB
solo se ci sarà una seria analisi storica questa tesi potrà essere avvalorata o meno... per ora non si esclude nulla
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MARGO129 il 31/08/15 alle 19:41 via WEB
Un libro interessante da leggere... Conosco l'Inglese.. ma non così bene da poter leggere un libro.. dovrei fermarmi troppe volte.. aspetterò che venga tradotto... Avvisami! ...
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massimocoppa il 01/09/15 alle 17:29 via WEB
forse entro qualche mese dovrebbe esserci qualche editore italiano interessato
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ladymaria45 il 31/08/15 alle 20:01 via WEB
Articolo interessantissimo, grazie di essere passato da me, un sorriso Lady
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aeoncobra il 31/08/15 alle 20:44 via WEB
Bns a tutti. Sta copia in ciccia del Montalbano nostrano vuole forse dirci ke il genio di Leonardo e la sua omosex con annessi e connessi é dovuto xké la madre era cinese? Gli fanno così skifo le origini tutte ital del genio di Vinci? Clò
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massimocoppa il 01/09/15 alle 16:52 via WEB
mi sembra un commento di una durezza eccessiva e fuori luogo. E' un'ipotesi storica, suffragata da materiale interessante: non è colpa di nessuno se la madre di leonardo era, forse, cinese e non c'è bisogno di risentirsene
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ClaudioN46 il 31/08/15 alle 21:48 via WEB
Ciao Massimo,a me sembra un'altro polpettone come Il Codice Da Vinci di Dan Brown.
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massimocoppa il 01/09/15 alle 16:50 via WEB
e se anche fosse, non mi dispiacerebbe comunque
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Angelo Paratico il 01/09/15 alle 05:01 via WEB
Grazie, Massimo
Purtroppo non esistono tracce del DNA di Leonardo, la sua tomba al Cloux di Amboise fu profanata e distrutta, come la chiesa di Saint Florentin che la conteneva, durante le guerre di religione di fine XVI secolo. Oggi esiste un ossario comune contenete parti di decine o forse centinaia di scheletri. La tomba della madre, sepolta a Milano, e' irrintracciabile. Forse un suo capello nascosto in un suo codice o in un suo libro? Anni fa avevano identificato alcune sue impronte digitali su alcuni suoi dipinti e dalla prevalenza di certe caratteristiche si era ipotizzata statisticamente una origine dal medio oriente. Ma la strada delle impronte non e' percorribile come identificazione delle radici etniche altrimenti le polizie di tutto il
mondo ne avrebbero gia' fatto uso da tempo...Saluti. Angelo Paratico
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cherobacontessa il 23/09/15 alle 09:56 via WEB
Signor paratico spero esca il suo libro in italiano.Interessantissima la sua tesi.Interessanti anche le notizie sulla schiavitù che approfondirò sicuramente.Grazie
Fiamma
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bimbayoko il 01/09/15 alle 10:50 via WEB
Leonardo Da Vinci,uno dei miei pochi idoli di sempre :-)
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Carlo il 01/09/15 alle 16:29 via WEB
Ridicolo.
Solo esclusivamente per pescare un pubblico, soprattutto orientale.
Figuriamoci se i cinesi, con il loro sciovinismo, non ci cascavano immediatamente.
Non c'è proprio nulla di Leonardo che non sia totalmente occidentale, aggiungerei italiano.
Vergogna!
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sledge il 01/09/15 alle 21:52 via WEB
secondo me se sosteneva che la madre era una rettiliana di alpha draconis avrebbe venduto più copie...
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Angelo Paratico il 02/09/15 alle 04:47 via WEB
Per Carlo
Capisco il disappunto ma uno storico deve proporre ipotesi che poi altri potranno demolire...usando argomenti, non emozioni.
E' un dato di fatto che nel tardo medioevo e inizi del Rinascimento si ebbero migliaia di schiave e schiavi domestici classificati come 'tartari' ci sono centinaia di atti notarili che lo dimostrano. Napoli fu uno delle citta' italiane che ne ebbe di piu' con Firenze e Venezia. Se vuoi documentarti sull'argomento ti consiglio un libro scritto da uno dei massimi storici di tali argomenti, un francese: Jacques Heers 'Esclaves et domestiques au Moyen Age dan le monde meditterraneen' Hachette, 1996. Saluti. A. Paratico
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mauriziocamagna il 02/09/15 alle 05:09 via WEB
insomma questo povero cristo di Leonardo le aveva tutte...in veneto lo avrebbero descritto semplicemente cosi:
fiol de na roia e culaton.
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SILVERSTILL il 26/11/16 alle 12:05 via WEB
Sai come si dice...?Che chi lo dice lo e'...
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caiodentato il 02/09/15 alle 13:43 via WEB
Non crederò mai a un Leonardo cinese, piuttosto che ci ridassero la Gioconda, lei da sola risolleverebbe le nostre povere finanze!
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massimocoppa il 02/09/15 alle 18:50 via WEB
tutt'al più "mezzo" cinese... cmq la Gioconda non sta mica in Cina!
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caiodentato il 04/09/15 alle 08:37 via WEB
Lo so, ma visto la fila che fanno per vederla e gli introiti ci farebbe comodo :-)
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riccardo081257 il 02/09/15 alle 14:09 via WEB
Appena uscirà il libro in italiano lo prenderò. Interessantissimo!
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elyrav il 02/09/15 alle 15:07 via WEB
Molto interessante. Cmq allora sei un personaggio famoso e non solo per l'apparizione.su voyager ;)
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elyrav il 07/09/15 alle 07:56 via WEB
Beh scrivere un libro di questa portata non è da tutti :) ...
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elyrav il 09/09/15 alle 10:26 via WEB
Questo sì io pensavo di quello che hai scritto tu nel marzo 2015 ...
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massimocoppa il 09/09/15 alle 20:55 via WEB
santo cielo, non capisco più niente: non ho scritto nessun libro nel marzo di quest'anno! :-)
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elyrav il 10/09/15 alle 09:41 via WEB
scusa forse ho sbagliato io :/
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Luxxil il 02/09/15 alle 18:25 via WEB
molto molto interessante, e mi hai fatto venire in mente una mia amica di infanzia, che chiamavamo la cinesina, pur essendo assolutamente piemontese da generazioni, ma i tratti somatici di lei e di suo fratello ricordavano l'oriente, casualità o un gene regressivo in loro aveva trovato spazio?... cmq molto interessante il libro dello scrittore tuo amico, se verrà pubblicato in italiano lo leggerò volentieri. ciao Giò
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massimocoppa il 02/09/15 alle 18:52 via WEB
è certamente possibile che questa tua amichetta potesse avere degli ascendenti orientali... anch'io spero che il libro venga presto pubblicato in italiano
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massimocoppa il 02/09/15 alle 18:55 via WEB
non essendoci egli riuscito per motivi tecnici, posto io un commento di "allegri.fr": "Intanto sappi che io ti scrivo da vinci e cerreto guidi, i due comuni un tempo gemelli. sono in grado di spiegare tutti gli errori di questo signore, studioso da lontano: il principale è come è possibile che il figlio di una schiava e rifiutato dal padre fino ai 9 anni sia stato capace di inventare scienze e di padroneggiarne altre? Senza buttare al macero tutti i principi della pedagogia, vecchia e nuova! Si può partire solo dal fatto che Ekaterini (caterina) non era una serva e neppure una schiava, ma una scienziata straordinaria, forse una scienziata, sicuramente una maga per i criteri dell'epoca bizantina o con quella cultura e sicuramente una donna talmente libera e potente da potersi permettere un figlio mancino fuori dal matrimonio e poi un matrimonio con 5 figli, ricco e felice relativamente! Poi il resto te lo racconterò un'altra volta. Per curiosità son sempre a disposizione"
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Angelo Paratico il 03/09/15 alle 04:48 via WEB
-La Gioconda fu acquistata dal re di Francia Francesco I, la pago' una cifra favolosa. La storia che i francesi la rubaroni e' falsa. Solo la Belle Ferronniere fu presa come bottino di guerra da re Luigi XII.
-Non esistono prove o documenti che ci dicano fin quando Leonardo resto' a Vinci e il padre, Ser Piero Da Vinci, non lo legittimo' mai come proprio figlio, o perlomeno non ci sono documenti che lo provano e infatti Leonardo ebbe guai legali con i fratelli legittimi per la divisione dell'eredita' dello zio Francesco, che gli aveva lasciato delle proprieta' con il proprio testamento. Saluti. A. Paratico
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allegri.fr il 03/09/15 alle 13:10 via WEB
vi segnalo che l'anno scorso il professor di bartolo che cura l'archivio della diocesi di san miniato basso ha ritrovato il certificato di matrimonio tra caterina e attaccabriga, dal quale risulta pure che lei ebbe altri 5 figli. tale atto non include il battesimo di lei.
Se volete vi risolvo il mistero della cinese: intanto è evidente che lei avesse gli occhi a mandorla e tali occhi sono ancora diffusi in queste terre (dai 5 fratelli di leonardo sul gene X). anche una mia cugina ha quegli occhi e una vaga somiglianza.
L'ipotesi di partenza migliore è che un'antenata di caterina sia stata violentata da un mongolo durante una scorreria (giunsero fino in siria).
Se come penso io, caterina non era cristiana, ma ebrea od ortodossa non praticante e non credente essa non fu sepolta in nessuno dei cimiteri situati da sempre in quelle terte!
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Angelo Paratico il 04/09/15 alle 16:36 via WEB
Il matrimonio fra Caterina e l'Attaccabriga e' cosa nota, vissero a Vinci vicino alla chiesa di San Pantaleo, ebbero 5 figli, 4 fammine e un maschio che mori' giovane in guerra.
Una schiava doveva per legge essere battezzata entro tre mesi dall'acquisto.
Caterina fu sepolta a Milano, esiste la lista delle spese sostenute da Leonardo per il suo funerale su uno dei codici di Leonardo e c'erano dei preti. Ma non tutti sono d'accordo che la Caterina della quale parla Leonardo sia stata sua madre.
I mongoli facevano affari con veneziani e genovesi in Crimea. Saluti. A. Paratico
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fatamatta_2008 il 04/09/15 alle 19:14 via WEB
Ciao ...molto interessante,
a prescindere se la madre di Leonardo fosse cinese o no, hai fatto luce su alcuni fatti storici non molto conosciuti!
Un saluto a te e all'autore Lilly
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Jack il 05/09/15 alle 11:31 via WEB
Complimenti allo studioso Angelo Paratico, tesi suggestiva.
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simona_77rm il 05/09/15 alle 13:57 via WEB
Notizia interessantissima che catturò la mia curiosità nel dicembre scorso e che descrissi in questo post: http://blog.libero.it/Ssimona/13036337.html Leggerò molto volentieri il libro, magari quando sarà pubblicato in italiano...
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massimocoppa il 05/09/15 alle 15:20 via WEB
ricordo benissimo il tuo post, lo commentai pure
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giampi1966 il 07/09/15 alle 13:31 via WEB
tesi interessante e poi alza un velo sulla schiavitù domestica, come sempre è un arricchimento passare dal tuo blog, un salutone
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soleluna140 il 08/09/15 alle 18:30 via WEB
La possibilità che la madre di Leonardo Da Vinci fosse stata una schiava domestica cinese, non lo sapevo, anche se sul fatto delle schiave cinesi e mongole non è la prima volta che ne sento parlare. Circa il 10% dei bambini italiani (non ne conosco però la media europea), nasce con delle macchie scure sui glutei e su parte della schiena che poi scompare entro il primo anno di vita, ebbene queste macchie si chiamano:”chiazze mongole “ che non hanno niente a che fare con la sindrome di Down, ma che sono presenti alla nascita nelle
popolazioni asiatiche in alte percentuali ed in quelle mongole superano addirittura il 90% .
Come vedi i conti tornano, ciao patrizia
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massimocoppa il 08/09/15 alle 20:25 via WEB
perbacco, queste cose che dici mi giungono nuove! veramente interessante e significativo
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maddamark il 08/09/15 alle 19:17 via WEB
Ciao, grazie per l'intrigante storia.....scritta in chiarissimo modo. Che dirè? Mi sembra, anche se di altro genere, la
storia fantasiosa della Maddalena. Leggerò attentamente il libro quando uscirà in italiano. Ciao
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massimocoppa il 08/09/15 alle 20:26 via WEB
Paratico come Dan Brown?? A me l'accostamento non dispiacerebbe; non so a lui :-)
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Angelo Paratico il 09/09/15 alle 02:22 via WEB
Si chiama melanocitosi dermica congenita nella regione lombo sacrale”. E' una macchia bluastra congenita che di solito sparisce dopo i 2 anni.
Puo' provocare denunce di maltrattamenti da parte dei genitori se questi hanno la sventura di incappare in un medico ignorante. E' molto commune fra i mongoli che infatti si definiscono 'mongoli blu'. Grazie per l'accostamento a Dan Brown. I lettori inglesi ricordano Gavin Menzies che vende milioni di copie e con il quale sono in contatto, nonostante non lo ho trattato bene nel mio libro... Saluti. A. Paratico.
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MARGO129 il 09/09/15 alle 12:59 via WEB
Per Claudio... Il Codice da Vinci di Dan Brown non è affatto un polpettone.. di certo c'è molta fantasia da parte dello scrittore.. ma deve essere così.. sono thriller.. un mix di verità e fantasia... L'autore del libro deve coinvolgere il lettore intrigarlo in qualche modo senza annoiarlo.. sta a noi comprendere il limite fra verità e fantasia... Ti invito a leggere Angeli e Demoni io l'ho trovato semplicemente straordinario.. così come immagino sia questo nuovo libro.. scritto da un autore Italiano. (Mai dare giudizi prima di aver letto). Un cordiale saluto ...
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massimocoppa il 09/09/15 alle 20:54 via WEB
hai ragione e confermo: Angeli e Demoni è magnifico. Consiglio anche l'ultimo, "Inferno", ambientato in Italia e collegato a Dante. personalmente conoscevo Brown per "La verità del ghiaccio". Credo di essere stato tra gli ultimi, al mondo, a leggere "Il codice Da Vinci"; questo perché mi ero fatto suggestionare negativamente dalle critiche che aveva ricevuto. Invece se uno lo prende per quello che è, cioè un'opera di fantasia, è splendido. PS: i libri vanno bene, i film che ne hanno tratto sono orribili: lenti e noiosi
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MARGO129 il 10/09/15 alle 08:03 via WEB
Si concordo.. la proiezione è sicuramente meno affascinante della lettura... Nell'attesa della traduzione del libro da te consigliato.. divorerò inferno... Grazie per le dritte! ...
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oscar_turati il 10/09/15 alle 16:35 via WEB
E mi tengo l'intelligenza e la genialità di Leonardo "a prescindere" dal suo certificato di nascita :)Ciao Massimo. Oscar
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massimocoppa il 10/09/15 alle 17:16 via WEB
ma queste nessuno le ha messe in discussione, mi pare
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maraciccia il 14/09/15 alle 20:23 via WEB
....misteri del passato..mi piace pensarlo tutto toscano
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massimocoppa il 15/09/15 alle 10:41 via WEB
quello che vogliamo ha poca importanza, se poi cozza con la realtà
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maraciccia il 16/09/15 alle 14:08 via WEB
...ma la realtà in questo caso è ipotetica...non che ami la cultura cinese e odi lo schivismo...
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maraciccia il 17/09/15 alle 21:09 via WEB
grazie Massimo per avermi avvertito..certo..!! L'ho scritto troppo in fretta..e si vede! Un bacione e ancora Auguri
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maraciccia il 27/09/15 alle 15:19 via WEB
..in quanto all'autoritratto ritengo che barba e baffi invecchino..e allora 61 anni erano già una bella età!..si viveva molto meno di oggi
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eric.trigance il 22/09/15 alle 13:59 via WEB
Grazie per questo post molto interessante ! L'ho sentito alla tivù questa storia ! bella giornata a te
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massimocoppa il 23/09/15 alle 12:02 via WEB
sì, sapevo che se n'era parlato anche in francia
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cherobacontessa il 23/09/15 alle 10:01 via WEB
e guarda un po' dopo secoli che non entro qui che bel post mi ritrovo! Ciao Massimo un abbraccio
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giampi1966 il 23/09/15 alle 17:11 via WEB
Buona serata carissimo, sono contento di lasciare il commento numero 100 :-)))
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massimocoppa il 23/09/15 alle 19:05 via WEB
però non è un commento attinente all'argomento... :-)
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giampi1966 il 29/09/15 alle 08:49 via WEB
Lo so ma l'ho già lasciato, come ho già detto è una tesi molto interessante che ha delle implicazioni anche sul sociale e sfonda molte porte discriminatorie.
Ciao carissimo
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to_revive il 26/09/15 alle 04:37 via WEB
Massimo entro da te e trovo un post su uno dei miei autori preferiti ( tra i tre italiani che leggo). Di Paratico ho tutti i libri ed incuriosita, ho ordinato quest'ultimo che non vedo l'ora di ricevere e leggere. Grazie per "la chicca". Un saluto dagli States
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Angelo Paratico il 26/09/15 alle 14:02 via WEB
grazie alla signora to-revive, sono lusingato. Cari saluti da Hong Kong. Angelo
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to_revive il 27/09/15 alle 06:30 via WEB
Grazie a Lei per le emozioni che i suoi scritti mi trasmettono. Cari saluti dal Connecticut
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to_revive il 08/10/15 alle 00:07 via WEB
Il libro è arrivato ed è avvincente al punto che è difficile "centellinare" le pagine relegandole al momento di dormire. Bello davvero, dollari spesi con vero piacere! Volevo dirtelo Massimo!
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ilsonnambulo il 07/10/15 alle 16:39 via WEB
Tesi interessante, spiegherebbe il suo sfrenato desiderio di costruire giocattoli , elicotteri, carri armati, aerei..ci fosse stata la plastica altro Giochi Preziosi!
Sei Sempre in forma!!
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massimocoppa il 08/10/15 alle 12:11 via WEB
guarda che quello nella foto è l'autore del libro, non sono io!
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Angelo Paratico il 08/10/15 alle 14:30 via WEB
Grazie alla mia piu' grande sostenitrice, to_revive. Sono commosso... Angelo.
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to_revive il 09/10/15 alle 06:46 via WEB
Angelo è stato uno dei più libri che lei ha scritto. So che per uno scrittore ogni volume è una sua creatura, ma questo mi ha affascinata, coinvolta e dato da pensare a tal punto che abbraccio la sua tesi. Grazie e scriva ancora, sempre e per sempre. Io la leggerò come ho sempre fatto. Greta
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Vince198 il 26/01/16 alle 17:14 via WEB
A me francamente dispiace che il Codice Leicester sia finito in mano a Gates per 30 e rotti milioni di dollari. E' come se avessero portato via una parte importante del "nostro"..
Per il resto non c'è bisogno di dire altro su questo genio toscano di Vinci, men che meno sulla sua vita privata che, sia chiaro, non mi interessa granchè.
Buona domenica a tutti!
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