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SENZA IMMAGINI

Post n°57 pubblicato il 11 Settembre 2007 da madoblues
 

Oggi è un giorno particolarmente triste. 11 settembre.
Volontariamente non metto foto, mi astengo dai commenti, tanto lo fanno tutti.
Parlandone con un'Amica qui su Libero, le dicevo, qualche minuto fa:
terrorismo è proprio questo.. non colpire e basta.. ma ferire i comportamenti normali. modificare le attese, le speranze della gente comune.. e ancora adesso che ci si chiede chi e perchè, siamo qui basiti ricordando quel giorno, e cosa facevamo.. ma la domanda che ci gira nella testa è "ma chi eravamo, PRIMA? come ci hanno cambiato, DOPO?"
Magari, anche se off topic, ci ritorno su fra qualche giorno, a rileggere i frammenti rimasti.
A queste domande ognuno di noi dia pure una risposta, la lavagna è libera, al solito. Tanto io correggo, ne più, ne meno.. citatevi pure addosso, se l'avete scritto voi o se l'avete copiato.

Purtroppo il ricordo, di quella tragedia di sei anni fa, oggi si somma alle esequie per un lutto che lo scorso weekend ha colpito una persona a me straordinariamente cara. Ho appositamente glissato l'argomento negli scorsi post, perchè non è questo il luogo.. ma io non sono solo un Blog, e non reggo tutta la stretta al cuore..
Ho fatto finta di niente, ho buffonato, allegrato, ecc.ecceterato..
..ma ci stavo male.
Già, non sono solo un Blog.
Abbasso la serranda e me ne vado via, per lavoro, qualche giorno.
Meglio.
Torno qui venerdì sera.
Datevi da fare e scrivete, scrivete.. anche su madoblues@libero.it, se i 30mila caratteri dei commenti non vi bastassero!!

MADO

 
 
 

5000 volte GRAZIE!!

Post n°56 pubblicato il 10 Settembre 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

..sembrava ieri quando festeggiavamo il passaggio alle quattro cifre, con strombazzamenti degni della finale tra Lakers e Celtics dell'84, e bottiglie di Bellavista che nemmeno al compleanno del prode Giuliochitarraman..
Ora..da mille contatti a cinquemila in un batter d'occhio.. cosa è successo?
Intanto i contenuti.. abbiamo reso questo spazio più vivibile, più aperto alle vostre sperimentazioni zappiane, ai vostri racconti lisergici.. meno privato insomma.
Si sa, se apri le porte e dai aria, prima o poi qualcuno entra a bere da te.. Poi, sarà l'atmosfera ridanciana, sarà che siamo dei "soggetti", sarà che anche voi lo siete..
Grazie davvero.
Preparatevi al tagliando dei 10mila Km., stiamo preparando un bel bisgiù, un bel cadò (ahh fransuà, uì uì) per chi una mano ce l'ha data davvero a dipingere di Blues questa MEZZANOTTEMEZZA..
Siamo contenti.
Lasciamo ai vanitosi le sei cifre, i fanculizzamenti, gli insulti.
Noi ci piacciamo così, (non) pochi ma buoni..
E abbiate coraggio a scrivere, che la musica è come un fuoco, dev'essere alimentata!

MADO e i MEZZANOTTEMMEZZA

 
 
 

CON I PEGGIORI AUSPICI

Post n°55 pubblicato il 08 Settembre 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues


..Intanto.. questo post si doveva chiamare "CON LE PEGGIORI INTENZIONI", che secondo me è un gran titolo ma è già stato usato per l'amarissimo bellissimo libro di Piperno. Peccato. Andrò a Tor Vergata cmq a congratularmi con lui.
"Piacere, sono Madoblues.."
"..CHI?"
"MADOB.. vabbè, non importa, complimenti per il titolo. Del libro mi ricordo solo di Daniel, sfasato a mille, e del nonno Bepy, gran viveur. Ma lei mi ha ciulato il titolo per un blog. Ce l'avevo pronto dal 2002. 'Fanc, professò!"

Breve cronaca sgangherata della serata di mercoledì a Pievedizio.

In settimana:
Maurobatterista forse non c'è. Va a Parigi con un tipo della Costa d'Avorio a suonare musica ZéZéPop (rock in lingua ivoriense). Se cambiasse qualcosa però alle prove e alla serata ci sarà.
Luciusbassista deve oltrepassare il Rubicone nudo sulla concertina di filo spinato implorando venia alla moglie (Anna la teribbbile) ma soprattutto alle tre figliuole tre per provare con noi. Arriva alle 22.30, dopo averle messe a letto tutt'e 4.
Giuliochitarrista ci sarà arrugginito dabbestia dopo settimane se non mesi di kite surf pissing oral. So già che sarà bronzato come un escremento di muflone e cazzeggerà, dimenticandosi del Blues, con i frin fron sulle corde. Lo odierò.
Stefanopianolaio ha una novità: il cuggggino suo, turnista alla corte di PausiniLaura (tra le altre), regalò al consanguineo una tastiera very professional, quindi il Ns. -che alterna fughe e allegri con brio a corsi di improvvisatio jazz- ha la pressione alta. E mi telefona sbagliando giorno delle prove, convinto che fossero al lunedì.. Ma nooo, martedì!!!
Madocantante ha la febbre alta, ORCOCAN!, e la cistite, Sissilli lo sa -consulente farmaceutica-, Mary lo sa -infermiera-, l'altra Mari lo sa -supporto teNNico-, Franca lo sa -veterinario-, Anna lo sa -conforto spirituale-.
Siamo già messi bene..

Passate le prove in formazione tipo, mica male peraltro, in questa nuova veste semiacustica, arriviamo a mercoledì, dopo essere andati nel panico per l'impianto almeno tre volte (e chi lo porta? e hai i cavi? e le casse? e e e e ehhhh).
Madocantante riceve un lapidario messaggio alle 17.00 su msn da Maurobatterista:
"mio fratello ha avuto un incidente, è in ospedale"
Maurobatterista ovviamente non ci sarà.
Luciusbassista la prende bene.
Su msn lascia come epitaffio a coronamento del tot di sfiga laterale e pervicace le sue parole (testuali):
AAAAAAAARGHHHHHHHHHHH
FANGOLO
ASSARAFFANGAZAAZAAA .....NGOLO!!
ASSAFARAMINCHIASUPERCAZZZOLANAFA,,,NGOLO!!

Suoniamo, chi unto di casoncello, chi scarpettato di burro, chi sugato di spaghetti. Io, accompagnato da un bel 38.4, bardato di tutto punto: giubbino pelle-camicia bianca-bandana al collo-cappello in testa-barba non fatta. Bottiglia di Levissima a farmi compagnia. Giulio si è tenuto un caraffone di vino bianco, ma ne bevve senza toccar bicchiere, direttamente a collo.. un vero Bluesman. Un freddo becco. Era la prima volta in 19 anni di serate live che mi capitava di suonare senza batterista. Viste le premesse.. è andata fin troppo bene. Una bella scaletta, buoni assolo, la voce, nonostante il sistema immunitario a farfalle, ha tenuto bene, direi. E detto da uno che è il peggior critico di sè stesso..

eccoci qui, in improvvisato quartetto..
..
continuons le combat!

MADO

ps prima di dimenticarmi.. saluto Don Giuliano, prete BluesRock al quale è piaciuta la versione di Sympathy for the Devil (O_o woo woo), Stefano ResidentDJ (che prima di noi ha spento le velleità di dediche e richieste degli astanti con una raccolta dei Nomadi e un tot pezzi del Liga) e i due cialtroni al mixer, il tecnico audio-luci Doctor Claud (personaggio assolutamente inutile visti i problemi avuti XD) e l'Aiuto Tecnico Matteo detto Ciccio (l'uomo di fatica).

Rock on..

 
 
 

BIG LUCIANO

Post n°54 pubblicato il 06 Settembre 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues




..stamattina ha smesso di cantare per noi.
Io lo ricordo così, in un'interpretazione che ogni volta che l'ascolto mi stringe il cuore..
Grazie, alfiere di un'Italia da cartolina, per i brividi che mi hai dato negli anni.
Prego, non mi ringraziare, lo sai che ti ho criticato tanto per i tuoi raduni costosissimi per noi ciccia del popolo bue, i tuoi cavalli, i tuoi casini, il tuo brodo di pollo dietro le quinte, e mille altre cose ancora.
Oggi è il tempo dei ricordi.
L'Ave Maria gliela canterai tu, adesso, in pvt chat..
Una (furtiva) lacrima.
MADO

 
 
 

TEMPI EROICI

Post n°53 pubblicato il 05 Settembre 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

Da purqua.pa riceviamo e più che volentieri pubblichiamo:





Erano altri tempi, questi qui.
Li definiresti un altroquando, se la parola esistesse. O se non fosse già proprietà di un fumetto.
E non sarebbe un caso. I fumetti, quelli veri, sono in biancoenero.
E quei tempi erano così, se potevi vederli, se avessi potuto farlo.
In bianco e nero.
Il colore lo percepivi, se vivevi quei tempi. O se li morivi, cosa ben più semplice e più frequente.
Era il colore delle ferite di una guerra combattuta da stranieri biondi e con slang strascicanti e sigarette in abbondanza e vissuta - ma non si doveva dire morta? - da genti senza niente più. O mai. O entrambe le cose.
Era un altrodove, un posto che solo gustav - ma chi era sto gustav ancora se lo chiedono in tanti - poteva ricordare che esistesse. Uno sputo, una schifosissima cacchetta di mosca nemmeno riportata sulle cartine geografiche.
Era la fine della Ciociaria.
E ci passava quella linea. E giù con le bombe, così tante da polverizzare mezza Italia, così tante che sicuramente quei ragazzi avevano pensato che non avrebbe disturbato troppo una giovane band che si esercitasse di notte nell’unica costruzione sopravvissuta e girasse i paesi in cerca di applausi.
E, infatti, il paese non li sentiva, non distingueva quei rumori. Saranno le eco delle bombe, si chiedevano in tanti.
E passavano oltre.
Chissà invece che se ne accorgevano eccome. Ma era cicatrene su quelle ferite, più presto sarebbero guariti gli squarci su pelli che nemmeno il sole ospite nei campi da arare aveva saputo scalfire.
E così, passavano avanti.
E se potevi vederli, se avessi potuto farlo, avresti scorto un sorriso su quei volti mutati per sempre, ma non per questo decisi a non mutare mai più.
E suonavano, i ragazzi. Ma mica avevano studiato. Non c’era tempo, bisognava sopravvivere. E magari sbirciare sotto le prime minigonne, quelle delle ragazze sul palco, vedevi solo le caviglie.
Se potevi vederle, se avessi potuto farlo.
E sul palco le luci erano solo immaginazione. Come le bombe, che saranno mai?
Fin quando non scoppia la prima e ti porta via la gamba, fin quando non inizia la batteria e ti porta via il cuore, lei e la chitarra
elettrica, una fenderstratononsoche e poi la voce gracchiante. Il basso no, costava troppo e poi chi lo sa a cosa serve?
Un cuore ricomincia così a battere e i battiti si possono accelerare solo con le sigarette.
Ma dove diavolo sono finiti quei tipi biondi uozamerican con le sigarette ah già per fortuna la guerra è finita! Però sono finite anche le sigarette, si sa che per i poveri le tragedie spesso sono un sollievo, privano di una bocca da sfamare.
E da cantare, sì, perché l’urlatore nel microfono c’aveva una malattia, è morto dopo un po’.
La band non continua, l’eco delle bombe si indebolisce - ne è passato di tempo dall’ultima - qui si rischia di svegliare la gente. Con le sue ferite. E se quelle si svegliano, sono volatili per diabetici (cazzi amari).
In quei giorni non le trovavi mica le sigarette, se potevi vederle, se avessi potuto farlo.
Ti do la batteria per quel pacchetto di sigarette che hai nel taschino, affare fatto dice lui, ovviamente. (No, il senso degli affari non ce l’hai mai avuto, pà)
Fernando invece sì, una stecca per smettere la fenderstratononsoche.
Una stecca più un pacchetto di MS.
E la guerra con le sue bombe non la senti più.

Se potevi sentirla, saresti scappato.


al mio paese.
e a madoblues, che mi ha suggerito l'idea dei tempi eroici



(...)

(STANDING OVATION, GENTE!!)

 
 
 

IN MEMORIA DI GUIDO T.

Post n°52 pubblicato il 04 Settembre 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

Mi arriva questo messaggio:

"Sabato sera (01/09/07 ndr) sono andata all "ALTROQUANDOFEST" vicino a TV ad ascoltare The Blues Society la band di Guido Toffoletti. Era un tributo allo stesso che come ben sai è morto nel '99. Repertorio blues, rock blues, country, funky blues. Hanno suonato anche con la chitarra regalata dai Rolling Stones a Guido per ringraziarlo della collaborazione. Uno dei chitarristi era Davide Estate (Dave Summer). Un concerto strepitoso. Ho conosciuto Guido nel '98 a Conegliano in occasione del Beatles Day... Guido ha collaborato con B.B.King, Andy J. Forest (ricordo le prime apparizioni ai festival rionali di Bologna nei primi anni 8o), Kim dei Cadillac, e tutti i più bei nomi... Era sensibilissimo.... una brava persona che credeva molto nell'amicizia. Ma tu sai chi era, vero, Guido? Se no che sto a parlare a fare?"

..mi ricordo sì, di Guido. In prima superiore, viaggiavo già con la mente alla fine dei psichedelici sixties, tanto marcivo i pomeriggi sui dischi dei Doors, dei Cream e delle raccolte di Clapton. Io e Aldo Santini facevamo una bella coppia, vicini di banco, e da lui, intelligentissimo, cercavo di carpire i segreti della matematica. Dopo una settimana (eravamo più o meno alla fine di settembre), replicando alla Prof.Poggi con una gag di Massimo Boldi ("va bene ragazzi?" -colpo d'occhio del malefico Aldo- "Mado?... VVVA BENE!!!"), ci ritrovammo fuori dalla porta.. era nata un'amicizia.
Andai a casa sua spesso; che ci facevo lì non lo so ancora adesso, io, figlio di operai e lui, da generazioni nell'industria del cioccolato. Ci univa però la musica, con la comune passione per il blues rock -eterne le discussioni su chi fosse meglio tra SRVaughan e Clapton- ed una sua sconfinata ammirazione per Lou Reed, del quale con una band chiamata The Loaded eseguiva un tributo. Mi mostrò la Ferrari 208 GTB sotto il Plaid e montagne di scatoloni, giù nel capannone della ditta, mi fece vedere la Fender Lead II azzurrina col battipenna bianco, e mi parlava di Guido Toffoletti.
I provincialotti, presi come al solito dalle recensioni un po' pedestri, saltano a piè pari quando si trovano di fronte un disco di italiani cantato in inglese.. poi il nostro mercato discografico fa (diciamolo) cagare.. ma tant'è.
Guido era proprio bravo, misconosciuto nonostante i grandi con i quali ha collaborato nel tempo, BBKing, Korner, Heckstall-Smith, gli Stones.. Di Guido ho ascoltato e comperato negli anni tanto, pensavo tutto, e invece no. Ne ha fatta di roba.. Tra l'altro nella mia sconfinata generosità da smemorato, al solito non mi ricordo più a chi li ho prestati, e ora c'è un buco tra i miei dischi a 33 giri..
Di lui parlai fitto fitto anche con AJForest, quando feci da spalla alla sua band a Mantova, qualche anno fa.

Guido se n'è andato da veneziano atipico, investito mentre girava in bici.
Ma dico, si può morire così, per te che vivi tra calli e osterie?
So Long
MADO
ps andate qui per saperne di più.

 
 
 

LUCIUS (part uan)

Post n°51 pubblicato il 29 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

Da Luciano C, Bassista, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

"Questa è la storia di un bassista per caso. Ho iniziato a suonare il basso ad inizio anni 90 (nel 93, se ricordo bene). Ero tornato da Bergamo, dopo due anni di lavoro e CPM per corso di chitarra jazz, quando mi sono imbattuto per caso in due loschi e sderenati figuri che volevano formare un gruppo. Ricky, chitarrista, dall'umorismo greve, simpatia a go go e bestemmia tonante, ed Alfonso (batterista??) dal carattere e dal drumming alquanto ombroso e discontinuo. Beh, quando due chitarristi ed un batterista devono suonare assieme e non c'è il bassista, la domanda da un milione di dollari è: Cosa succede al chitarrista più incapace???? (non dico meno bravo - la bravura era allora e anche adesso al di là dell'orizzonte). Viene convinto per amore (poco) per forza (abbastanza), con vino bianco, salame nostrano e minchiate a raffica a comprarsi un basso economico e un amplificatore per basso (a rate!!!). Mi ricordo solo dell'amplificatore, una sottomarca Marshall (Park) di 60W, pesava un disastro e spingeva 'na sega. Poi mancava il cantante, e vai con il passaparola (nel 93 la rete era MOLTO agli inizi) ed eccoti fuori il Piero, urlatore dallo spinello pronto e dalla voce e sobrietà sempre al limite della stecca spaziale!!!! Il genere??? il genere????? Direi che la direzione era chiara fin dall'inizio.....questo gruppo innominato perchè il suo nome è innominabile, rischio sputtanamento e derisione cosmica.....eseguiva SOLO cover dei LED ZEPPELIN!!!!......dum da dum da dum daaaaaa (pausa teatrale, pensate a Balle Spaziali per redere l'idea). Dunque!!! fin dall'inizio: Voce, discreta ma sempre al limite del mal di gola e della stecca, chitarra non male, basso essenziale, batteria dal disastroso al sublime e viceversa!!! In pratica considerate i Sex Pistols (anche il nostro nome si avvicina al loro....ed è + volgare) che si innamorano di Page & Plant e cercano di imitarli......... AIUTOOOOOOOOOOOOOOOO, very embarassing, i need A cup of tea!!! -"

 
 
 

ARMADI SONORI (in Panda 45)

Post n°50 pubblicato il 27 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

Ennesima premessa: questo post l'ho scritto tre volte tre.. e alloraaaa!! continuate a cancellarlo?? ma che vi ha fatto, dico io!! ..ormai lo so a memoria!!
Il presente, in riferimento al post 29, è comunque dedicato alla Sig.ra Lori.. mica si tratta di scheletri nell'armadio.. non sono il Sen. Giulio A., io!!!
Il pezzo di mobilia acustica in questione è comunque un bel tronco di suo.. facendo a ritroso il cammino fino ai giorni dell'88, il Diste tastierista suonò sul palco dell'esordio con un ampli inguardabile, ove inseriva in ordine composto le note del suo scafandro a tasti. In verità in verità vi dico: l'Uomo aveva un cruccio.
Settimane prima, nello smontare la strumentazione dal palco ove si stava esibendo con altri loschi figuri, spostò la cassa e la testata dell'amplificatore rotolò rovinosamente per terra..
Essendo valvolare e pure calda, la frantumazio illegictima rese inservibile il tomo nella foto (o almeno simile; se ne vede un altro alle spalle di Sua Santità Eric C. nel video di Yer Blues, andate e linkatevi..). Marco, che non si sapeva nemmeno da dove venisse 'sto cimelio e quanto l'avesse (forse) pagato, decise così di disfarsene e io, che non ho vergogna nemmeno del Signore in Croce, lo pigliai gratis et amore Dei.
L'armadio sonoro aveva un nome:

FENDER BASSMAN

Per i patiti, note teNNiche:

  • Nome: Bassman 100 (1972-1977) - Silverface piggyback head - four 12" speakers (hai letto bene.. 4 coni da 12"), 100 Watts/RMS
  • Peso: vaccamerdaporca datemiunamanostronzi (frase tipica)
  • Dimensioni in altezza: 160 cm circa testata compresa (hai letto bene pure questo)
  • Dimensioni in larghezza: Bagagliaio della Panda 45 (quello della Uno era già più stretto)
.. e allora..

LA PANDA 45 BLU BLUES

Acquistai la vetturetta strausata nel'87 -era dell'82- e la tenni fino al 91.. eheh assolutamente inaffidabile ma la amavo.. la traditrice, come i migliori amici, mi lasciò a piedi infinite volte, festivi e feriali.
Il bello della sua forma Giugiaresco-elettrodomestica era che, essendo praticamente una scatola con ruote e motore (il glorioso 903cc della 127), aveva spazio infinito all'interno di un bagagliaio che definire Euro zero è sarcastico. Il sedile posteriore in effetti era una sorta di amaca, con due tubolari alle estremità sup. e inf.; per restare fisso e solidale all'auto un gancino dietro lo schienale lo fissava al pianale.
Agganciavi Sganciavi Piegavi Arrotolavi Mettevidaparte. Stop. Era tutto lì, altro che dieci airbag.

[NdA: la rapidità di trasformazione del suddetto sedile mi portò spesso in camporella ahah una volta a Stagno Lombardo (CR) il buon Beppe Noci agricoltore rischiò di impallinarmi .. ma questa è una nota Off Topic!!!]

Una volta che l'ampli fu caricato da me insieme al Riccardo Porro da Cremona, amico con velleità alcooliche, iniziò il viaggio di ritorno, costellato da una striscia di tot bianchi da 500 lire bevuti praticamente in ogni bettola lungo il tragitto.. un epopea di 34 km..
Il mostro ferito, nonostante la nostra poca lucidità, fu spinto nella mia cantina, in attesa che dagli Stati Uniti, direttamente dalla CBS/Fender arrivasse lo schema elettrico della testata morta. La richiesta fu fatta via Fax (giuro.. internet vivo come ora era ben al dilà della comprensione comune.. non c'erano manco i cellulari) e, incredibile a dirsi, nel giro di breve tempo arrivò una busta dagli States..

La testata, una volta riparata, necessitò di un'ulteriore aggiunta: 4 valvole 6L6 Fender.. un salasso!!

Lo provai.. il primo ronzìo sparì quasi subito, insieme ad un vago mortifero odore di bruciato, e rimasi solo col mio microfono ed una chitarra tipo Les Paul (credo Arirang, roba coreana). Il suono che ne uscì era perfetto. Caldo, emozionante, potente, pulito. Anche troppo, visto il soggetto che ci doveva sputare dentro.. Fantasmagorico.


A questo punto dell'edificante storiella testè narrata, va da sè che uno si chieda: "ma che fine ha fatto l'ingombrante scatolone, che adesso varrà pure i suoi bei 5 barra 6 mila euri???"..

PUBBLICA AMMENDA


Cosa volete, io di ampli ne sapevo poco, e dopo due anni spesi bene in un garage adibito a sala prove a casa del Davide Mazzera (personaggio al quale verrà dedicata una mia prossima tiritera), decisi di sbarazzarmene. Mi misi di buzzo buono, lo ripitturai, lo feci ricromare.. e lo portai così dal Gran Sultano della Deflorazione Stellare (eufemismo), tale Cavalli di Castrezzato (BS).. Egli, il Califfo dell'Affar Suo, il Visir del Ricarico, sbavando mi propose uno scambio.. e io accettai, affranto e stanco delle manovre fatte nel tempo per portare a spasso il Bambinone. Me ne andai con un microfono AKG (nuovo) e una batteria Roland 505 (usata).


Morale della storia: Si dice che spesso la coglionaggine alberga nelle menti migliori, ma dopo un po' se ne va. Nel mio caso, vista la pletora di minchiate fatte negli anni, credo che sia rimasta lì, latente e radicata.. una sorta di malaria.

Au Revoir

MADO

 
 
 

CE N'EST QU'UN DEBUT (e quaderni marroni)

Post n°48 pubblicato il 24 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

Ecco quindi che la band dei City Kaos si appropinquava al debutto, sul palco dell'ITIS "J.Torriani" di Cremona. Fine anno scolastico 1988, o giù di lì.. c'è chi sostiene che fosse intorno al 2 giugno, festa della Repubblica (sfoderiamo un po' di superficial cultura). Come detto, preparammo in qualche maniera i brani:
* Crossroads versione Cream, che per gli infedeli che non sanno è l'apoteosi del rockblues, il brano sul quale Eddy Van Halen ha imparato a suonare la chitarra facendolo girare a 16 rpm, mica fringuelli..
* Rollin' and Tumblin' -un omaggio al Clapton di Further on up the road, composto dal sottoscritto insieme al Demaldè, trascinante il giusto ..in seguito venne cambiato e riarrangiato, ma è un'altro paio di maniche-.
* uno strumentale senza nome, su un giro assolutamente casuale del Diste, credo..
* Cocaine (note più avanti).
* Sweet home Chicago, tanto per gradire.

La scelta dei brani fu fatta in aprile, con l'acqua alla gola e il terrore di sputtanamenti abissali di fronte all'Istituto intero.
In particolare Cocaine si prestava bene allo scopo: mi mi re mi / mi re.. e tanti saluti. Massimo risultato col minimo sforzo. L'unica era che il popolo bue non la conoscesse..
Così non fu.
L'interpretazione lasciava a desiderare, sia ben chiaro, inesperti come eravamo. Il climaxx raggiunto però sul coro finale, con 400 teppisti urlanti nella sala cinema, fu fantastico, delirante, esplosivo.. tutto assolutamente perfetto. Dopo, Sweet Home scivolò sul velluto ed io raccolsi a braccia aperte il trionfo dell'incoscenza. Quel giorno gli scrutini di quel gran figliendrocchia del prof.Peri mi gambizzarono, insieme ad un gelato da 1/2 kg., ingozzato insieme all'amico Mauro Bernardi a Pontevico -BS-, con conseguente congestione apocalittica.
Da grande sicuramente non avrei fatto il chimico industriale, e forse nemmeno il cantante, ma una delle due cose mi sarebbe proprio piaciuta..
ahah..

MADO


ps ah sì ancora due cose.
* Il quaderno marrone - sopra c'era tutto il mio scibile, blues e non: accordi di chitarra, testi, fogli incollati.. tutto quanto. Era il retro del quaderno di elettronica, ma come si può intuire, scrissi di più dall'altra parte.. nel riesumare questi ricordi è riaffiorato come per magia da una scatola.. Lì sopra c'era la scaletta di quei giorni epici e festosi. L'ho voluto immortalare così in foto, stasera.
* Il Diste suonò con il piano jackato ad un amplificatore che lasciò un segno nella mia vita.. a tal proposito, di ciò discorrerò la prossima volta: ARMADI SONORI.

 
 
 

UNA PROMESSA E' UNA PROMESSA

Post n°47 pubblicato il 20 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

..e io le promesse le mantengo, chiaro? Ecco quindi che, immolata sull'altare della salivazione azzerata e dei fiati a mantice, appare la cara vecchia Blues Harp della Hohner.. dieci buchi dieci da soffiare ed aspirare, cercando non una nota ma QUELLA nota.. quella che da sola regge un assolo, una serata, messa là, proprio al momento giusto.
Come quella volta all'Odeon di Bozzolo (MN).. il C (Do) mi abbandonò sulla seconda ottava.. e vi posso giurare che una lamella metallica aspirata, che di scatto ti si infila tra labbro e lingua, ti fa sembrare più Gene Simmons dei Kiss ai tempi d'oro che non Sonny Boy Williamson, visti i rivoli di sangue.. questo è il Blues che si fa con anima e globuli rossi... (dedicato a Io_Muad_Dib..)
Poi che c'è da raccontare ancora.. eh ce n'è ce n'è.. il quaderno marrone a quadretti.. (continua..)

 
 
 
 
 

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