viaggio da solo(solo con la mia Principessa) |
ULTIMI COMMENTI
I MIEI BLOG AMICI
Post n°49 pubblicato il 04 Luglio 2007 da principe573
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Post n°48 pubblicato il 30 Giugno 2007 da principe573
Anche oggi ha regalato emozioni, è partito undicesimo, ha rimontato da li, uno dopo l'altro, sorpassati tutti, anche stoner che sembrava irraggiungibile, si è messo dietro di lui, ha aspettato il momento giusto , che è arrivato a tre giri dalla fine, tre giri in cui la yamaha sembrava aver messo le ali, è passato al comando della gara. Ed ora è li a un punto soltanto dalla vetta della classifica mondiale. La moto andava benissimo, e anche le gomme sembra abbiano retto bene... qualcuno nelle gare scorse cominciava a darlo x spacciato, ma oggi ho visto una delle gare + belle della moto GP. Forza Valeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!! |
Post n°47 pubblicato il 27 Giugno 2007 da principe573
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Post n°45 pubblicato il 22 Giugno 2007 da principe573
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Post n°44 pubblicato il 16 Giugno 2007 da principe573
E' difficile scoprire quale sia la "vera verità" |
Post n°43 pubblicato il 15 Giugno 2007 da principe573
Se volete ascoltarla è qualche post + sotto. Adoro Renato Zero come artista e mi piaceva pubblicare anche il testo di questa bellissima canzone. Storie da vendere |
Post n°42 pubblicato il 14 Giugno 2007 da principe573
http://www.sessoevolentieri.com/nopedo/ principe573 |
Post n°41 pubblicato il 13 Giugno 2007 da principe573
ROMA (13 giugno) - Guidava ubriaco la sua Toyota Celica quando ha sbagliato strada ed è sceso per la scalinata di Trinità dei Monti. È successo poco dopo le 4 di questa mattina. Protagonista un 24enne italiano di origini colombiane. |
Post n°40 pubblicato il 13 Giugno 2007 da principe573
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Post n°38 pubblicato il 11 Giugno 2007 da principe573
Roma 11 aprile 1975 - Vermicino (Frascati), 13 giugno 1981) detto Alfredino per la sua giovane età (6 anni), il 10 giugno 1981 verso le ore 19:00 cadde in un pozzo artesiano largo 30 cm e profondo 80 metri nelle campagne della località di Vermicino (Frascati).I soccorritori cercarono con grandi sforzi di salvarlo: si pensò che Alfredino fosse bloccato a 36 metri di profondità, ma la creazione di un tunnel parallelo non si rivelò risolutiva, in quanto il bambino sprofondò giù per altri 30 metri. Il dramma fu seguito tramite una diretta televisiva non stop lunga 18 ore a reti RAI unificate. L'Italia intera rimase in ansia a seguire l'evolversi della situazione: si stimò che più di 21 milioni di persone avessero seguito alla televisione la straziante vicenda. Sul luogo si portò anche l'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Un coraggioso volontario, Angelo Licheri, si fece calare nel pozzo, perché piccolo di statura e molto magro. Riuscì ad avvicinarsi al bambino, tentò di allacciargli l'imbragatura per tirarlo fuori dal pozzo, ma per ben tre volte l'imbragatura si aprì; tentò quindi di prenderlo per le braccia, ma purtroppo il bambino scivolò ancora più in profondità. In tutto, Licheri è stato a testa in giù 45 minuti quando il limite naturale sarebbe di 20 minuti. Man mano che passavano le ore la voce del bambino, raggiunto da un microfono, giungeva sempre più flebile. Il bambino, probabilmente ferito dalle cadute, morì verso le ore 6:30 del 13 giugno dopo che un altro volontario, Donato Caruso, ha provato come Licheri ad imbragare il bambino ed è in quel momento che quest'ultimo si è accorto che Alfredino era spirato. In seguito la madre, Franca Rampi, fondò il "Centro Rampi" che si occupa di Protezione Civile e minori. Questo evento ebbe una notevole importanza mediatica. Si è trattato del primo caso che, trasmesso a lungo in televisione, ha fatto rimanere milioni di persone in ansia davanti al televisore per seguirne lo svolgimento. Le tecnologie per le dirette da luoghi esterni non erano sufficientemente sviluppate da permettere agevolmente lunghe dirette e gli eventi di cronaca erano mandati in onda in differita e in sintesi. Inoltre i giornalisti dell'epoca, per pudore o per motivi etici, erano contrari a trasmettere tragedie così dolorose e tragiche, per rispetto sia delle vittime che degli spettatori. In questo caso le immagini in diretta furono inizialmene trasmesse perché si riteneva che si trattasse di un incidente che si sarebbe risolto positivamente in poco tempo. Col passare del tempo la situazione si era lentamente aggravata, ma era troppo tardi per interrompere le trasmissioni. Se oggi appare ovvio che i giornalisti si intromettano in eventi dolorosi di questo tipo, in precedenza la questione costituiva un grave problema morale ed un famoso film americano, L'asso nella manica di Billy Wilder del 1951, aveva trattato questo argomento. Alfredo e la sua morte sono anche uno dei vari misteri italiani. Attraverso le fotografie del corpo congelato, al momento della dichiarazione di morte, si notò una imbragatura che lo avvolgeva, impossibile da mettere dentro un pozzo artesiano. Il magistrato era certo che Alfredo fosse stato calato nel pozzo e che quindi non vi fosse caduto, ma le indagini furono archiviate per l'impossibilità di giungere alla verità. Si veda al riguardo il dettagliato articolo del quotidiano La Repubblica, |
Inviato da: tqtesorino9
il 18/08/2012 alle 16:01
Inviato da: Germana04
il 18/04/2010 alle 10:56
Inviato da: simocuriosando
il 18/11/2009 alle 15:48
Inviato da: violavita
il 04/11/2009 alle 10:44
Inviato da: principe573
il 03/11/2009 alle 19:13