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Messaggi di Agosto 2007

LUCIUS (part uan)

Post n°51 pubblicato il 29 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

Da Luciano C, Bassista, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

"Questa è la storia di un bassista per caso. Ho iniziato a suonare il basso ad inizio anni 90 (nel 93, se ricordo bene). Ero tornato da Bergamo, dopo due anni di lavoro e CPM per corso di chitarra jazz, quando mi sono imbattuto per caso in due loschi e sderenati figuri che volevano formare un gruppo. Ricky, chitarrista, dall'umorismo greve, simpatia a go go e bestemmia tonante, ed Alfonso (batterista??) dal carattere e dal drumming alquanto ombroso e discontinuo. Beh, quando due chitarristi ed un batterista devono suonare assieme e non c'è il bassista, la domanda da un milione di dollari è: Cosa succede al chitarrista più incapace???? (non dico meno bravo - la bravura era allora e anche adesso al di là dell'orizzonte). Viene convinto per amore (poco) per forza (abbastanza), con vino bianco, salame nostrano e minchiate a raffica a comprarsi un basso economico e un amplificatore per basso (a rate!!!). Mi ricordo solo dell'amplificatore, una sottomarca Marshall (Park) di 60W, pesava un disastro e spingeva 'na sega. Poi mancava il cantante, e vai con il passaparola (nel 93 la rete era MOLTO agli inizi) ed eccoti fuori il Piero, urlatore dallo spinello pronto e dalla voce e sobrietà sempre al limite della stecca spaziale!!!! Il genere??? il genere????? Direi che la direzione era chiara fin dall'inizio.....questo gruppo innominato perchè il suo nome è innominabile, rischio sputtanamento e derisione cosmica.....eseguiva SOLO cover dei LED ZEPPELIN!!!!......dum da dum da dum daaaaaa (pausa teatrale, pensate a Balle Spaziali per redere l'idea). Dunque!!! fin dall'inizio: Voce, discreta ma sempre al limite del mal di gola e della stecca, chitarra non male, basso essenziale, batteria dal disastroso al sublime e viceversa!!! In pratica considerate i Sex Pistols (anche il nostro nome si avvicina al loro....ed è + volgare) che si innamorano di Page & Plant e cercano di imitarli......... AIUTOOOOOOOOOOOOOOOO, very embarassing, i need A cup of tea!!! -"

 
 
 

ARMADI SONORI (in Panda 45)

Post n°50 pubblicato il 27 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

Ennesima premessa: questo post l'ho scritto tre volte tre.. e alloraaaa!! continuate a cancellarlo?? ma che vi ha fatto, dico io!! ..ormai lo so a memoria!!
Il presente, in riferimento al post 29, è comunque dedicato alla Sig.ra Lori.. mica si tratta di scheletri nell'armadio.. non sono il Sen. Giulio A., io!!!
Il pezzo di mobilia acustica in questione è comunque un bel tronco di suo.. facendo a ritroso il cammino fino ai giorni dell'88, il Diste tastierista suonò sul palco dell'esordio con un ampli inguardabile, ove inseriva in ordine composto le note del suo scafandro a tasti. In verità in verità vi dico: l'Uomo aveva un cruccio.
Settimane prima, nello smontare la strumentazione dal palco ove si stava esibendo con altri loschi figuri, spostò la cassa e la testata dell'amplificatore rotolò rovinosamente per terra..
Essendo valvolare e pure calda, la frantumazio illegictima rese inservibile il tomo nella foto (o almeno simile; se ne vede un altro alle spalle di Sua Santità Eric C. nel video di Yer Blues, andate e linkatevi..). Marco, che non si sapeva nemmeno da dove venisse 'sto cimelio e quanto l'avesse (forse) pagato, decise così di disfarsene e io, che non ho vergogna nemmeno del Signore in Croce, lo pigliai gratis et amore Dei.
L'armadio sonoro aveva un nome:

FENDER BASSMAN

Per i patiti, note teNNiche:

  • Nome: Bassman 100 (1972-1977) - Silverface piggyback head - four 12" speakers (hai letto bene.. 4 coni da 12"), 100 Watts/RMS
  • Peso: vaccamerdaporca datemiunamanostronzi (frase tipica)
  • Dimensioni in altezza: 160 cm circa testata compresa (hai letto bene pure questo)
  • Dimensioni in larghezza: Bagagliaio della Panda 45 (quello della Uno era già più stretto)
.. e allora..

LA PANDA 45 BLU BLUES

Acquistai la vetturetta strausata nel'87 -era dell'82- e la tenni fino al 91.. eheh assolutamente inaffidabile ma la amavo.. la traditrice, come i migliori amici, mi lasciò a piedi infinite volte, festivi e feriali.
Il bello della sua forma Giugiaresco-elettrodomestica era che, essendo praticamente una scatola con ruote e motore (il glorioso 903cc della 127), aveva spazio infinito all'interno di un bagagliaio che definire Euro zero è sarcastico. Il sedile posteriore in effetti era una sorta di amaca, con due tubolari alle estremità sup. e inf.; per restare fisso e solidale all'auto un gancino dietro lo schienale lo fissava al pianale.
Agganciavi Sganciavi Piegavi Arrotolavi Mettevidaparte. Stop. Era tutto lì, altro che dieci airbag.

[NdA: la rapidità di trasformazione del suddetto sedile mi portò spesso in camporella ahah una volta a Stagno Lombardo (CR) il buon Beppe Noci agricoltore rischiò di impallinarmi .. ma questa è una nota Off Topic!!!]

Una volta che l'ampli fu caricato da me insieme al Riccardo Porro da Cremona, amico con velleità alcooliche, iniziò il viaggio di ritorno, costellato da una striscia di tot bianchi da 500 lire bevuti praticamente in ogni bettola lungo il tragitto.. un epopea di 34 km..
Il mostro ferito, nonostante la nostra poca lucidità, fu spinto nella mia cantina, in attesa che dagli Stati Uniti, direttamente dalla CBS/Fender arrivasse lo schema elettrico della testata morta. La richiesta fu fatta via Fax (giuro.. internet vivo come ora era ben al dilà della comprensione comune.. non c'erano manco i cellulari) e, incredibile a dirsi, nel giro di breve tempo arrivò una busta dagli States..

La testata, una volta riparata, necessitò di un'ulteriore aggiunta: 4 valvole 6L6 Fender.. un salasso!!

Lo provai.. il primo ronzìo sparì quasi subito, insieme ad un vago mortifero odore di bruciato, e rimasi solo col mio microfono ed una chitarra tipo Les Paul (credo Arirang, roba coreana). Il suono che ne uscì era perfetto. Caldo, emozionante, potente, pulito. Anche troppo, visto il soggetto che ci doveva sputare dentro.. Fantasmagorico.


A questo punto dell'edificante storiella testè narrata, va da sè che uno si chieda: "ma che fine ha fatto l'ingombrante scatolone, che adesso varrà pure i suoi bei 5 barra 6 mila euri???"..

PUBBLICA AMMENDA


Cosa volete, io di ampli ne sapevo poco, e dopo due anni spesi bene in un garage adibito a sala prove a casa del Davide Mazzera (personaggio al quale verrà dedicata una mia prossima tiritera), decisi di sbarazzarmene. Mi misi di buzzo buono, lo ripitturai, lo feci ricromare.. e lo portai così dal Gran Sultano della Deflorazione Stellare (eufemismo), tale Cavalli di Castrezzato (BS).. Egli, il Califfo dell'Affar Suo, il Visir del Ricarico, sbavando mi propose uno scambio.. e io accettai, affranto e stanco delle manovre fatte nel tempo per portare a spasso il Bambinone. Me ne andai con un microfono AKG (nuovo) e una batteria Roland 505 (usata).


Morale della storia: Si dice che spesso la coglionaggine alberga nelle menti migliori, ma dopo un po' se ne va. Nel mio caso, vista la pletora di minchiate fatte negli anni, credo che sia rimasta lì, latente e radicata.. una sorta di malaria.

Au Revoir

MADO

 
 
 

CE N'EST QU'UN DEBUT (e quaderni marroni)

Post n°48 pubblicato il 24 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

Ecco quindi che la band dei City Kaos si appropinquava al debutto, sul palco dell'ITIS "J.Torriani" di Cremona. Fine anno scolastico 1988, o giù di lì.. c'è chi sostiene che fosse intorno al 2 giugno, festa della Repubblica (sfoderiamo un po' di superficial cultura). Come detto, preparammo in qualche maniera i brani:
* Crossroads versione Cream, che per gli infedeli che non sanno è l'apoteosi del rockblues, il brano sul quale Eddy Van Halen ha imparato a suonare la chitarra facendolo girare a 16 rpm, mica fringuelli..
* Rollin' and Tumblin' -un omaggio al Clapton di Further on up the road, composto dal sottoscritto insieme al Demaldè, trascinante il giusto ..in seguito venne cambiato e riarrangiato, ma è un'altro paio di maniche-.
* uno strumentale senza nome, su un giro assolutamente casuale del Diste, credo..
* Cocaine (note più avanti).
* Sweet home Chicago, tanto per gradire.

La scelta dei brani fu fatta in aprile, con l'acqua alla gola e il terrore di sputtanamenti abissali di fronte all'Istituto intero.
In particolare Cocaine si prestava bene allo scopo: mi mi re mi / mi re.. e tanti saluti. Massimo risultato col minimo sforzo. L'unica era che il popolo bue non la conoscesse..
Così non fu.
L'interpretazione lasciava a desiderare, sia ben chiaro, inesperti come eravamo. Il climaxx raggiunto però sul coro finale, con 400 teppisti urlanti nella sala cinema, fu fantastico, delirante, esplosivo.. tutto assolutamente perfetto. Dopo, Sweet Home scivolò sul velluto ed io raccolsi a braccia aperte il trionfo dell'incoscenza. Quel giorno gli scrutini di quel gran figliendrocchia del prof.Peri mi gambizzarono, insieme ad un gelato da 1/2 kg., ingozzato insieme all'amico Mauro Bernardi a Pontevico -BS-, con conseguente congestione apocalittica.
Da grande sicuramente non avrei fatto il chimico industriale, e forse nemmeno il cantante, ma una delle due cose mi sarebbe proprio piaciuta..
ahah..

MADO


ps ah sì ancora due cose.
* Il quaderno marrone - sopra c'era tutto il mio scibile, blues e non: accordi di chitarra, testi, fogli incollati.. tutto quanto. Era il retro del quaderno di elettronica, ma come si può intuire, scrissi di più dall'altra parte.. nel riesumare questi ricordi è riaffiorato come per magia da una scatola.. Lì sopra c'era la scaletta di quei giorni epici e festosi. L'ho voluto immortalare così in foto, stasera.
* Il Diste suonò con il piano jackato ad un amplificatore che lasciò un segno nella mia vita.. a tal proposito, di ciò discorrerò la prossima volta: ARMADI SONORI.

 
 
 

UNA PROMESSA E' UNA PROMESSA

Post n°47 pubblicato il 20 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

..e io le promesse le mantengo, chiaro? Ecco quindi che, immolata sull'altare della salivazione azzerata e dei fiati a mantice, appare la cara vecchia Blues Harp della Hohner.. dieci buchi dieci da soffiare ed aspirare, cercando non una nota ma QUELLA nota.. quella che da sola regge un assolo, una serata, messa là, proprio al momento giusto.
Come quella volta all'Odeon di Bozzolo (MN).. il C (Do) mi abbandonò sulla seconda ottava.. e vi posso giurare che una lamella metallica aspirata, che di scatto ti si infila tra labbro e lingua, ti fa sembrare più Gene Simmons dei Kiss ai tempi d'oro che non Sonny Boy Williamson, visti i rivoli di sangue.. questo è il Blues che si fa con anima e globuli rossi... (dedicato a Io_Muad_Dib..)
Poi che c'è da raccontare ancora.. eh ce n'è ce n'è.. il quaderno marrone a quadretti.. (continua..)

 
 
 

FOTO SEGNALETICA

Post n°46 pubblicato il 17 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

Oggi niente storielle, sto preparando la continuazio interruptus.. ma abbiamo aggiunto una foto (niente di che, ma almeno sappiamo ora come vengono le foto del cell di Lucius), lassù in alto a dx nell'olimpo.. eccoci qui.. in attesa che
a) ci si svegli fuori
b) la nostra fotografa preferita (lì c'è il link) crei una session ad hoc
c) boh.. ma vabbene..
alla prossima
MADO

 
 
 

CITY KAOS ...is the name of the band

Post n°45 pubblicato il 16 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

-'sto post potevo anche chiamarlo in progressione "3 is a magic number"-


..allora.. detto della conversione, Eddy imbraccia la Fender e, come San Paolo fulminato sulla via di Damasco, si scalda la pentatonica. Aveva già un gruppo, una cosa triste da paese, due cantanti addirittura, dove mescoli StatusQuo triti e ritriti, Vasco e mille altre cose, per il solo gusto del pubblico, e per te niente se non la vacuità nella breve gloria di un applauso.
Fattostà che si doveva mettere insieme il tutto.

Alla batteria avevamo trovato chi ci dava una mano: Afro "faccia da gangster" Gotti (quando suonava era una vera maschera, immerso tra l'ascolto del gruppo e il drive che dava.. lui era bravo, sempre fine e gentilissimo, oltre che delicato alle pelli). Un presente da architetto, un passato da batterista di Beppe Cantarelli (uno che, scusate, ha suonato con Mina e Quincy Jones, tra gli altri.. googlate il nome e vedete un po'..) e un futuro anche nella CosaPubblica di Busseto.

Per il basso ando così: Nicola "Deck" De Angeli era uno dei miei più cari amici. Bravo ragazzo, buona famiglia, intelligente e, cosa che non guastava, alto e pure bello ...visti gli altri elementi, ci apportava anche pubblico femminile. Occhiazzurri fa una scommessa con me, a Natale dell'anno prima: si fa prendere il basso, emulo di Steve Harris dei Maiden.
Ovviamente scommetto, qua la mano, e perdo.
Arruolato.

Il nome l'avevo già deciso. City Kaos*.

Ce la potevamo fare, Nicola era più che acerbo, ma c'era la mano sinistra del Diste a compensare. Io solo con l'entusiasmo. Eddy mi consumava la seicorde a furia di claptonare. Afro non sapevi nemmeno se c'era.

E cominciò così. 5 pezzi, non la Salerno - Reggio Calabria. E allora..!!

*Proprio quello. Nessuno si ribalti dalla sedia.. era l'88 e la band che adesso gira per l'Italietta con il comandamento "suoniamo per divertire e perchè siamo simpatici e perchè c'è Briatore e Den Harrow" (ma bravi davvero) nacque proprio così.

 
 
 

QUI COMINCIA... (namber ciù ^_^)

Post n°44 pubblicato il 11 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

Dicevamo.. i cazzoni di cui al precedente post. Del Diste sapevo poco allora, personaggio quantomeno sfuggente e politicamente non in sintonia col sottoscritto, e ne ricordo meno ancora adesso. Entrò a far parte dell'allegra brigata da subito, e praticamente da subito se ne andò, complice una sciroccata nella daiarstreitsiana (!!!!) Walk of Life sul Palco del Festival Verdiano di Busseto, un mese dopo il debutto (e stiamo parlando a questo punto di luglio '88). Riabilitiamolo: non fu colpa sua, anzi non lo fu per niente. Volevamo defenestrarlo perchè ancora più sminchio di noi, e già il prode Davide Borra incalzava come comprimario alla sei corde. E' andata così. I casi della vita, e si sa che a volte si è spietati e finemente pezzi di merda. Noi lo siamo stati. Ciao Diste.
Mi preme arrivare al Demaldè. Intanto, il nome. Eddy. Non un nomignolo diminutivolo vezzegiativolo. QUEL nome, che evoca cabrio e highway, e Eruption di VanHalen col tapping. Invece la storia è questa. I suoi, persone che ancora oggi ricordo come tra le più pazienti, cortesi, gentili a livelli quasi anacronistici, come tale all'anagrafe lo registrano in quanto il suo anno di nascita infaustamente corrisponde al trionfale 1969 di Eddy Mercx, il belga della Faema che infila un filotto tipo 43 vittorie su 129 gare, compresa la Milano Sanremo e la Grande Boucle (completiamo il quadro: si ritira dal Girditalia in quanto dopato.. oggigiorno, con la sua pelle ben conciata, ci si farebbe i sellini per i dilettanti su pista, altro che battezzarci i figli). Il papà Demaldè, come si evince dal narrato, il ciclismo lo manda fuori. Questo per dare un minimo di situazione.
[parentesi quadra 1: è come se adesso si sforni un figlio e si corra in anagrafe urlando "Maicol" -mioddìo- o "Fernandoalonso".. si fa si fa, credetemi. ;o(( ..chiusa prima par.qd.]
[parentesi quadra 2: io un figlio ce l'ho, si sa. E' quell'esemplare di pesce-da-lenza di Matteo. Invero, Matteo Eric era il nome completo se.. se nel 1997 lo stronzo Clapton non mi dava alle stampe PILGRIM, il disco più brutto della storia dopo "Cristina D'Avena e i BeeHive".. un po' di coerenza, santa patata!! Vero, per farsi perdonare mi va a Spello all'Umbria Jazz con "Legends: Marcus Miller-Eric Clapton-David Sanborn-Joe Sample-Steve Gadd".. caro Eric, ti ciccio la foto di allora, ma non vale più!! ..ch.sec.par.qd.]

... ho perso il filo.. ah sì, Eddy. Scena dell'incontro fatale. Me lo ricordo come stamattina. Inverno 1988.
Io, con qualche brevissimissimo trascorso anni prima come terzo chitarrista ritmico nell'82 con una Fender Jaguar da -allora- due soldi presa in prestito e restituita nel giro di un mese, in gruppuscolo sconosciuto a noi stessi per primi. Musica ascoltata: Blues bianco e rock. Arrivavo a telefonare, di nascosto dai miei, alle radio locali, inventandomi improponibili dediche ormonali costantemente censurate, pur di sentire qualcosa di decente.. pezzi che poi venivano messi in onda sempre sempre SEMPRE sbagliati o, peggio, gruppi cannati, o tutt'eddue.. una tragedia. Clapton Cream Doors John Mayall Aerosmith prima maniera, ma anche metal nei giorni incazzati da adolescente. Tanti tanti tanti concerti visti.. Eric Clapton già due volte, nell'85 e nell'87.
Capelli alla spalla (vero!), aria da chi sa che i suoi giorni a fare un'emerita fava a scuola stanno finendo. In Piedi. Culo appoggiato al banco, braccia conserte, piedi accavallati.
Lui, timido. Introverso e timido. Ci filavamo ma non tantissimo, qualche bevuta, ciao ciao, e stop.
Lo fisso arrivare, già sapevo. Lui incrocia il mio sguardo.
"Dì, Eddy, ma è vero che hai una chitarra?"
"Sì"

"E che modello è?"
"Fender Stratocaster"
(Signore dimmi che non è vero..)
"WOW! Allora fai Blues.. BLUES!! B-L-U-E-S!!! E' la chitarra di Clapton!!!"

E lui, con quegli occhietti da persico sottomisura, mi guarda assolutamente titubante e ne esce con:

"Clapton? ..Che cos'è? ..Un genere musicale?..."

Persa la stima per lui e la metà del genere umano, me ne esco con un potente vaffanculo e domanitiportounacosina. Non gli rivolgo più parola per tutto il santo giorno. Tanto piove, e io mi addormo al banco -addormo=Sara(TM)- .
Il giorno dopo arriva in classe. Io sono già lì. Venticinque cassette di Blues lo attendono. Discografia completa di Slowhand, e il resto dello scibile. Lui mi guarda sempre più sconcertato. NON mi rivolge più parola per tutto il santo giorno. E credo anche per il giorno dopo. Ma quando mi accoglie, convertito e adorante, il terzo giorno, capisco che dovevo fare il politico. E lui, invece, il chitarrista.

E' tardi. Domani sera devo DEVO uscire. Se ne riparlerà.
MADO
Sono graditi commenti come quelli da voi prodotti, anche gli insulti vanno bene.

 
 
 

QUI COMINCIA L'AVVENTURA..

Post n°42 pubblicato il 10 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

...del Signor Madoblues, diranno i miei piccoli lettori.. E invece... sì, cari i miei mucchietti di ossa!!
Ecco come cominciò tutto. Preparatevi, ci sarà una lunga premessa in almeno 2 parti (e non poteva mancare, vista la voce narrante)! PARTE 1: il vero cominciamento partì con un piccolo 15W portatile del Demaldè Eddy da Bersano di Besenzone (PC).. ci cantavo dentro con un microfono che non mi ricordo nemmeno. L'Eddy (sì, quello della domenica di pesca del post precedente) aveva una Strato japponese con due humbuckers e un ampli Yamaha, mi sembra. Alle tastiere Marco Distefano da Roncole Verdi di Busseto (PR), che l'ignoranza nostra voleva menarogna ma invero buon pianolaro davvero.. Menava fendenti in settima diminuita sopra un Elettrico, Crumar se non sbaglio.. suono meraviglioso, ma tanto lui non era capace di regolarselo, e io da allora non ne vidi più. Ci trovavamo nella primavera dell'88.. SANTODIO!!, diciannove anni fa. gli alberi del viale delle scuole elementari di Busseto erano esplosi in tutto il loro verdescente primaverile ardore.. e noi non avevamo nemmeno la sezione ritmica. Il Diste si ciucciava basso con la sx e piano con la dx, e Eddy rasegava sulla Fender, senza nemmeno la batteria. Io sputavo nel microfono pregando loro di stare bassi, frase che a distanza di anni ripeto ancora a chi picchia troppo, nella fattispecie attuale il Lucius e Maurino.. 5 pezzi da fare per la festa di fine anno della scuola..
...ma chi erano quei tre cazzoni? e che ci facevano proprio lì, nella sala prove della banda di paese, tra trombe che non trombavano e spartiti di "Pasta e Fagioli" o di altre amenità da secondo clarinetto?
(bel finale d puntata, lascia tutto in sospeso e se ne riparla alla prossima..)
MADO (eheheeeehhh)
PS PROVE IL 3 SETTEMBRE AL MANOR SOLITO ORARIO, SI SUONA IL 5. Se avete impegni con squinzie fotoniche, mettetele in frigo che tanto non vanno a male!!!!!

 
 
 

FANCAZZISMI e SCOMPISCIAMENTI

Post n°41 pubblicato il 09 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

Partiamo dal secondo termine (lo stavo chiamando Madologismo ma così non è, purtroppo.. pagherei per avere i diritti d'autore su una parola così!!).. narcisismo ai massimi livelli.. 'ste foto mi ammazzano..
.. e volendo vedere ammazzerei volentieri anche quei criminali che se la suonano e se la cantano da soli, ma poi quando c'è da tirar fuori gli attributi.. non si prova fino a settembre.. penso che mi prepensionerò.. (ecco che FANCAZZISMO ora ha un senso). Succede che presi da soli sono tutti impegnati, a parole si progetta, si costruisce, si registra.. poi insieme.. la bolla di sapone.. una tragedia, un'ecatombe di propositi. Mi dedicherò alla pesca alla mosca -non vado a pescare, l'ho fatto una volta nel'89 con Eddy Demaldè e il Gianni Minardi, e ancora adesso i pesci del Po se la ridono..-..

 
 
 

RIFLESSIONI

Post n°40 pubblicato il 06 Agosto 2007 da madoblues
 
Foto di madoblues

Volevo ringraziare pubblicamente chetusiaperme. Vedo che la mia vulcanica provocazione ha avuto effetti a catena. Speriamo si continui su questa falsariga, di responsabilità e consapevolezza che gli scriventi sono persone.. e noi delle persone ci stiamo fidando poco un po' tutti.. e si fanno figure barbine tra sottintesi e malintesi..
Ma perchè non si fa una bella cena dove sul muso ce le cantiamo di santa ragione?? Almeno ci si guarda in faccia!!
Lei cmq mi dedica addirittura un post, in data odierna, in un sito delicato e leggero fatto di parole tra confidenti. Grazie davvero. Avrai sul mio blog personale in msn lo spazio che meriti.
MADOBLUES

 
 
 
 
 

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TBF i cavi pt.2 post26 26.06
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C.Kaos pt.1 post42 10.08
C.Kaos pt.2 post44 11.08
C.Kaos pt.3 post45 16.08
C.Kaos esordio post48 24.08
C.Kaos bassman post50 27.08
C.Kaos '90 pt.1 post73 08.12
C.Kaos '90 pt.2 post74 13.12


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Davide Borra pt.2 post72 12.11
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