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LO SPORT: VALORI SENZA BARRIERE
Una grande esperienza di vita, l’incontro con Nicholas campione oltre la disabilità
È stato grazie allo studio dell’argomento “Lo sport e le disabilità”, che ho avuto la fortuna di poter conoscere Nicholas, atleta paralimpico di 19 anni del GSH Sempione 82 e campione italiano dei 60 e 200 mt piani di corsa in carrozzina. Ho così potuto riflettere su quelli che sono i punti in comune tra l’attività fisica per normodotati e diversamente abili.
Lo sport è un importante elemento di formazione, un fondamentale momento di aggregazione sociale basato sul divertimento e per questo ogni bambino dovrebbe essere educato a praticare attività fisica. La disciplina sportiva è, inoltre, un grande circuito dove chiunque può trovare il proprio spazio, un momento di incontro per giocare, anche per battere l’avversario, ma soprattutto per socializzare. Sono numerose le iniziative e le associazioni che si rivolgono con attenzione, impegno e interesse anche ai portatori di handicap, per abbattere le barriere e rendere il mondo più accessibile, sviluppando l’autonomia di ognuno.
Con Nicholas abbiamo discusso sui motivi che lo spingono a praticare attività fisica: «Considero lo sport un esercizio fisico attivo, un’opportunità che mi ha permesso di rendere efficiente al massimo quello che funziona in me. Grazie allo sport ho fiducia nel mio corpo non integro funzionalmente, senza l’illusione di essere normodotato, anzi considerando la mia disabilità un valore aggiunto per poter essere il migliore, perché su quella carrozzina io mi sento vincente, unico, un atleta a tutto campo. Le mie difficoltà non sono più solo una sofferenza o un limite, ma quasi una fortuna; la tristezza che avevo prima di avvicinarmi allo sport si è trasformata in desiderio di rivalsa, ce la devo fare, so che posso farcela e la vittoria mi rende forte. Io sono la dimostrazione che niente è impossibile, basta crederci! Il mio obiettivo è quello di poter partecipare alle paralimpiadi di Tokyo 2020».
Questa chiacchierata mi ha fatto capire che i valori di Nicholas nello sport e nella vita sono esattamente uguali ai miei: lo spirito di sacrificio e dedizione alla fatica negli allenamenti; la determinazione e la perseveranza nel voler superare sé stessi e i propri limiti per esprimere al meglio le proprie potenzialità e sentirsi accettati; la competitività e il voler vincere a tutti i costi; l’importanza del gruppo e della squadra per riuscire a dare il massimo.
Tutto ciò perché un atleta è un atleta sempre, un campione oltre la disabilità.
Silvio Bolognini
Classe terza Liceo Sportivo
Istituto "Marconi-Galletti-Einaudi" di Domodossola
Articolo partecipante al concorso indetto dal settimanale Eco Risveglio, dalla famiglia Melchiorri e dall'Ufficio scolastico provinciale per commemorare il giornalista Cesare "Melce" Melchiorri
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