Creato da mjago il 09/12/2007

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Zugzwang!

Post n°41 pubblicato il 09 Marzo 2008 da mjago

“Difendetevi dalla gelosia, mio signore! E’ un mostro dagli occhi verdi, che odia il cibo di cui si pasce. Felice il cornuto che, conscio della propria sorte, non ama colei che lo tradisce! Che vita d’inferno invece per chi ama e dubita, sospetta, e nel contempo adora”
(William Shakespeare - Otello - Atto III, SC III)


Ritorniamo a quella sera di Agosto del 2002.(vedi post 40)
In quella piazza, affollata all’inverosimile, mi sembrava che non ci fosse nessuno oltre noi tre e mentre parlavo con Francesca, ”sentivo” lo sguardo di Gaia su di noi.
Quando ad un certo punto, in modo un po’ troppo confidenziale, Francesca appoggiò una mano sulla mia spalla, Gaia ruppe ogni indugio, abbandonò la fila davanti al tabacchino e come un falco piombò su di noi. Faccia da “cocker incazzato” era decisa a “marcare il territorio”:

- Tesoro perché non mi presenti questa bella ragazza? (Gaia)

Disse rivolta a me.
Francesca, colta di sorpresa, tolse la mano dalla mia spalla, però fu comunque più pronta di me:

- Questa bella ragazza si chiama Francesca! (Francesca)
- E io sono Gaia, la ragazza di questo bel ragazzo! ( Gaia)
- Allora sei una ragazza fortunata! (Francesca)

Mentre si stringevano la mano, conoscendo il “caratterino” di entrambe, prima che la situazione degenerasse, mi inserii io:

- Addirittura un “bel ragazzo” mie care che gusti “strani” che avete! E poi così mi fate arrossire! Gaia questa è Francesca, una mia ex compagna di Liceo. (Mjago)

Io e Francesca scambiammo ancora qualche parola, poi prima che “l’attacco di bile” di Gaia sfociasse in qualche gesto inconsulto ci congedammo.

- Speriamo di non dover aspettare altri quattro anni per rincontraci (Francesca)

Io le sorrisi

- E’ stato un piacere Gaia (Francesca)
- Il piacere è stato tutto mio Francesca ( Gaia)

Ci salutammo e la vidi scomparire tra la folla. Mi resi conto immediatamente che avevo un “piccolo” problema da risolvere: la gelosia di Gaia, travestita da epica ira. Quel piccolo futuro avvocato, mi fece sedere sul “banco degli imputati” e mi sottopose ad un pressante interrogatorio. Torquemada, sono convinto sarebbe stato più clemente!
Un’avvertenza per gli animi “più sensibili”, il tono della discussione fu piuttosto “colorito”:

- Gradirei sapere chi è quella ragazza! (Gaia)
- Se cambi il tono inquisitorio, forse, potrei anche risponderti! (Mjago)
- Va bene, riformulo, chi “cazzo” era quella “vacca”? (Gaia)
- Gaia per favore! (Mjago)
- Per favore un corno, mi vuoi rispondere? (Gaia)
- Te l’ho detto una ex compagna di liceo! (Mjago)
- Cos’è hai fatto il liceo in una “casa di tolleranza”? (Gaia)
- Ma ti sta andando “in corto” il cervello? (Mjago)
- Senti, io sono una donna, e so che quando guardo un uomo in un quel modo, ci sono tre possibilità! (Gaia)
- Ovvero? (Mjago)
- Ci ho “scopato”, ci “scopo”, oppure o intenzione di “scoparci”! (Gaia)
- Gaia stai scadendo nella volgarità (Mjago)
- Qui di volgare c’è solo la tua ex compagna di classe ma hai visto come era vestita? (Gaia)
- Che cosa c’entro io con questo? (Mjago)
- Tu centri perché gli stavi guardando le cosce! (Gaia)
- Santo cielo, era quasi nuda, non è che mi potevo voltare dall’altra parte (Mjago)
- Si ma almeno potevi evitare di avere quella faccia da pesce lesso! (Gaia)
- E tu potevi evitare di essere così sgradevole! (Mjago)
- Ah…quindi ora sarei io la “stronza”? Cos’è lascio da solo trenta secondi il mio ragazzo e me lo ritrovo che “sbava” davanti ad una “mignotta” in “costume adamitico” e dovrei far finta di nulla? (Gaia)
- Sei paranoica! E poi potevi essere più gentile, l’hai aggredita! (Mjago)
- Mjago non mi fare “incazzare”, ora la stai anche difendendo! (Gaia)
- Io non difendo proprio nessuno, sei tu che hai avuto una reazione sproposita! (Mjago)
- Scusa, ti ho mai fatto una scenata di gelosia? (Gaia)
- No appunto! Non vedo perché devi iniziare stasera! (Mjago)
- Perché so quello che ho visto! (Gaia)
- E cosa avrai mai visto? (Mjago)
- Due persone tra cui c’era “tensione sessuale” (Gaia)
- “Tensione sessuale”? Non essere ridicola, siamo stati insieme per un po’ di tempo, tutto qui… (Mjago)
- Tutto qui…? Allora vedi che sei uno perfetto “stronzo”! (Gaia)
- Perché? (Mjago)
- Perché non me lo hai detto subito! (Gaia)
- Se mi avessi dato il tempo di parlare te lo avrei detto! (Mjago)
- Mi hai detto che era una ex compagna di Liceo! (Gaia)
- Ed è la verità… (Mjago)
- Forse è il caso che me la racconti tutta la verità! (Gaia)

Un classico caso di “Zugzwang” parola tedesca che vuol dire “obbligato a muovere”. E’ una particolare situazione che si presenta negli scacchi quando, per qualunque mossa tu possa fare, non potrai mai impedire di subire uno “scacco matto” da parte del tuo avversario.
Non amo arrendermi, ma quando si è stretti in un angolo, senza vie di uscita, e una eroica resistenza ti porterebbe ad un inutile sacrificio, l’unica cosa veramente da fare è avere il buon senso di “alzare bandiera bianca”, con la speranza che il vincitore non sia troppo spietato.

“Era il Carnevale del 1997, io e Beppe eravamo davanti al cancello della villa di Valeria accompagnate dalle Iene Ridens…”

Ma voi questa storia già la conoscete…

 
 
 
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