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The hateful eight

Post n°597 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da mikacine
 
Foto di mikacine

Quentin Tarantino ha una fissa con i numeri e,partendo proprio da questo presupposto,puntualizziamo che non sono solamente otto i protagonisti della pellicola,bensì dieci. Esattamente come dieci sono i suoi film,considerando uno degli episodi di Four Rooms ed il doppio Kill Bill. Ma proprio in questa mania (o paranoia,se vogliamo) sta la bellezza di un regista eccezionale in grado di "narrare e spiegare cinema" in un modo del tutto diverso dal normale.


Durante una bufera di neve un piccolo gruppo di persone si ritrova bloccato in un emporio aspettando che l'intemperia passi. Fra loro c'è un cacciatore di taglie molto sospettoso che sta portando una pericolosa prigioniera alla cittadina di Red Rock per farla impiccare. Non vuole dividere il bottino con gli altri personaggi bloccati dalla bufera e,soprattutto,non vuole farselo portar via da sotto gli occhi ma non sa esattamente chi,fra loro,possa essere chi dice di non essere.

Una storia che sembra fatta esattamente per essere raccontata dal geniale regista e che,difatti,rispecchia fedelmente il suo cinema. Dialoghi fitti e per nulla banali,un'unica location come sfondo e quella schizofrenia improvvisa che fa virare il film da un semplice western ad una carrellata di spari,sangue ed arti mozzati. Genio e sregolatezza,si potrebbe dire,quando invece basta semplicemente dire Quentin Tarantino.

 
 
 
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