Post n°386 pubblicato il 24 Agosto 2016 da Biosbios
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Post n°385 pubblicato il 27 Maggio 2016 da Biosbios
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Post n°384 pubblicato il 26 Maggio 2016 da Biosbios
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Post n°383 pubblicato il 16 Marzo 2016 da Biosbios
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Post n°382 pubblicato il 16 Marzo 2016 da Biosbios
Oggi sono rimasto a piedi in galleria con l' auto senza più vita, senza nemmeno le 4 frecce, proprio morta e buia, con traffico sostenuto, con due corsie a due sensi, con poca illuminazione alla faccia della sicurezza stradale, eppure, adesso, sono qui che scrivo su questo blog morto, io vivo. Fancület.
Ho un cazzo, sono un uomo, qui con me, che sa di uomo, lo posso toccare, con la stessa mano che allungo per salutare, sono di genere maschile, come i nomi, i pronomi, gli articoli, che non sono di genere femminile, e vivo in questo modo alternativo, felice di non essere sbrigativo, ho uno sguardo da uomo, bacio e piango come un uomo, ho debolezze e forze che fanno guerra, come sulla terra, la terra, genere femminile, che mi contiene, ancora per poco, perchè sono un uomo. |
Post n°381 pubblicato il 20 Luglio 2014 da Biosbios
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Post n°380 pubblicato il 26 Settembre 2013 da Biosbios
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Post n°378 pubblicato il 08 Novembre 2011 da Biosbios
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Stavo camminando da molto mentre abbracciavo un'idea amorevole nei miei confronti, ma sempre ricolmo di inquietudine. Camminavo deciso come si fa quando fa freddo, ero fuori, in piena città, ma non avevo freddo. Io abbracciavo questa idea che in qualche modo curava la mia inquietudine e presi a rallegrarmene un po'. Non so dirvi se sul mio volto apparve in quel momento questo mio rallegramento: devo decidermi a portare con me un piccolo specchio, come le donne. Allora camminavo, camminavo, in centro città, avevo parcheggiato a pagamento nella zona sud, e camminando per le strade del centro semivuote, dopo un po', presi a credere che quella idea che dicevo prima non ero io ad abbracciarla, ma lei abbracciava me, la ringrazio. Arrivai al portone, erano le 17 precise, avevo l'appuntamento alle 16 col ragioniere gessofritto ma cose di lavoro mi impedirono la puntualità. Una donna alta, soprabito, capelli riccilunghi, tacchi, calze nere, stava sul portone con sigaretta e accendino. Poi dietro, dentro al portone, ecco, scorsi il ragioniere faccia di latta che seguiva, anche lui armato fumatore, tutto pronto alla sua pausa sigaretta. Mi accolsero, un po' sorpresi dal mio arrivo e dal mio ritardo, il ragionere mi guardò in un balzo e facendo un cenno esemplare con la mano verso di lei mi disse: ecco, l'avvocato. Lei allungò una mano lunga e freddagelida ma sorrise, non mi aspettavo un avvocatodonna, mi scusò, rimise in tasca la sigaretta e mi indicò la scala marmorea anni 40, primo piano. Alle 17.15 mi congedarono. Le cose da dire furono dette. Scesi per primo in strada, loro due mi diedero la cortese precedenza, sentivo alle mie spalle che i due si salutarono sulla soglia del portone con poche parole e si separarono le direzioni. Dietro di me i suoi tacchi di scarpa. Le avevo guardato le gambe salendo le scale. Durante il colloquio lei aveva un volto sofferto. Ma le sue gambe, nel vicolo silenzioso, le sue calze nere, il suo rumore nel silenzio, erano magia. Poi seppi che riceveva dalle 16 alle 18, erano magia . w w w |
Post n°377 pubblicato il 08 Novembre 2011 da Biosbios
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Post n°376 pubblicato il 21 Ottobre 2011 da Biosbios
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Post n°375 pubblicato il 16 Ottobre 2011 da Biosbios
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Post n°374 pubblicato il 16 Ottobre 2011 da Biosbios
Andiamo verso un mondo di sottilette, quelle che filano e fondono, le aziende si fondono, non aumentano i fatturati allora abbattono i costi per creare profitto, non hanno altre idee, o forse non hanno più possibilità di averne. Quindi il pesce grosso mangia quello meno grosso, il quale, spesso, non vede l'ora di essere mangiato, si fonde con lui dicevo e ne acquisisce il fatturato all'istante, la sua fetta di mercato. Poi le spese, certo, ad una fusione corrisponde una riorganizzazione della nuova azienda creata, e riorganizzare significa tagliare i costi, licenziare, abbassare gli stipendi, assumere solo aperiodi corti con la libertà di lasciare a casa persone in 4 e 4 che fanno 8 all'occorrenza, con preavvisi quasi mai rispettati tra l'altro. La risorsa umana, che a parole molti direttori, nei colloqui di lavoro, dichiarano di considerarla di importanza centrale e primaria per l'azienda, e sarebbe saggio considerarla tale perchè è tale, in realtà viene vista come un costo da tenere sotto controllo e gestire come si gestiscono le cose inanimate. Ma tutte le aziende nascono e producono qualcosa perchè qualcuno fuori poi comprerà il prodotto creato. Il cliente finale ha più importanza di ogni altra parte nel processo produttivo, è essenziale che esista, mentre i direttori non sarà sempre essenziale che esistano. Ma i clienti sono le stesse persone che formano un'azienda, i malpagati, i malassunti, i licenziati, sono loro che contano. Se non avranno soldi, smetteranno di essere clienti e le aziende di essere aziende. Ad ogni fusione aziendale che sentite effettuare, pensate alle sottilette nel forno, come fondono come fondono. |
Post n°373 pubblicato il 16 Ottobre 2011 da Biosbios
Subbugli a Roma, indignati? Delinquenti? Certo bruciare auto a caso o piccole botteghe non ha alcun senso, ma quando vedo una banca presa a sassate mi fa sentire un brivido di piacevole vendetta. Casinari? incendiari? criminali? sicuro, condanniamoli che ci fa sentire buoni cittadini, ma senza falò e vetri sfondati credete che i nostri governatori cambieranno qualcosa? Cambieranno se stessi? |
Post n°371 pubblicato il 05 Settembre 2011 da Biosbios
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Post n°370 pubblicato il 03 Settembre 2011 da Biosbios
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Un martedi di Agosto di quest'anno, all'ora del the, mi torna tutto di colpo chiaro, voi non fate per me e ci metto un po' a riprendermi. Voi tutti, lo ripeto, non fate per me: il concetto, l'ho appena detto, mi è chiaro ma non so dire esattamente perché. Voi non fate per me, nessuno sa dire il perchè, ma potevate arrivarci almeno voi, almeno trent' anni prima di me, che io non faccio per voi. Simpatico questo cane, mi lecca la scarpa. w w w |
Post n°369 pubblicato il 30 Agosto 2011 da Biosbios
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Post n°368 pubblicato il 25 Agosto 2011 da Biosbios
w w w Sei bella, ascoltami, fatti vicina, sei tanto bella che quando qualcuno ti vede non capisce, anima mia. Guarda, guardati, come appari bella, fuori spaventi gli utenti, aizzi i serpenti, sei bella, sei una donna che mostra le sue curve, i suoi denti, e del tuo corpo, tuo amore, tuo mondo, tuo grido, non ti accontenti. Hai seni di piuma, di luna, di pelle elegante, hai uno sguardo del tutto distante, hai il cuore di un leone che non mangia per amore. Ma nessuno ti ama. Sei bella, fai paura, quando vuoi farti notare e fai quel sorriso, fai scappare chi hai ucciso. Amore, vuoi amore, sei disposta a perdere tutto, che è niente, vuoi amore per vivere non per amare. Adori il mare, che di te ha il sale, ha il sudore, ha il colore, ha ogni guizzo della tua pelle di piovra, e chi ti vede in acqua affoga di amore, un mare di amore, ma solo io ti amo. Andiamo, solo io ti amo, nessuno ci può separare, e vedo ogni persona guardare, senza pudore, senza farsi notare, ma noi vogliamo amore, vivere come sappiamo, non perdere tempo a spiegare, che chiunque ti senta, ti veda, ti tocchi, chiunque ti prenda, tu avvicini a Dio. Perché solo io? w w w |
Post n°367 pubblicato il 23 Agosto 2011 da Biosbios
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