matantotango

Tango, a volte ritorna

Ciao Franz, sono 2 mesi che manchi da qui. Ma se proprio devo dirla tutta non ho sentito la tua mancanza. Il "progetto" - Matantotango - è 'nchiummato. 'Nchiummato nei tuoi dubbi e nelle tue insofferenze, nella tua eterna indecisione : "ballo, non ballo", "scrivo, non scrivo", "voglio, non voglio". Si, tu dici che il lavoro ti ruba il tempo, occupa la tua vita, e che nello spazio che rimane devi dare spazio alle centinaia di "passioni" che, come ben sai,  coltivi con incostante rigorosità.
Come direbbe Bersani " troppo celebrale per capire che si può star bene senza complicarsi il pane: ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate". Boh !?
E' un inizio?

FUORI DAI COGLIONI CHI NON HA RISPETTO PER LE PERSONE !

E' successo di nuovo stanotte e questa volta al Salon Baires di Napoli.
Un comportamento a dir poco strafottente: 4, dico quattro, passi indietro rispetto alla linea di ballo (durante una veloce milonga) e chi balla dietro,  che lo
facciano bene o male (penso siano cavoli loro),viene travolto senza
scuse.

Le serate di tango si svolgono oramai in un clima da stadio e una
bonaria e civile protesta è rintuzzata con l'arroganza da bulletto di
periferia.
Risultato è che poi si arriva alle mani.


Dove vogliamo arrivare?

Vogliamo proteggere chi a ballare ci viene per godersi la serata o
vogliamo continuare a dare spazio agli "esibizionisti" del tango
caterpillar?


Credo proprio sia arrivato il momento che i gestori delle serate intevengano
in maniera decisa negando l'accesso a chi pratica queste modalità.


Tutte le milonghe attualmente aperte, essendo "Associazioni Culturali",
dovrebbero avere a statuto un codice che regola il comportamento dei
soci (perchè per poter accedere bisogna essere soci): che lo
applichino e chi non ce l'ha lo scriva, lo appenda all'ingresso del
locale e lo faccia rispettare.


Non ho altro da aggiungere se non che per un pò di tempo andrò a
ballare in discoteca, almeno li i buttafuori ci sono.


Franz

Herry, ti presento Sally

Intanto si fa l'amore con l'anima ed è bellissimo

NON E' FARINA DEL MIO SACCO MA è COSI BELLA

.....desiderare follemente qualcuno e attendere...

passo dopo passo
come scalatori verso la vetta
attenti a piantare un chiodo dopo l'altro
salire piano
verso la meta....

il respiro che si fa via via più affannato
il desiderio di arrivare che ti penetra la mente
la consapevolezza che bisogna salire lentamente
il passo trattenuto

camminare allo stesso passo
riscoprire istante dopo istante un cammino verso il piacere che credevi dimenticato, perso nelle memorie del tempo

questo piacere dolce e profondo
coltivato senza fretta
come fosse un bocciolo di rosa a cui bisogna
dare il tempo di forire

e l'attesa si fa fremente
e tranquilla
perchè l'attesa è gia piacere...
perchè intanto si fa l'amore con l'anima ed è bellissimo...

PASQUA: Passaggio, Cambiamento, Trasformazione

E' una festività solenne la pasqua nella cultura cristiana. Una festività che passa attraverso la tradizione ebraica scoprendo riscontri e riconoscimenti anche in quella dell'islam. In modalità diverse, si intende.
Il rito ebraico ricorda il passaggio, ovvero l'attraversamento del mar rosso verso la libertà del popolo di israele.
L'evento è testimoniato, come è noto, nel vecchio testamento e successivamente ripreso nel testamento evangelico, questa volta si enfatizza l'affrancamento alla libertà dell'intera umanità con il martirio sacrificale e poi con la successiva resurrezione di Gesù Cristo.
Ma non voglio tediarvi con una disqusizione di ordine dottrinale (anche perchè non ne sarei capace), vorrei invece riprendere i tre temi fondamentali sottointesi nella Pasqua: il passaggio, il cambiamento e la trasformazione.
Sono concetti questi che vanno ben oltre lo sterminio degli agnellini da servire a pranzo o delle colombe e delle mitiche pastiere che deliziano il nostro palato.
Non è un caso che la festività di Pasqua introduce alla primavera (il passaggio) dopo il torpore e la riflessione invernale.
E' una metafora neanche troppo larvata che esorta a riempire di speranza il nostro vivere (il cambiamento).

Ma come in ogni cambiamento tutti ci aspettiamo una trasformazione che lo leggittimi. Un cambiamento è reale solo quando gli elementi in gioco si trasformano e introducono nuovi elementi sui quali "costruire" il nuovo.

Dio sà quanto ne abbiamo bisogno, una nuova politica, un nuovo impegno verso il prossimo, una nuova vita da costruire con sacrificio si ma anche con spirito di gioiosa speranza.

L'augurio che faccio a me stesso a tutti quanti mi conoscono è che si migliori la nostra "partecipazione" che maturi la nostra solidarietà, che si trasformi in fattiva azione.

Sbagliare è umano è nessuno ne è immune e solo chi non fà non sbaglia.

Buona Pasqua a tutti.


Franz