SENZA FINE

Storie di un mondo dimenticato

 

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BRILLANTE WEBLOG PREMIO 2008

Ringrazio per il magnifico premio:

- LORIET72

 

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CITAZIONI

"Ricco non è colui che possiede, ma colui che dà, colui che è capace di dare."  (Giovanni Paolo II°)

 

Credo in te

Pam Brown

Credo in te, amico.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta
nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera
del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami
e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.

 

 

IL MIO FILM PREFERITO

 

JOHN LENNON

 

 

 

MARGHERITA: RICCARDO COCCIANTE

 

ULTIMI COMMENTI

 

ECONOMIA MONDIALE: Come finirà?

Post n°261 pubblicato il 30 Settembre 2008 da mirabelladgl1
 

No a Bush: affanno in borsa
Analisi sul rischio in Italia

Si è riunito nuovamente questa mattina al ministero del Tesoro il Comitato per la stabilità finanziaria. All'incontro, ormai il terzo negli ultimi dieci giorni, hanno partecipato, oltre al ministro dell'Economia, anche i vertici di Banca d'Italia, Consob e Isvap. Solo a metà mattina si è calmato il nerovsismo delle borse europee.  

La convocazione di questa mattina è servita con ogni probabilità per rifare il punto sulla situazione delle istituzioni finanziarie italiane, anche all'indomani del crollo delle borse mondiali dopo la bocciatura da parte del Congresso Usa del piano di salvataggio per le banche. Il messaggio sortito dall'ultimo incontro, giovedì scorso, era stato comunque piuttosto rassicurante perché si parlava di un "rischio limitato" per banche, assicurazioni e società italiane, anche dopo il crac di Lehman Brothers. "Le conseguenze sul sistema bancario italiano sono nel complesso contenute", recitava infatti il comunicato finale.

SARA’ VERO????

 
 
 

Codice delle buone azioni

Post n°260 pubblicato il 30 Settembre 2008 da mirabelladgl1
 

Sorridi alla monotonia del dovere quotidiano.
Taci quando ti accorgi che qualcuno ha sbagliato.
Elogia il fratello che ha operato il bene.
Rendi un servizio a chi ti è sottoposto.
Partecipa al gioco dei fanciulli, i prediletti di Dio.
Stringi cordialmente la mano al fratello che è nella tristezza.
Parla con dolcezza agli impazienti e agli importuni.
Guarda con affetto chi nasconde un dolore.
Riconosci umilmente il tuo torto.
Saluta affabilmente gli umili.
Abbi un pentimento sincero per il male fatto.

 
 
 

Libero arbitrio

Post n°259 pubblicato il 30 Settembre 2008 da mirabelladgl1
 

Si possiede un determinato libero arbitrio. Alle persone vengono date delle opportunità per realizzare loro stessi. Il livello della realizzazione dipende dalla scelta individuale [fino a un certo punto]. Il libero arbitrio può essere una contraddizione in termini, in quanto nessuna volontà è interamente libera. E' governata dalle circostanze sulle quali non ha alcun controllo e alle quali si deve subordinare. Il libero arbitrio è condizionato dagli elementi, dalle leggi dei governi, dalle leggi naturali dell'universo e dallo stato della propria evoluzione. Gli spiriti guida non possono interferire con il libero arbitrio individuale, ma possono influenzare la scelta di un giudizio più razionale nella vita. Spesso, molti spiriti guida se ne stanno a guardare impotenti coloro che amano sprofondare in un problema nel corso della vita, sapendo che il risultato ne determinerà la crescita. Il libero arbitrio richiede delle decisioni in accordo con la visione mentale, lo stato evolutivo, quello di crescita e il modo nel quale lo si utilizza. Quindi, nessuno ha un libero arbitrio. E' una volontà libera all'interno di una gamma ristretta. L'anima sa prima di reincarnarsi cosa deve raggiungere. Vi potrebbe essere bisogno di molto tempo per raggiungere il risveglio dello stato conscio. L'anima possiede lo stato cosciente impresso. Se tale stato cosciente non si risveglia, allora si dovrà incarnare ancora. Se lo stato conscio sopraggiunge, inizierà allora a realizzare lo scopo della propria incarnazione. L'abuso del libero arbitrio provoca una lotta non necessaria, uno squallore di cui non se ne ha bisogno, la malattia e la degradazione, che rende il compito dello spirito ancora più difficile in questo mondo. Quando un individuo decide di usare il libero arbitrio e di terminare la propria vita fisica, potrebbe pure essere soppesato dalla legge del castigo.

 
 
 

Sorridi

Post n°258 pubblicato il 30 Settembre 2008 da mirabelladgl1
 

 
 
 

Buona giornata

Post n°257 pubblicato il 30 Settembre 2008 da mirabelladgl1
 
Tag: Saluti

 
 
 

VERGOGNA!!!!!!!

Post n°256 pubblicato il 27 Settembre 2008 da mirabelladgl1
 

Un goffo tentativo di nascondere la polvere dello scandalo sotto il tappeto. In Cina la cronologia della frode del latte alla melamina si fa di giorno in giorno più precisa, e rivela impietosamente il volto di un Paese che a livello di garanzie non riesce a tenere il ritmo dell'impetuoso sviluppo produttivo. Ieri l'agenzia Nuova Cina ha reso noto che il gruppo statale Sanlu, la principale azienda casearia coinvolta nello scandalo, ha nascosto la verità per mesi. L'azienda aveva infatti cominciato a ricevere reclami sugli effetti del suo latte in polvere per neonati già nel dicembre del 2007. Tuttavia Sanlu non ha fatto alcun test fino al giugno 2008, data in cui ha appreso che la melamina era stata aggiunta al latte, e non ha informato le autorità locali che il 2 agosto. A quel punto è scattata l'omertà olimpica, la consegna del silenzio per non macchiare l'immagine di gioia ed efficienza che il Giochi di Pechino dovevano trasmettere al mondo. Un silenzio criminale che è costato finora la vita a quattro neonati, mentre sono già 53 mila quelli intossicati.
L'allarme ha ormai superato i confini del gigante asiatico. Pechino si è impegnata a fare di tutto perché il latte avvelenato non entri più nella filiera produttiva, e ha avviato un giro di vite sulle esportazioni. Ma il livello di attenzione alle frontiere si è innalzato in tutto il mondo. Nell'Unione europea nessun bando alle importazioni di prodotti a base di latte, purché ci siano le prove che non sono contaminati dalla melamina. Fermo restando che le esportazioni di latte in polvere sono già vietate perché non esiste un sistema di controllo, la Ue ha chiesto alla Cina «di confermare, per i prodotti a base di latte come la cioccolata, che non contenga latte o, in caso contrario, provare che non si tratti di latte contaminato», ha detto ieri un portavoce. Quanto agli Stati membri, resta la «richiesta di rafforzare i controlli sulle importazioni di prodotti a base di latte, sia a livello di operatori agroalimentari, sia a livello di autorità pubbliche».
Ieri primi sequestri di merce cinese (latte, yogurt e biscotti) sono stati effettuati in diverse città del Nord, a cominciare da Milano e Firenze, e nelle Marche. Lo ha reso noto il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, che ha anche detto che l'Italia ha introdotto una certificazione che dovrà contenere l'assicurazione che i prodotti alimentari venduti in Italia non abbiano tracce di latte e derivati cinesi. Da parte sua, Coldiretti sottolinea come lo scandalo confermi la difficoltà, da parte della Cina, di adeguarsi alle norme di sicurezza alimentare. Coldiretti segnala inoltre che a rischio sono anche i prodotti lattiero-caseari del falso made in Italy realizzati in Cina.


       

 
 
 

La fortuna di essere italiano

Post n°255 pubblicato il 27 Settembre 2008 da mirabelladgl1
 

Durante un viaggio aereo che li vede tutti passeggeri, l'aereo precipita e Bush, Blair e Berlusconi muoiono e, giustamente, finiscono all'inferno!
Appena arrivato, Bush chiede a Satana di
telefonare alla Casa Bianca e Satana gli indica il telefono del suo ufficio, dicendo però a Bush che la telefonata è a pagamento.
Bush parla per due minuti e Satana gli chiede 200 dollari, che Bush paga.
Blair chiede la stessa cosa, parla per due minuti e paga 200 sterline.
A questo punto, Berlusconi, pur non avendo nulla da dire a nessuno, chiede anch'egli di
telefonare.
Satana lo accontenta e Berlusconi, parlando con Tremonti, Fini, Schifani e Bondi fa  una
telefonata di due ore, senza dire un cavolo.
Al termine chiede a Satana:
- Allora, quanto devo per la telefonata?
Ed il diavolo risponde:
- Sono 5 centesimi di euro...
- Ma come?!? - chiede Berlusconi - Ho telefonato così a lungo e mi posso certo permettere di pagare come gli altri!
E Satana:
- Dopo la legge Moratti, la legge sul falso in bilancio, la legge sul conflitto d'interessi, la legge sui magistrati, e tutto il resto, l'Italia è diventata un inferno! Noi correttamente applichiamo la tariffa locale...

 
 
 

ALI SPEZZATE

Post n°254 pubblicato il 26 Settembre 2008 da mirabelladgl1
 

PEDOFILIA: OLOCAUSTO BIANCO

Su internet i siti dell’orrore: Due milioni le vittime della Rete degli orchi.

Inchiesta di PAOLO BERIZZI pubblicata su “La Repubblica” nel mese di Luglio 2007.

Un giro di affari spaventoso
Su Internet si presentano come "grandi famiglie".

250mila i siti censiti, ne vengono chiusi a centinaia ma risorgono in continuazione

Per entrare nella stanza dell'orco non bisogna nemmeno bussare. Si saltano le presentazioni. Nessuna maschera o identità posticcia. Al massimo: un nickname a scadenza. In molti casi neanche quello. Entri e fai i tuoi porci comodi, e anche ottimi affari. Indisturbato. Impunito. Senza pagare un centesimo. Anche se con Internet non sei un drago. Bastano un minimo di dimestichezza telematica e un paio di dritte giuste per accedere gratuitamente alla galleria degli orrori della pedofilia on line. Lì si può mettere in piedi, in quattro e quattr'otto, un mercato nostrano, redditizio. Scarichi, gratis, foto vietatissime, e le rivendi.
Crei un free book a costo zero, lo immetti sul web, attivi le modalità di pagamento attraverso il solito sistema di carte di credito, e il gioco è fatto". In un giorno puoi mettere in cascina anche 10 mila contatti. Che sono un bel po' di soldi: in ventiquattro ore i più furbi riescono a tirare su anche 80mila euro. Si chiamano pedosciacalli. Sono i nuovi raider della pedofilia telematica. Scaricano gratis e rivendono. Il business prima del piacere sessuale. O assieme. Sono loro, oggi, il vero incubo delle polizie postali di tutto il mondo.

Per un po' di giorni abbiamo navigato nel mare grande della pedopornografia: per capire quanto fosse diffuso, e quanto fosse facile entrarci. Troppo, in entrambi i casi. Abbiamo conosciuto i pedosciacalli e i pedofili delle chat, quelli che si scambiano materiale non a fini di lucro ma solo per piacere. E i pedofili culturali, certo, la versione sofisticata, solo apparentemente platonica, dell'orco. E poi i pedofili sfacciati, quelli che si mostrano in viso e ti invitano a entrare nella loro "grande famiglia". Quella dove l'amore "non ha barriere", e "i nostri angeli e le nostre ninfe meritano solo dolci carezze".

Abbiamo visto foto e video di bambini e bambine di ogni età. Nudi, seminudi, qualcuno cosciente, la maggior parte no, tutti abusati, ridotti a pupazzi con lo sguardo vitreo dai loro aguzzini. È stato un viaggio nell'orrore, in un nero mercato che prevede anche la morte. I pedofili immettono nel circuito telematico immagini delle loro prede da morte dandole in pasto - a pagamento, fino a 20 mila euro in Europa, molto meno se riesci a scovarle sugli ormai diffusissimi e più economici portali mediorientali, soprattutto iraniani e iracheni o africani - ai maniaci del pedosnuff (snuff, morire). Oppure le fissano sul digitale quando devono ancora nascere.
Quando sono feti di sette-otto mesi. "La merce più rara e più ambita della pedofilia estrema, assieme ai bambini sfigurati vittime di incidenti stradali, oggi sono le ecografie neonatali - spiega don Fortunato Di Noto, dell'associazione Meter impegnata da anni nella lotta alla pedofilia - . Gli "infantofili", e cioè gli amanti del genere da 0 a 4 anni, una tipologia in continua crescita, se le contendono a caro prezzo: anche 10 mila euro se l'immagine è nitida. E il commercio sul web è sempre più fiorente". Alcune ecografie provengono dagli ospedali e dagli studi medici del Sud Italia, da Napoli, da Palermo, o dai paesini sonnacchiosi dell'entroterra dove tutto accade e nessuno sa. Non sanno i medici, non sanno le ostetriche, non sanno i genitori. Chi sa benissimo ciò che sta facendo sono i cyber utenti. Una tribù che ogni giorno a tutte le ore si scambia materiale, esperienze, curiosità, indirizzi web, consigli, sulla loro ossessione.
Sono un esercito gigantesco i pedofili virtuali. Alex, americano del New Jersey, barba e capelli stile Bee Gees, non si fa problemi a mostrarsi in viso, sbracato in poltrona, o nel letto, in compagnia delle sue lolite. Nel suo portale, Alex espone i prodotti della ditta. Si va dai neonati alle bambine di sette-otto anni. Ci sono foto da voltastomaco. Decine di porn lover page e in mezzo lui, in canottiera, orgoglioso, che tiene in braccio una bambina con addosso solo il pannolino. Mi informa che questo mese c'è un'offerta speciale: "79 $ per tutta la settimana". In pratica: paghi e per sette giorni hai accesso alle immagini. Ma decine di foto sono scaricabili senza pagare. Crearsi un quaderno personale è un attimo. Rivenderlo, pure. Una delle cose più impressionanti di questo mercato è la facilità con cui da consumatore puoi diventare produttore. Per dire: ci sono navigatori italiani che hanno spremuto il sito di Alex e ne hanno fatto un pozzo di approvvigionamento per i loro business. Gli adolescenti sono già bombardati dai pedofili via telefonino: una pioggia di messaggi per invogliarli a spogliarsi, a inviare foto in cambio di ricariche telefoniche e piccole regalie. Un adescamento sempre più diffuso, che ha per obiettivo finale l'incontro.

I primi connazionali con cui entriamo in contatto li incrociamo sul forum “….…....". Una chat di boylover e girlover dove si danno appuntamento pedofili di tutto il mondo. Non ci sono foto, solo messaggi. Dopo essere stati esaminati e accettati accediamo alla room.

 Michele-Ita e Salvatore-Ita: ci si firma così, con nome - vero o falso che sia - e sigla della nazione di provenienza. Michele mi dà il benvenuto in inglese: "Ciao, sono felice di conoscere una persona come me libera da pregiudizi. Questo - aggiunge con soddisfazione - è l'unico forum dove si può conversare liberamente e condividere in allegria la passione per i bambini e le bambine". Provo a rivolgere a Michele qualche domanda vagamente personale. E' evasivo. Mi dice solo: "Ho 48 anni e adoro i bambini tra i 10 e i 14 anni". I pedofili (a eccezione dei "culturali") non amano parlare troppo di sé. Di solito vanno subito al sodo. Si concentrano sulla preda. Sulle fotografie, sui video. Scambiano dritte sui siti dove poter reperire materiale. Salvatore-Ita snocciola un indirizzo buono fatto di molti numeri: "Vai su …...." e troverai roba interessante". Clicco. Si schiude l'home page di uno dei portali più grossi e hard nel panorama della pedofilia virtuale. Sequenze interminabili di neonati e bambini ritratti in pose oscene. Mi accolgono in modo ospitale: "Benvenuto nella "...", il paradiso della depravazione infantile". Scene di sesso tra adulti e bambini, o solo tra bambini. Sono minori di varie nazionalità. A occhio, soprattutto Europa dell'Est, Asia, Africa. I bambini coinvolti nella pedopornografia sono oltre 2 milioni: il 78% femmine, il 22% maschi.

L’archivio di free photo  è corposo. Basta cliccarci sopra e le puoi scaricare. La prima e anche l'ultima cosa che pensi è: possibile che nessuno riesca a bloccare quella sequenza di immagini? Domenico Vulpiani è il direttore capo della polizia postale: "I siti a pagamento, che in effetti contengono anche delle foto e dei video scaricabili gratuitamente, in realtà offrono sempre lo stesso materiale: sono come un film porno, le immagini sono sempre quelle. Ai veri pedofili oggi interessa roba nuova, produzione domestica, casalinga, non i posati, pure hard e molto spinti, dei pay site. Il materiale se lo scambiano nelle chat. Tra una discussione e l'altra. Anche se apparentemente innocuo, il terreno più infetto e pericoloso oggi sono proprio le chat". E alle loro bacheche. "Mi intriga molto la sezione dei ragazzini", scrive un tedesco che si firma Hans B. Eric, dalla Francia, ringrazia: "Complimenti per l'ottimo lavoro. Questo è in assoluto il sito che preferisco". Hans B lo ritrovo un paio di giorni dopo chattando su "...", una chat creata dal cileno Alain (vive a Santiago, fa l'insegnante). "Vieni a trovarmi su "..." e su "...". Poi mi dici cosa ne pensi, a proposito di amore libero e senza più barriere. Ok?". Aggiunge: "Ho molto materiale da offrirti, tu ne hai? Potremmo scambiare qualche video, cose con piccoli angeli di due o tre anni... ".
"La centrale mondiale della pedopornografia oggi è San Pietroburgo. La maggior parte dei bambini e anche la produzione di video e fotografie provengono da là. Gli italiani quei siti li divorano, ne creano di loro ma su server stranieri. Perché sui server italiani c'è un controllo capillare e ormai serratissimo, divulgare materiale è rischioso". Usa, Russia, Iran, Iraq, Israele, Sudafrica, Nigeria: la mappa dell'"olocausto bianco", come lo chiamano le decine di organizzazioni che combattono la pedofilia in tutto il mondo, è in continuo e sfuggente movimento.
Su 158 milioni di minori sfruttati ogni anno in tutto il pianeta, si calcola siano almeno 2 milioni quelli coinvolti nel mercato pedopornografico. Una tratta da 1 milione e 200 mila piccoli schiavi ogni anno. I loro corpi ingrassano gli affari dei pedosciacalli.
L'americano Alex è un pedofilo sfacciato. Sa di rischiare la galera, anzi, come informa nel suo sito, al fresco ci è già stato. Ma tant'è, "amo i bambini e amo passare il tempo in loro compagnia. Questo sito è una grande famiglia dove chiunque può accedere". Altri, più subdoli di Alex, autosdoganandosi e rivendicando il loro diritto ad "amare i minori", si nascondono dietro il fragile paravento della pedofilia culturale. Teorizzano. Filosofeggiano sui portali dove è tutto un inno all'orgoglio pedofilo. Poi abbandonano i sofismi e si fiondano nella vetrina-labirinto dove sono esposte le loro vittime: e lì comprano "piccole creature" con cui divertirsi. Una delle principali porte di accesso italiane alla pedofilia culturale è il sito "...". Sull'home page campeggia il ritratto di un adolescente con la folta chioma pettinata a caschetto. Sopra c'è scritto: ""…." è stato creato apposta per quanti scoprono di potersi innamorare di bambini o giovani. Di questi tempi - si legge - non è cosa facile scoprire questa parte di sé. Qui si può parlare di questi sentimenti in un'atmosfera confidenziale. Potrai ascoltare come altre persone vivono questa condizione e ti sarà possibile fare la tua scelta. Ricordati che non sei solo!". E poi: "Ti aiuteremo a vivere questo amore in un modo responsabile e rispettoso delle leggi".
Sono discussioni che vorrebbero apparire igieniche, quelle dei pedofili culturali. Chattando nei loro forum si possono tracciare dei profili umani. Uomini dai 30 ai 60 anni, cultura medio-alta, affetti da un apparente sdoppiamento della personalità. Pedofili sì, ma in senso buono, è la loro tesi. Che poi non si capisce come sia possibile. Il confine è molto, troppo labile.

 Scrive Eugenio che si fa chiamare Gene: "Lo studio come lo sport sono ambiti dove il bambino o l'adolescente può e deve trovare libero sfogo. A noi tocca il compito di incanalare quello sfogo in una crescita formativa". Può sembrare una frase innocente, ma a leggere tra le righe mette i brividi.
Vado per l'ultima volta nella child room di "...", e subito in quella, violentissima, di "...". Un link mi trascina nell'archivio "Lolita...". E' un pugno al ventre. Mi inviano una cartolina dal Canada. Non avrei mai voluto riceverla. Mi assale un conato di vomito. Esco dalla stanza dell'orco con il desiderio di non entrarci più.

 

 
 
 

No alla pedofilia!

Post n°253 pubblicato il 25 Settembre 2008 da mirabelladgl1
 

Le ali spezzate.

 

 Guarda gli occhi dei bambini.

 Ti portano in un mondo fatato,

 ti portano dove un tempo anche tu sei stato,

 un mondo popolato da colori e suoni

 che noi adulti non riusciamo più a vedere

 non riusciamo più ad ascoltare.

 Uccellini in un nido

 che sbattono le ali per poterle poi spiegare

 e volare verso la vita.

 Ma ci sono bambini a cui hanno spento

 i colori.

 Bambini a cui i suoni glieli hanno trasformati

 in urla.

 Bambini che non sanno più piangere

 perché non hanno più lacrime

 che non sanno più ridere

 perché gli hanno tolto il sorriso.

 che non possono più sognare

 perché gli hanno ucciso i sogni.

 Gli hanno rubato l’innocenza,

 negata l’infanzia

 E la favola si è trasformata

 in un incubo.

 Questi bambini sono quegli uccellini

 che volevano volare via dal Nido,

 volare verso la vita che gli aspettava.

 Non voleranno più

 perché gli hanno spezzato le ali.

 E tu uomo,

 tu che hai osato profanare quell’innocenza,

 tu che hai ucciso i loro sogni e le loro attese

 tu che gli hai rubato il tempo magico

 dell’infanzia

 tu che gli hai negato lacrime e sorrisi

 e che in cambio gli hai dato solo dolore,

 disperazione, e urla che il tuo cuore

 non ha voluto ascoltare.

 Tu uomo

 hai il coraggio di guardare

 negli occhi di un bambino?

 
 
 

Il colmo della "sfiga"

Post n°252 pubblicato il 23 Settembre 2008 da mirabelladgl1
 

Disavventura per un topo di museo a Kmoxville: si blocca in un condotto e deve chiamare aiuto.
Il protagonista dell'episodio si chiama Richard Anthony Smith ed ha 25 anni. I soccorritori l'hanno trovato incastrato in fondo ad un tubo di areazione lungo 15 metri.
Arrestato, ha commentato: "Missione fallita". 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mirabelladgl1
Data di creazione: 30/05/2008
 

USA FOR AFRICA

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I ricordi veramente belli continuano a vivere e a splendere per sempre, pulsando dolorosamente insieme al tempo che passa. (Banana Yoshimoto)

La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce e dove dunque l'estraneo siete voi. (Luigi Pirandello)

 Il pensiero si manifesta nella parola;
la parola si manifesta nell'atto;
l'atto si sviluppa in abitudine;
e l'abitudine si solidifica in carattere.
Sorveglia quindi con cura il pensiero e le sue strade,
e fa che esso sgorghi dall'amore
nato dalla premura per tutti gli esseri.

aforisma      Buddha

 

 

L'AMICIZIA

 

IO E PAMY

Io consiglio con il cuore.
A te il coraggio di affrontare.
Ogni scelta è consentita...
figlia mia questa è la vita

 

GEA

 

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GLORIA GAYNOR

 

LA MIA FAMIGLIA

 

 

Pamy

L'amore non ha frontiere

Karim (l'amore di Pamy)

Renzo (papà di Karim)

 

PAMY E KARIM

21 febbraio 2009

 

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