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correre tra i confini

Post n°19 pubblicato il 15 Febbraio 2010 da ramthas
 
Foto di ramthas

Correre tra i confini di una realtà che divora giorno per giorno il senso della vita. Nel divenire ci ubriachiamo di ipocrisie che cancellano il ricordo della nostra venuta sulla terra come anime pulsanti d'amore. Un'amore che ora piange i propri "morti" ed i propri martiri. Ed intanto, tutto continua ad espandersi verso l'infinito.  
Spazzature intellettuali  alimentano l'ego che ogni giorno diviene sempre più alterato senza saziarlo.
Verità che non portano a nulla. veridicità plasmate e coniate dal nostro personale concetto divino e dai dogmi privi di assioma.
Forti dei nostri convincimenti pre-confezionati, facciamo a gara per pigliare una fetta di celebrità e soddisfare sempre di più il nostro  ideale divino...

 
 
 

la schiena

Post n°20 pubblicato il 15 Febbraio 2010 da ramthas
 

In Giappone quando una persona è triste è solito dire che le sue spalle piangono. Mentre quando le spalle sono dritte si dice che una persona è davvero felice.

La postura è un fatto importante nella vita di un individuo perchè manifesta il suo stato d'animo. Infatti, quando ci sentiamo bene è solito mantenere una postura più eretta di quando ci sentiamo tristi e pensierosi. 

Per fare una diagnosi della schiena bisogna aver chiara la struttura della colonna vertebrale.

Partendo dall'alto della colonna vertebrale ci sono sette vertebre dette cervicali, dodici vertebre dorsali e cinque vertebre lombari, per un totale di 24 vertebre.

Fra la quinta e la sesta vertebra dorsale si trova il centro della schiena.

Fra ogni coppia di vertebre si trova un cuscinetto o disco che assorbe e disperde lo shock che deriva quando ci muoviamo camminando o correndo. Questo disco è molto importante poichè questo può slittare e spostarsi comprimendo i nervi intervertebrali (ernia del disco).

Le vertebre spinali hanno una relazione reciproca opposta e complementare. La parte superiore della colonna vertebrale è collegata a quella inferiore e viceversa. Esempio : se sentiamo male alla parte superiore è probabile che la lesione interessi la parte inferiore. Mentre se sentiamo male alla parte lombare è assai probabile che la parte interessata sia la cervicale.

Se un paziente avverte dolore nella regione lombare, bisognerebbe chiedergli se ha mai avuto un "colpo di frusta" o una lesione alla terza o alla quarta vertebra cervicale.

Anche disturbi dentali o mascellari potrebbero essere causati per un accumulo eccessivo di tensione nella parte inferiore dela schiena. così vale anche per quei bambini che digrignano i denti durante il sonno. Questo fenomeno potrebbe essere legato ad un carico ai reni o agli organi sessuali. Oppure legato ad una difficoltà relazionale con il genitore di sesso opposto che determina un blocco energetico negli organi sessuali che provocano uno stato di tensione nella regione lombare.

Secondo la mtc (medicina tradizionale cinese) i dolori che si manifestano nella schiena sono problematiche del passato non risolte. E per problemi intendo tutte le emozioni che  ci hanno fatto soffrire e che  "gettiamo" dietro di noi.

Il corpo cerca di comunicarci dello squilibrio in atto, ma spesso non lo ascoltiamo. In questo modo crediamo di risolvere il problema e più passa il tempo più il corpo enfatizza il dolore fino ad arrivare ad una situazione sempre più difficile e complessa da risolvere

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Ama te stesso

Post n°21 pubblicato il 16 Febbraio 2010 da ramthas
 

Permettiti di vivere amando te stesso.  Solo amando te stesso potrai conoscere la vera essenza del tuo essere entrostante.

Conosci te stesso e conquisterai il mondo.

 
 
 

l'importante è essere

Post n°22 pubblicato il 08 Marzo 2010 da ramthas
 

Chi c’è dietro la maschera che porti. Chi c’è dietro il paravento se non la fonte inesauribile del Sé
Res estensa (corpo) Res cogitans (coscienza pura).

Tu non sei né il paravento, né la maschera. Tu sei il Sé che tiri i fili della tua vita e del tuo destino.
non c'è nulla che non sia già scritto in cielo. Scendiamo con un percorso prestabilito, tracciato da chissà quale parte. Solo che una volta scesi non ne abbiamo  memoria e perdiamo ogni conoscenza. Tutto diventa ovattato e perturbato…e allora chi sei tu che ti alzi la mattina presto per andare al lavoro e porti a casa quei quattro soldi  per sfamare la tua famiglia?  Chi sei tu quando ti  alteri per le cose che non vanno bene o per le difficoltà che ogni giorno devi affrontare? Tu sei la coscienza. Tu sei L’amore che sa amare e che non ha bisogno di imparare a farlo  poiché lo sai già fare

E chi è quest’amore se non quella stessa fonte dalla quale tutto s’è creato? Ragiona col cuore e non con la mente. La mente, come dice la parola stessa, mente!

Parliamo di peccato, di Peccato originale o di Karma, ma in sostanza tutto ciò che viviamo è bello davanti agli occhi di “Dio”. Non c’è ombra nel suo immenso amore. Lui è la fonte e non il giudizio. Ciò che viene dall’uomo è giudizio, ma ciò che viene dal Divino è amore incondizionato.

Il dramma dell’uomo moderno è di liberarsi dai sensi di colpa che l’hanno incatenato. L’unica cosa di cui ha bisogno è di comprendere che tutto è esperienza.

Quando “Dio” ha creato il mondo non ha messo nessun paletto…ha amato la Notte ed il Giorno, perché ambedue le cose davanti ai suoi occhi erano belle: quando c’è la luce c’è anche il buio. Quando c’è la notte,  c’è la luce. L’inganno sta nel considerare i due aspetti l’uno separato dall’altra e dividendoli in bene ed in male. Questo è il vero peccato degli esseri umani.

Viviamo nel giudizio e non col cuore.  Viviamo nella separazione del bello e del brutto fino ad arrivare a credere che  siamo  migliori dell’altro e ci dimentichiamo che ogni individuo è perfetto così com’è. Non abbiamo bisogno di altro se non di comprendere che anche la cacca fa parte del creato e per “Dio” anche gli escrementi sono una cosa bella.

Non c’è libero arbitrio. E’ un inganno crederlo. E’ la più grossa balla inventata dalla religione pensare che l’uomo sia libero di agire liberamente. Tutto è già pre-stabilito e pre-confezionato. L’anima conosce già ogni cosa. E ogni cosa serve all’anima per evolversi verso altre dimensioni, altrimenti, l’uomo come potrebbe comprendere l’equilibrio col divino se non sperimentasse anche il male?

Quando leggo articoli fantasiosi di alcuni intellettualoidi non posso far altro che sorridere alla loro ignoranza. Pensieri contorti che non fanno altro che portare maggior confusione  alla gente. E pensano di poter dire tutto in nome di “Dio” solo perché credono di avere il “patentino” per farlo.

Concetti vuoti che hanno riempito i loro cuori di spazzature intellettuali senza conoscere veramente il significato sottile delle parole.

Il peccato segue la società e così l’evoluzione dell’uomo. Come si fa a parlare di Dio se non può essere definito?

Dio lo puoi solo sperimentare, non lo puoi personalizzare con le parole, perché nel momento in cui parli di Dio lo definisci. E se non conosci Dio non puoi comprenderlo.

Dio è esperienza e consapevolezza, ma per quanto ti sforzi durante l’esistenza a ricercare un aspetto di Dio, non lo troverai mai, nemmeno se farai chissà quali esercizi spirituali, digiuni, preghiere o  altro ancora. Salvo che tu non muoia.




 

 
 
 

CONFESSIONI DI UN SICARIO DELL'ECONOMIA

Post n°23 pubblicato il 21 Agosto 2011 da ramthas

Intervento/John Perkins (Banchiere statunitense)



Il banchiere John Perkins rivela: sono stato arruolato dal governo degli Stati Uniti allo scopo di risucchiare le ricchezze di paesi poveri. Che un banchiere intitoli le sue memorie "Confessioni di un sicario dell'economia" è già clamoroso. Ma ciò che il banchiere rivela nel suo libro "Confessions of an economic hit man" è spaventoso: racconta di essere stato arruolato dal governo Usa allo scopo di risucchiare a favore degli Stati Uniti le ricchezze di paesi poveri, e ciò "attraverso manipolazioni economiche, tradimenti, frodi, attentati e guerre".

 

Le rivelazioni di Perkins gettano una luce del tutto nuova anche sulle motivazioni dell'invasione dell'Irak. John Perkins dice di essere stato reclutato quando era ancora studente, negli anni '60, dalla National Security Agency (NSA), l'entità più segreta degli Stati Uniti, e poi inserito dalla stessa NSA in una ditta finanziaria privata. Lo scopo: "Per non coinvolgere il governo nel caso venissimo colti sul fatto". Quale fatto?  Abbastanza semplice. Come capo economista della ditta privata Chas.T.Main di Boston con 2 mila impiegati, Perkins decideva la concessione di prestiti ad altri paesi. Prestiti che dovevano essere  "molto più grossi di quel che quei paesi poveri potessero mai ripianare: per esempio un miliardo di dollari a stati come l'Indonesia e l'Ecuador". La condizione connessa con il prestito era che in massima parte venisse usato per contratti con grandi imprese americane di costruzioni e infrastrutture, come la Halliburton e la Bechtel (strutture petrolifere). Queste ditte costruivano dunque reti elettriche, porti e strade nel paese indebitato; il denaro prestato tornava dunque in USA e finiva nelle tasche delle classi privilegiate locali che partecipavano all'impresa. Al paese e ai suoi poveri restava lo schiacciante servizio del debito, il ripagamento delle quote di capitale più gli interessi. L'Ecuador, dice Perkins, è oggi costretto a destinare oltre metà del suo PIL -cioè di tutta la ricchezza che produce- per il servizio dei debiti contratti con gli USA. Ma questo è solo il primo passo. Gli USA, indebitando quei paesi, vogliono in realtà "renderli loro schiavi", dice Perkins. All'Ecuador, non più in grado di ripagare, Washington chiede di cedere parti della foresta amazzonica ecuadoriana per farla sfruttare da imprese americane. E' questa la logica imperiale. Tra i massimi successi dei "sicari economici", Perkins rievoca l'accordo riservato fra gli USA e la monarchia saudita ai tempi della prima crisi petrolifera negli anni '70. Per gli Usa era necessario tramutare il rincaro del greggio da sciagura ad opportunità. La famiglia dei Saud, del resto, affogava nei petrodollari: le fu proposto di investirli in titoli USA e in grandi opere. La Bechtel (chi scrive fu in Arabia all'epoca e può testimoniarlo) ricoprì il reame desertico di nuove città e di impianti di raffinazione per lo più inutili; la famiglia Saud accettò di mantenere il greggio entro limiti di prezzo desiderabili per gli USA, in cambio dell'assicurazione americana che Washington avrebbe sostenuto il loro potere per sempre. "E' questo il motivo primo della prima guerra all'Irak", dice Perkins, e dell'intreccio privilegiato di affari e finanza tra i sauditi e i Bush. Secondo Perkins, gli Usa cercarono di ripetere l'accordo con Saddam Hussein, "ma lui non c'è stato". Da qui la sua rovina. Perchè, dice Perkins, "quando noi sicari economisti falliamo il bersaglio, entrano in gioco gli sciacalli.  Sono gli uomini della Cia, che cercano di fomentare un golpe; se nemmeno questo funziona, ricorrono all'assassinio. Ma nel caso dell'Irak, gli sciacalli non sono riusciti ad arrivare a Saddam: lui aveva delle controfigure, la sua guardia era troppo attenta. Perciò si è decisa la terza soluzione: la guerra". Perkins ha conosciuto personalmente Omar Torrijos, il generale e dittatore di Panama degli anni '70, morto in un incidente aereo nel '78. Torrijos fu ucciso, spiega Perkins, perchè aveva stilato un accordo coi giapponesi per la costruzione di un secondo canale di Panama, ed aveva ottenuto dall'ONU nel 1973 una risoluzione che obbligava gli Usa a restituire alla sovranità panamense il vecchio Canale. Le multinazionali americane "erano estremamente arrabbiate con Torrijos". Per questo scopo quando Reagan divenne presidente, gli furono fatti scegliere come ministri due alti funzionari della Bechtel, Caspar Weinberger alla Difesa e George Schultz -il che rivela molto sul ripugnante potere degli affari nella politica Usa- per costringere Torrijos con le minacce a rompere i negoziati con con i giapponesi (che stavano soffiando alla Bechtel l'affare del secolo) e di rinnovare il trattato del Canale di Panama, riconsegnandolo agli americani. Torrijos rimase sulle  sue posizioni: furono mandati in azione gli "sciacalli". L'aereo di Torrijos, dice Perkins, cadde per un magnetofono che era stato riempito di esplosivo.  La stessa fine di Enrico Mattei. Conclude Perkins: "il denaro che gli Usa adoperano per indebitare i paesi poveri non è neppure denaro americano. Sono la Banca Mondiale e il Fondo Monetario a fornirlo". A fornire ai poveri la corda per impiccarsi.



Nota:
Inoltrato da Tiziano Bonotto, lista ProUTIt
Proutitalia@prout.it  - 08 aprile 2005

Approfondimenti argomento:
http://www.edicola.org/cgi-bin/listinfo/proutitalia

 

 

 
 
 
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Data di creazione: 02/01/2010
 

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