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Messaggi del 05/08/2024

 

LA LEGGENDA DEL MOSSAD TORNA AD INGRANDIRSI

Post n°2202 pubblicato il 05 Agosto 2024 da massimocoppa
 

LA LEGGENDA DEL MOSSAD
TORNA AD INGRANDIRSI

L’intelligence di Israele sembra aver ritrovato lo smalto dei suoi giorni migliori.
Il leggendario Mossad, il servizio segreto estero, semplicemente conosciuto come “l’Istituto” nella comunità mondiale dello spionaggio, negli ultimi giorni ha messo a segno due colpi da maestro nell’ambito delle uccisioni mirate di leader terroristi.
Anche se il colpo finale ha l’aspetto di un missile, di un drone o di una bomba, sono gli agenti segreti del Mossad ad individuare e confermare la presenza del bersaglio in un certo luogo ed in un certo momento, geolocalizzandolo per fornire le coordinate di tiro.
Qualche giorno fa a Beirut, nel quartiere degli Hezbollah, un comandante della potente milizia filoiraniana, Fuad Shukr, responsabile di quello stillicidio di missili sparati dal Libano sui territori settentrionali di Israele, è stato eliminato da un drone militare con la stella di Davide.
Passano ventiquattr’ore ed il bersaglio colpito è ancora più clamoroso: nientemeno che Ismail Haniyeh, uno dei massimi leader di Hamas che viveva tranquillo nel Qatar, ragionevolmente certo che Gerusalemme non avrebbe rischiato un incidente diplomatico colpendolo nel luogo del suo dorato esilio.
Questo tipo di calcoli, in realtà, non riveste certezza matematica, perché lo Stato ebraico, nella sua storia, ha spesso attaccato infischiandosene delle conseguenze politiche. Nel 2010 il Mossad ha condotto una spettacolare operazione a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dove una squadra di ventisei uomini concorse all’uccisione, nell’hotel dove alloggiava credendo di essere al sicuro, di un leader delle brigate Ezz ed Din Al Qassam, il braccio militare di Hamas, Mahmoud al Mabhouh, operando a viso aperto ed in pieno giorno, sparendo poi senza lasciare traccia.
Haniyeh, col senno di poi, non si sarebbe arrischiato a partecipare alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, eletto in consultazioni anticipate dopo la morte del suo predecessore, Ibrahim Raisi, in un misterioso incidente aereo, per il quale si è già vociferato sullo zampino del Mossad – ancora.
Haniyeh è stato colpito nel palazzo dove era ospitato. Dapprincipio si è parlato di un missile israeliano; poi, considerati anche i danni ridottissimi all’edificio, sembra più probabile trattarsi di una bomba: piazzata dal Mossad, ovviamente, forse addirittura con mesi di anticipo.
Commenta il “Corriere della Sera” di oggi: “Mai è stato così chiaro alla Repubblica Islamica che il Mossad è ovunque”.
L’efficienza del Mossad è un mito con forti fondamenti reali sin dalla nascita di Israele, nel 1948. Oltretutto ha una lunga tradizione di omicidi mirati: basterebbe ricordare il programma ultradecennale col quale sono stati raggiunti ed uccisi, in tutto il mondo, i responsabili del massacro degli atleti israeliani alle Olimpiadi del 1972 di Monaco, in Germania; per non parlare, negli ultimi anni, dei responsabili del programma nucleare iraniano, tra scienziati, funzionari e militari, colpiti da emissari che hanno operato direttamente in loco.
Di pari passo, anche il servizio segreto israeliano interno, lo Shin Beth, e quello militare, l’Aman, hanno goduto di una fama meritata.
Tuttavia lo splendore dell’intelligence ebraica si era appannato, negli ultimi anni, a partire almeno dal 2006.
In quell’occasione le forze armate israeliane invasero il Libano per regolare i conti dopo l’uccisione di tre soldati ad opera di Hezbollah. Si trovarono però di fronte ad una resistenza inattesa ed il breve conflitto si concluse con un bilancio opaco ed amaro. La milizia filoiraniana aveva fatto passi da gigante sia come organizzazione logistica (con trincee, rifugi, tunnel sotterranei, depositi), che come abilità di combattimento. Possibile mai, si polemizzò allora, che il Mossad e l’Aman non sapessero niente della clamorosa riorganizzazione di Hezbollah?!
A sua volta lo Shin Beth ha avuto la sua Waterloo nello scorso ottobre, quando si fece sorprendere dall’incursione di Hamas in territorio israeliano, partita dalla Striscia di Gaza, che costò la vita ad oltre mille civili e la presa di centinaia di ostaggi: azione che ha portato al conflitto a Gaza, che dura ancora oggi. In quell’occasione, in verità, le carenze e le responsabilità israeliane nell’aver ignorato o sottovalutato moltissimi segnali di avvertimento furono piuttosto diffuse e riguardarono anche le forze armate di frontiera.
Ma con questi ultimi colpi l’intelligence israeliana si è risollevata alla grande ed è tornata ad essere una fondamentale pedina nell’ambito della deterrenza israeliana. Il concetto che viene portato avanti da Gerusalemme è che quando il Mossad ti mette nel mirino, la tua morte potrà essere solo rimandata, ma difficilmente sventata.
A mio parere tre sole organizzazioni, al mondo, presentano questa caratteristica, cioè mantenere i “file” dei loro nemici sempre aperti, chiudendo la pratica solo con la loro morte, non importa quanto tempo occorra: il Mossad, come detto, i servizi segreti russi (Fsb, eredi del mitico Kgb) e… la mafia.

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