Memorie di una colf
Contorsionismi mentali e funambolismi lessicali
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Memorie di una colf. Il regno del sonno.
Post n°551 pubblicato il 12 Aprile 2013 da hscic
Ci sono luoghi ove regna il sonno. Rimane appeso a vecchi lampadari coperti di polvere e scure ragnatele. Si annida nel nero della pelle lisa della poltrona che conserva tra le sue pieghe l’impronta di tante persone. Vive tra le pagine di antichi calendari che nessuno ha pensato di staccare dai loro chiodi il primo di gennaio. Si nasconde tra i petali di plastica di fiori dimenticati dentro bicchieri vuoti, davanti a scolorite immagini di santi e di madonne. Sono le astanterie degli ospedali, i corpi di guardia delle caserme, le centrali di controllo di quegli impianti di produzione che, da soli, vanno avanti giorno e notte, le garitte delle guardie carcerarie lungo i muri di cinta delle prigioni. Il tempo li dentro scorre in modo anomalo. Come se improvvisamente si facesse denso e concreto, tanto da avanzare a fatica tra le sponde della notte. Sono luoghi dei pensieri. Degli sguardi posati per ore su piccoli particolari come una riga sul legno del tavolo, una piccola macchia sul muro, la scia delle gocce di pioggia sul vetro di una finestra. Entrare in quei regni è in po’ come respirare l’odore di certe notti. Un odore umano ma indefinibile perché legato ai mille pensieri delle mille persone che, li dentro, si sono perse seguendo un sogno o….. un ricordo nello spazio che vive tra un tramonto e un alba. |
Inviato da: miss.piggy
il 06/05/2016 alle 18:25
Inviato da: di_amante007
il 16/03/2014 alle 20:42
Inviato da: Cherrysl
il 26/02/2014 alle 17:11
Inviato da: Cherrysl
il 10/02/2014 alle 17:19
Inviato da: Cherrysl
il 10/02/2014 alle 16:49