Il pergolato magico

divano, tv e domande

Stasera ho l'uomo in libera uscita e ho trovato una vecchia puntata di sex and the city. sempre provvidenziale. e illuminante. ti fa vedere come va a finire se cerchi la persona che ti sposi e se insegui l'amore, che poi arriva a quelle che cercano qualcuno che le sposi di solito. e la domanda è sempre quella, che fare? e come? e visto che siamo ben oltre la linea dell'età utile, è il caso di mandare all'aria tutti i romanticismi e gli ideali? 

Pregando...

Dopo tanto silenzio FORSE un accenno di colloquio... incrocio le dita e prego fino alla settimana prossima.. non sarà il masssimo ma spero almeno in un rimborso spese, poi per il resto faccio qualsiasi cosa!!!  Certo, avrei preferito il mare.. ma arriverà :)

Operazione salviamo (almeno) la Pasqua

E' assurdo, lo so, ma è successo qualcosa. Da quando sto con lui mi sono andate a puttane tutte le feste e/o ricorrenze. Si, si, per carità, il motivo c'è sempre e la colpa non è mai di nessuno, ma se ci penso è da brividi. E' successo da quando sono proprio andata da lui, e se conto le ferie direi anche un pochino prima. quindi, in ordine, mi sono letteralmente giocata, ferragosto (non che sia mai stato il mio forte, non ho mai fatto niente di che, ma appunto, stavolta, data la compagnia, speravo in qualcosa di carino, invece mi sono ritrovata in una situazione.. diciamo scomoda), poi che c'è, ah, compleanno dei trent'anni (e qui sorvolo proprio se no m'incazzo), anniversario del primo anno insieme, Natale, capodanno, befana e san valentino. Arriviamo alla Pasqua. Ora, i miei (ovviamente doveva esserci l'intoppo) partono, morale, sono sola a Pasqua, quindi con lui, i suoi e co, tutta gente che della Pasqua non gliene frega niente quindi imbarazzo a mille. Si mangerà un po' a pranzo e fine Pasqua. Pasquetta si suppone l'apice dati i problemi proprio logistici di spostamento e soprattutto la sua voglia... E' vero, in fondo è una vita che passo male le feste, i miei si sono ampiamente impegnati affinchè accadesse, poi la mia solitudine forzata ha fatto il resto, però... però, non lo so, quando ho visto lui ho pensato.. ho creduto... che potessi farcela, che potessi non passare le feste in solitudine o apatia. Ok, così è stato, solo non nel senso giusto, ecco.... Come si fa a fare in modo che non diventino disasti assurdi che mi fanno rimpiangere la solitudine ma normalissime feste festeggiate a dovere???? Intanto mi comprerò l'uovo di Pasqua, e me ne frego se non lo vuole, uno lo porto anche a lui, così, perchè piace a me, perchè se no rischio pure di rimanere senza, proprio come sono rimasta senza torta dei trenta. Poi la parte con i suoi mi toccherà... ma... non è che qualcuno mi salverebbe la pasquetta invitandomi fa qualche parteeee? 

Salvate gli agnelli, salvate la mia pasqua... atea :(

Flop

Primo vero san valentino. quasi peggio del mio compleanno dei trent'anni. è la solitudine che mi frega, che è una cosa assurda perchè in teoria la soluzione del problema è facile: conosci gente e stacci insieme. fine della solitudine e inizio di compleanni con delle torte e decenti, feste e semifeste onorate in simpatia. facile. in teoria. il problema è che la pratica è un'altra cosa. io ho investito assolutamente tutta me stessa nell'evitare la solitudine, ho mollato l'esilio forzato, ho lottato e l'ho seguito. ma la verità è che sono e rimango in mezzo ad estranei, e quindi sola. quindi, nonostante sacrifici assurdi, mi ritrovo comunque con feste al limite dell'osceno che quasi mi fanno rimpiangere quando me le passavo chiusa in casa completamente sola senza menneno la possibilità di chiamare qualcuno, forse perchè mi ci stavo abituando e vedermi rovinare le mie feste da estranei è peggio che onorarle da sola. i miei non aiutano di certo, dopo tanti anni ci siamo allontanati, non avvicinati. ormai non ho praticamente più un fratello, so che esite, ricchissimo in qualche parte del mondo, ma ho più confidenza con gli estranei. e fa male. mamma lontana assolutamente da non far preoccupare e amiche lontanissime da troppo tempo, ormai con la loro vita, ormai cambiate e non più minimamente confrontabili con me, ormai non ci capiamo neanche,e l'essere lontane è l'unica cosa che ci lega. ho bisogno di confrontarmi per sapere che le scelte e i rischi che sto per prendere per cercare, ancora, di farcela, sono giusti oppure non mi porterarro da nessuna parte, ma ovviamente.. non c'è nessuno a cui chiedere, nessuno che possa ascoltarmi o parlarmi. e allora, vale ancora la pena tentare di raggiungere uno stato di non solitudine intermedio per "accontentarmi" quando poi è evidente che è una fregatura? e se puntassi al massimo utopico otterrei qualcosa o morirei lottando? e se mi rassegnassi? come si cancella il dolore da solitudine dal cuore e dalla mente?

Eternamente tua, eternamente mio, eternamente nostri

Ho appena scoperto che le mie, meravigliose, pagine vecchie (ok, vecchissime..) sono state rimosse. puff, cancellate,non vado più indietro del 2009. come se tutto quell'amore e tutto quel dolore fosse davvero stato cancellato dal tempo, anche fisicamente.. assurdo.. un po' mi dispiace, un po' mi rassegno perchè in fondo se ne vanno pagine cariche di speranze rivelatesi inutili, utopie, dolori e disperazione. 

da sfigata

Ho già toccato, sfigatamente, i 30 anni. Non con una festa con i miei amici (che ormai sono rimasti in pochissimi e vivono lontanissimo da me), non con un viaggio con il mio fidanzato, non con una torta con la scritta 30, ma con due serate rese tristi dall'assenza di tutto ciò che sarebbe dovuto esserci, rese tristi dalla presenza di amici non miei, che sono stati gentili, nonostante tutto. ma la parte da sfigta mi è toccata in pieno. a coronare 30 anni di sfigataggine. Ho praticamente dovuto lottare e sentirmi in colpa come una ladra per avere una macchina, che è arrivata,almeno quella, come a "festeggiamento". e mi ha risollevato l'anima, per quanto so che 30 anni è tardissimo per cominciare a guidare, ma mi ha resa meno diversa dalle mie coetanee e il senso di colpa è attenuato. Cercare comunque di recuperare la strada che mi separa dalle mie coetanee sembra sempre più un'impresa impossibile. Ho fatto due passi avanti che, effettivamente, non credevo. Non credevo più ci fosse speranza di un amore ed è arrivato lui, e poi la macchina. ma manca la cosa fondamentale, il lavoro. E' tardi per qualunque cosa, non ho titoli ed è tardi per accumularli, non è esperienza ed è tardi per accumularla. Ho passato la vita a star dietro i fantasmi di mia madre, risultato, zero vita. e ora convivo con un senso di vuoto che non riesco a colmare, e non ho modo di distrarmi senza un lavoro serio con uno stipendio anche minimo.. Dopo i 28 anni si è sfigati? si, ma non per "merito", si è sfigati per vita, per la situazione in cui si è nati, e oggi, per come è strutturata questa schifosa mentalità italiana, semplicemente a 28 anni senza laurea si palesa. ma quei pochissimi che lo sono lo sanno molto prima dei 28 anni senza laurea, chi lo è lo sa e cerca umanamente e disperatamente di rimanere a galla. 

30

30

D

.... idee? 

B

Non so neanche bene come è successo.. avevo deciso di volerlo fregandomene dei sensi di colpa senza senso ed è arrivata. la macchina. assurdo. eppure sono assolutamente schiava e succube di questa sensazione. non ha un senso logico, razionale, continuo a cercarlo, eppure, non riesco ad esultare come si conviene. perchè? l'aspettavo da una vita ed è arrivata, ok, l'ho dovuta praticamente pretendere, ma è arrivata, ed è un regalo, che spero che non mi costi un giorno.  

Lavoro cercasiiiiii!!!!

Ma dai.. lo so, niente di nuovo su questo fronte. Forse una stronzata, pure impegnativa.. perhè se almeno fosse una cosa seria o non avvilente una lo sforzo non solo lo fa, ma lo rifà all'infinito!!! invece no.. e mi presto pure ad una prova... sono decisamente alla frutta.. la domanda è: ma a che c@@@o serve una laurea triennale???? :( 

Bugia!!! e meno male...

Il mio essere allibita mi ha salvata.. lo so. ora sono alla prova... B, C e D. Ok, partiamo dalla B e dalla C: auto e lavoro. Pare facile... 

Fine...

è finita. mi ha detto solo "non va". la scusa è quella della macchina, ma il suo vero problema rimane il sesso. mi credeva "migliore". la storia si ripete.. non riguardo al sesso, nessuno mi aveva mai detto una cosa simile, ma riguardo al compleanno.. anche questo,il 30esimo, sarà di merda.. la maledizione dei miei compleanni non si è persa come speravo. sto così male che per assurdo non riesco a piangere nemmeno, non riesco a sfogare, non riesco a fare niente, non so neanche cosa fare, come comportarmi, dove andare.. da qui, da casa sua, me ne devo andare, ma non posso tornare dai miei e non ho amici in grado di ospitarmi al momento. e ora? sarà il panico ma non riesco a muovermi, sono bloccata, come shoccata.. non so che fare e dove andare.. qualcuno mi ospita?????? 

Dreaming..

Dreaming..

"Incazzatevi, prima di tutto con voi stessi"

Torno,mi arrabbio e mi ingegno, non volevo stare così, non poteva essere.. e scovo il "corso". La verità è che per quanto porti problematiche non sottovalutabili tra cui la gestione della solita leader piccola ed esaltata, l'avevo visto come un "incipit" di qualcosa di molto diverso. La fantasia si sa, non ha limiti. E io sono brava a sognare.

L'intuizione mi dice che questa cosa seppur fatta male ha i suoi lati positivi nell'indotto: amicizie, conoscenze della realtà locale,base per lo studio di fattibilità delle mie idee. Nascosco c'è anche il pericolo "eccitazione per la cosa nuova", fuoco destinato a spegnersi sempre troppo in fretta...l'entusiasmo eccessivo è sempre una brutta bestia. Tirando le somme il lato positivo sarebbero le conoscenze, spicciole e non. da vedere se durature, sfruttabili, utilizzabili minimamente, il che, ovviamente, non è detto. E le mie idee sono ancora al livello di idea. Problemi di natura collaterale sorgerebbero per la gestione fisica della mia presenza in loco, cosa che vorrei evitare per permettere anche a lei di sognare un po'.. forse le conoscenze ormai sono avviate e si vedrà. i pochi spicci sono persi, le persone sono rintracciabili, una eventuale macchina valutabile nel tempo. certo, il niente che mi si prospetta se rinuncio a questo mi continua a spaventare, però non è un niente reale finchè c'è lui. ma il mondo questo non lo sa, e io sono semplicemente una che non fa niente.. Sono nel pieno del problema "essere o non essere".. con un paio di complicazioni in più. 

L' "essere" porta un grosso anzi grossissimo dispendio di energie, fisiche e soprattutto economiche, porta incertezza e probabili limitazioni future da cui potrò solo scappare vanificando gli sforzi fatti, a meno di un miracolo, certo.. 

Il "non essere" mi porta a coltivare la cosa più importante per me al mondo, l'amore, ma  paradossalmente rischia anche di rovinarla, perchè si sa, non si può fare una cosa sola alla volta nella vita, mancherebbe il tempo della vita stessa.. e quindi se scelgo questa strada dovrò ingegnarmi anche più di quanto io non abbia fatto fino a questo momento, cosa che non sono sicura di saper fare.. 

Il non scegliere mi ha portato a rovinarmi i 10 anni fondamentali della mia vita, e anche l'ultima estate... non so se è troppo tardi per accorgermene, per incazzarmi con me stessa, sicuramente si, però spero che non lo sia e ,deciso che ciò è inaccettabile, rischio, prendo una decisione e perdo la parte buona relativa, provo a scegliere il male minore, e poi come "Dio vede e provvede"... si... ma quale decisione???? 

da san Francesco a san Daniele

L'anno scorso era tutto diverso. O forse no. Preferisco quest'anno in ogni caso, non saprei tornare indietro, troppo difficile. Ma vorrei ancora che fosse diverso, che suo fratello non stesse male, che lui fosse in un altro posto, e io pure, con lui, in questa mia vita che per me diventa sempre di più normale. Manca il luogo, il far conciliare le cose, il lavoro maledetto, o benedetto.. Lei dice che quello arriva e arriverà, intanto provo a fare l'equilibrista. Perchè lo amo. L'ho detto.

Casa dolce casa - scartando vecchi pacchi

.. oggi è il suo santo. doveva andare così. mi piacerebbe solo parlarci ancora.. gli ho voluto troppo bene

Casa dolce casa - scartando vecchi pacchi

.. oggi è il suo santo. doveva andare così. mi piacerebbe solo parlarci ancora.. gli ho voluto troppo bene

Desperate housewife

Ed eccomi qui, nella condizione di casalinga disperata.

Quasi 30enne, ancora 29 per un paio di mesi... più o meno..,ancora piacente anche se ormai un pochino andante,un fisico però che regge abbastanza bene il colpo,magra come non lo sono stata mai. una triennale all'attivo, uno stage e due mesi di lavoro a progetto che l'ufficio del lavoro dice che non valgono ai fini della disoccupazione. Per stare con lui mi sono trasferita in una città paese che per ora non mi ha offerto molto, ma è solo un mese che sono qui perciò reggo ancora un po'. Nel frattempo tornerò un pochino da mia mamma, qualche giorno,anche se il viaggio è lungo.

Finchè non trovo lavoro lavo i piatti, passo la scopa, rifaccio il letto, forse rilavo il bagno... 

Pit stop

Vista la situazione assurda e senza speranza cerco di non pensarci finchè non trovo un lavoro, anche stupido, che io riesca a svolgere senza paura, senso di colpa e terrori vari. 

Stasera andiamo al cinema, mi pongo solo la solita stupida domanda.. che metto? così non penso al resto. 

Scarpe: tolgo i tacchi, metto delle ballerine di vernice nera, a punta, di Bata, con fiocco in stoffa. 

"sotto": pantaloni, non sono in vena di gonnelline varie, anche se avrei un vestito carinissimo, ma fa freddo, quindi jeans. i soliti. magari i neri.

"sopra": avrò il giubbetto corto nero. magliettina stretta a righe, collo alto, giacca lunga zara.

....

"Splendido splendente, l'ha scritto anche il giornale e io ci credo veramente..."

E se scegli male?

Ricorre. sono in una situazione assurda e mi ci sono messa con le mie mani. Perchè? Per un sogno. Problema: il sogno non era ben definito. Già. perchè se non specifichi bene bene ma proprio bene quello che vuoi, poi si genera una confusione che può portarti all'antitesi di ciò che cercavi. L'ho inseguito "costi quel che costi". ed è costato caro. abbastanza caro, in alcuni momenti carissimo, tanto che sono già stanca e mi chiedo se ne valga davvero la pena.

Quindi, per tutti, PROMEMORIA: definite sempre benissimo a priori ciò che volete. ma nei dettagli più inutili proprio, se no non funziona!!!!

Perciò (non si comincia mai una frase con perciò, ma io lo uso come... "rafforzativo"... mmm) ho creato un casino più che un sogno, e sono alle solite. PERCIO' urge una soluzione, perchè questo è diventato un problema. 

ANALISI: la evitiamo, etichettiamo tutto con "casino" e ricominciamo da zero, così poi ci arriviamo a ritroso. (metodo scientifico per quando le cose vanno male, non pensare a quanto vanno male..pensarci dopo, quando le cose cominciano a cambiare, è sempre meglio. :)) )

OBJ: Dal generale al particolare. Generale: è il gioco delle 3 carte dei cartomani, oroscopi e co: amore - salute - soldi. Assolutamente tutti sullo stesso piano, senza ordini di priorità di sorta.

Particolare: Amore: ok, c'è a chi non serve, a me serve. non sono minimamente autonoma se non ho qualcuno da abbracciare, almeno ogni tanto, meglio se spesso. qui si pone il problema della convivenza, sempre se decido che lui è quello giusto, e potrebbe non esserlo. ma lui è ciò che penso che possa essere. è sempre così. intanto si è dato alla palestra. per il resto godrà mio fratello e quella cosetta della fidanzata.. ma vabè, diciamo che mi sta bene, riuscirei a viverci insieme? il problema, paradossalmente, è il luogo. quella città la vedo scomoda, lontana, morta... avrei preferito la periferia di una grande città. sono troppo abituata alla città. e poi nella folla la gente non ti nota.. se lui vivesse qui ci sarei già andata a vivere insieme,senza neanche farglielo ripetere. così invece, nella sua città e nel suo mondo, è tutto mille volte più impegnativo. potrei non reggere il colpo. 

Salute:si si serve un bel check completo. più il minimo sindacale. e se smettessi di prendere tante medicine e mi depurassi e avessi orari più umani e facessi meno fatica proprio fisica ogni giorno FORSE starei meglio...... 

LAVORO: è la voce più problematica in questo momento. con il mio miserrimo titolo e la mia età pare che non ci sia trippa per gatti. mettiamoci il mio carattere non proprio dei più forti (ok sono debole e tendenzialmente arrendevole e soffro di solitudine, senso di abbandono, inadeguatezza estrema e intrinseca. ci sto lavorando ma non è facile). risultato:non trovo nulla di decente. per decente intendo uno stipendio che mi permetta di vivere senza un file excel a portarmi i conti, qualcosa che mi appassioni e mi piaccia un minimo e che mi infonda sicurezza e che cacchio... e qui vale la regola di cui sopra, senza il dettaglio si genera confusione e obj opposto. 

to be continued...