Creato da: massimocoppa il 22/08/2006
"Ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati"

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Un uomo può perdonare
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Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
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un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

Cazzarola!

 

 

 

 
« Sopravvivere al virus pe...Che soddisfazione, il go... »

La rivincita dello Stato in economia: ma stavolta potrebbe non essere sufficiente

 

LA RIVINCITA DELLO STATO IN ECONOMIA: MA STAVOLTA POTREBBE NON ESSERE SUFFICIENTE

La crisi economica mondiale causata dal Coronavirus è di proporzioni epocali: tutte le analisi convergono su questo. Siamo a livelli ormai paragonabili alla tremenda Grande Depressione del 1929 e forse siamo già oltre quella situazione: con l’aggravante dovuta al fatto di essere in un mondo interconnesso, circostanza che amplifica tutto enormemente. Davvero, ormai, possiamo dire che il battito delle ali di una farfalla in Europa scatena un ciclone ai Tropici.

Anche se quasi nessuno lo dice apertamente, stiamo però assistendo alla grande rivincita delle politiche keynesiane: gli Stati intervengono in economia massicciamente ed apertamente, con poderose iniezioni di liquidità e politiche di sostegno alla domanda. Gli Stati Uniti per primi hanno impegnato migliaia di miliardi di dollari, il doppio della gravissima crisi del 2008: pensavamo di aver visto il peggio con quest’ultima, ma non avevamo capito niente.

Il peggio è adesso, e per un semplice motivo: l’economia è ferma.

Per questo concordo con la Confindustria e con gli imprenditori di Lombardia e Veneto (e di tutta Italia), i quali chiedono di riaprire TUTTO e SUBITO, prima che sia troppo tardi. Ogni giorno che passa perdiamo clienti stranieri (perché all’estero è già ripartito tutto), che si dirottano verso altri fornitori (Cina, Turchia…) e che non torneranno mai più da noi.

Dopo decenni di politiche liberiste, di diktat sui bilanci in pareggio, il concetto di spesa pubblica, anche in deficit, e di intervento dello Stato in economia stanno tornando prepotentemente d’attualità. Ne sono ben contento, perché credo nelle indicazioni con le quali il grande economista Keynes fece sconfiggere al mondo occidentale la crisi del 1929, regalandoci decenni di stabilità e di crescita economica.

Il concetto è che è giusto che uno Stato si indebiti, pur di sostenere la domanda aggregata (per consumi ed investimenti) e dare forza ad un’economia in difficoltà, puntando specialmente alla piena occupazione.

Spero che tutto ciò sia la premessa per abbandonare la follia dei bilanci in pareggio ad ogni costo (in Italia abbiamo dovuto addirittura introdurre il concetto nella Costituzione!), e mi riferisco non solo al Fondo Monetario Internazionale ed alla Banca Mondiale, i cui aiuti sono mortali per chi li riceve, ma anche all’Unione Europea.

Tuttavia, stavolta, anche le manovre keynesiane potrebbero fallire ed è anche per questo motivo che la crisi attuale è senza precedenti.

Mi spiego meglio. Quando si erogano sovvenzioni, sussidi, aiuti e via discorrendo, si punta a far sì che le persone usino quei soldi per comprare beni e servizi; nel contempo, si spera che gli imprenditori li utilizzino per investire e per continuare a pagare gli stipendi e non licenziare. Così si rimette in moto tutta la macchina economica e la circolazione del denaro. Ma se le aspettative (ed anche di questo si occupò Keynes a suo tempo) sono negative, se cioè consumatori ed imprenditori sono sfiduciati, non servirà, perché i consumatori metteranno i sussidi ricevuti sotto il materasso per paura del futuro e gli imprenditori, giustamente, diranno che vorrebbero vendere la merce accatastata nei magazzini, prima di pensare a creare nuove unità industriali, acquistare macchinari e fare assunzioni. Per questo l’ottimismo ed il dinamismo sono atteggiamenti mentali e comportamentali essenziali, in economia. Anche perché il pessimismo non solo fa restare fermi, cioè non fa spendere ed investire, ed è un male, ma è anche un boomerang: basti pensare al disastro delle Borse, che avviene perché in troppi diventano improvvisamente paurosi e vendono, così contribuendo alla propria distruzione.

La mia paura, dicevo, è che, stavolta le politiche di intervento dello Stato potrebbero fallire: perché l’economia è ferma FISICAMENTE. Esempio banale: se voglio acquistare un prodotto, potrebbe succedere che l’azienda che lo produce sia ferma e quindi non lo fabbrichi. Potrebbe essercene qualche residuo in magazzino: ma non c’è nessuno che lo andrà a recuperare, anche perché potrebbe accadere che nessun vettore se lo prenderà in carico per portarlo fino al negozio o fino a casa mia. Insomma, se l’operaio è a casa, e l’imprenditore pure, la fabbrica è chiusa, il furgone dello spedizioniere è in garage e lo stesso spedizioniere se ne sta pure lui a casa, mi dite come può mai ripartire un’economia?! È inutile che lo Stato mi dia dei soldi, perché non li posso spendere!

Tutto questo si può evitare, ma bisogna assolutamente RIPARTIRE, RIPARTIRE e RIPARTIRE. Non il 18 maggio, non il primo di giugno, non a luglio, ma ORA. Altrimenti corriamo il rischio che nemmeno un capitalismo temperato ed aiutato dallo Stato possa risollevarsi. Io sono anticapitalista e non mi dispiacerebbe che morisse un sistema per cui una persona A vale più di quella B perché ha più denaro: ma sono processi che necessitano di tempi lunghi e di ammortizzatori. Distruggere il capitalismo di botto, senza aver chiara un’alternativa percorribile, significa una carestia senza uscita.

 
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Commenti al Post:
mauriziocamagna
mauriziocamagna il 08/05/20 alle 15:07 via WEB
Il ragionamento fila però c'è un però.... il denaro che lo stato mi ha promesso, solo promesso perché non è ancora arrivato niente, mi serviranno per chiudere la voragine che si è aperta sul conto corrente perchè pur rimanendo a casa sono riuscito a spendere più del mio stipendio non ricevuto, come? Bollette di acqua, luce, gas e telefono, rata del mutuo, assicurazione auto.... che erano previste in 2 mesi ed invece sono arrivate tutte insieme, e si deve pur mangiare!!!
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 08/05/20 alle 16:01 via WEB
è logico, se non hai avuto lo stipendio. Ma perché, davvero non ti hanno pagato?!
(Rispondi)
 
 
 
mauriziocamagna
mauriziocamagna il 08/05/20 alle 16:44 via WEB
Sono in cassa integrazione e verrò pagato direttamente dall'Inps, dicevano entro il 15 aprile per le spettanze di marzo, sono ancora in attesa. Ti fanno venir voglia alle prossime elezioni di votare Benito Mussolini, ma non ci riuscirò, sono ancora troppo vividi i racconti di quel periodo fascista sentiti dai miei conoscenti nati negli anni 20/30. Aspettiamo, l'importante è esserci poi speriamo bene, solo alla morte non c'è rimedio!
(Rispondi)
 
 
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 08/05/20 alle 19:41 via WEB
potresti votare "Ettore Muti"...
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 08/05/20 alle 19:41 via WEB
o anche "Alessandro Pavolini"... tanto, cazzata per cazzata...
(Rispondi)
 
 
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 08/05/20 alle 19:42 via WEB
un'ideona per te! tu che sei notoriamente un gran femminaiuolo, vota "Alessandra Mussolini"
(Rispondi)
 
 
 
 
mauriziocamagna
mauriziocamagna il 08/05/20 alle 20:48 via WEB
Ti confesso che mi sta un po sulle costole, la trovo indisponente e soprattutto indisponibile.... se proprio devo dare un voto a una bella gnocca potrei seriamente pensare a .....Rosy Bindi?
(Rispondi)
 
 
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 09/05/20 alle 13:16 via WEB
È un "tipo"...
(Rispondi)
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 08/05/20 alle 18:21 via WEB
Certo. Ma avrei da ridire su confindustria e gli imprenditori lombardi, bergamaschi in particolare, viste le responsabilità per quanto è successo in provincia di Bergamo.
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 08/05/20 alle 19:40 via WEB
sono "razza padrona", si sa, ma questo è il materiale umano che abbiamo
(Rispondi)
 
shadow_15124hfukrl
shadow_15124hfukrl il 08/05/20 alle 21:03 via WEB
Più tempo passa e più saranno i debiti che accumuleremo, per cui anche io spero si riparta al più presto possibile.
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 09/05/20 alle 13:17 via WEB
Credo anch'io
(Rispondi)
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 09/05/20 alle 00:33 via WEB
Comunque un esempio "positivo" potrebbe considerarsi questo:
https://www.pambianconews.com/2020/05/08/cucinelli-entro-maggio-votato-piano-di-successione-292858/
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 09/05/20 alle 13:19 via WEB
Non capisco, positivo in che senso? Sono peggiorati gli indicatori finanziari aziendali!
(Rispondi)
 
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 10/05/20 alle 01:19 via WEB
Nel senso "globale". La non grave perdita registrata nel primo trimestre è relativa alla vendita retail in Cina, in piena pandemia per l'intero trimestre e Italia con le modalità che sappiamo.
(Rispondi)
 
 
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 10/05/20 alle 11:39 via WEB
guarda che allora mi hai mandato un link sbagliato: parla di tutt'altro!
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 10/05/20 alle 17:46 via WEB
L'imprenditore persegue di sviluppare un "Capitalismo Umanistico". Una sorta di erede di Adriano Olivetti. Diffuso sul territorio coinvolgendo anche (direi soprattutto) l'artigianato di qualità che se non correttamente convogliato non può certo trovare spazio a livello mondiale, oltre che nazionale.
In questo sito c'è tutto:
https://shop.brunellocucinelli.com/it-it/
(Rispondi)
 
 
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 11/05/20 alle 11:50 via WEB
allora sì. Grazie
(Rispondi)
 
skipper007
skipper007 il 09/05/20 alle 17:51 via WEB
Carissimo Massimo, basta vedere quali sono le nazioni che vanno avanti e capire che non è a togliere gli aiuti per la sanità alle classi indigenti che si possa andare avanti. Mi dici cosa se ne faranno dei miliardi accumulati dai ladroni Americani, quando potrebbero con la sola sanità dare lavoro a medici ed infermieri!! Il Briscola è uno di loro per cui non aspettiamoci miracoli.
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 09/05/20 alle 19:59 via WEB
lo smantellamento sistematico dello Stato sociale è una delle cose che più mi fa andare in bestia
(Rispondi)
 
maresogno67
maresogno67 il 10/05/20 alle 17:10 via WEB
Non credo che gli attuali statisti siano cosi previdenti in economia. Più realistico dire che non hanno alternativa se non creare una guerra di fame tra le persone, nessuno stato escluso!
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 11/05/20 alle 11:51 via WEB
nel breve periodo una guerra tra poveri conviene al potere, ma non nel medio periodo. Nel lungo periodo saremo tutti morti, diceva Keynes
(Rispondi)
 
 
 
maresogno67
maresogno67 il 14/05/20 alle 22:38 via WEB
triste verità!
(Rispondi)
 
elyrav
elyrav il 11/05/20 alle 08:59 via WEB
E' un disastro. Un enorme disastro. Non so proprio più a cosa pensare. Ripartire sì ma sarà dura anche ripartire. Ho proprio una sensazione di paura. Serena giornata
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 11/05/20 alle 11:51 via WEB
è una paura giustificata dalla ragione
(Rispondi)
 
 
 
elyrav
elyrav il 12/05/20 alle 07:53 via WEB
Speriamo bene :( ... speriamo bene.
(Rispondi)
 
simona_77rm
simona_77rm il 12/05/20 alle 12:29 via WEB
Si, bisogna ripartire, e al più presto! Prima però provvediamo a difenderci dal covid19 allestendo tutti i sistemi di protezione, sia nei luoghi pubblici che nei luoghi di lavoro privato. Lo Stato contribuisca con stanziamenti economici seri, sostanziosi e immediati. Si, forti stanziamenti e a fondo perduto! Non c'è più tempo da sprecare...bisogna fare In fretta!
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 13/05/20 alle 11:22 via WEB
ma anche fino a un certo punto, perché se vogliamo proprio installare dei sistemi di protezione totale, allora non possiamo fare niente!
(Rispondi)
 
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