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La sopraffazione.

Post n°17 pubblicato il 27 Ottobre 2007 da kripton2
 

Venerdì pomeriggio, chissà perchè sempre in questa giornata, ho ricevuto la solita intimidazione sul lavoro che mi sta rovinando il weekend. Un giorno quando ci sarà da fare i conti con la vita, sarebbe bello capire quanto questi momenti con il cuore in gola, mi saranno costati in termini di giornate in meno da vivere.

Torniamo ai fatti. La figlia del titolare che nell'organigramma aziendale, figura come Responsabile Commerciale Estero mi manda una mail velenosa, inviando la missiva anche all'attenzione del Responsabile del Personale. Vuole sapere il perchè di alcuni prodotti in giacenza che a suo parere sono in esubero ma soprattutto pone quesiti e pretende risposte riguardo una vicenda per la quale già due settimane fa avevo dato chiare giustificazioni nell'ambito di una inchiesta interna.

Infatti mi fu domandato dal Responsabile di Stabilimento di fornire spiegazioni riguardo un acquisto di master che era stato l'oggetto di una problematica di produzione. Avevo acquistato un prodotto che costava di più e che nell'ambito di una produzione specifica, si è rivelato non adatto. Da questo episodio, come detto, perfettamente spiegabile nell'ambito delle modalità di acquisto e in linea con le tipologie di qualità, era nata una discussione dai toni forti con Lei. Alla fine mi sembrava di aver dato dimostrazione di buona fede e chiarezza in fase di acquisto, tanto che l'episodio si era chiuso con una mail dai toni non concilianti ma quano meno risolutivi. 

Quello che più mi sta ferendo, è che pensavo che la vicenda fosse stata archiviata ;  invece per la Direzione che non cerca altro che un appiglio per potermi licenziare, non era affatto così. Ripresentarla dopo qualche settimana, rappresenta per me una persecuzione in quanto, pur con l'animo sereno, mi rendo conto che mi stanno sempre addosso. 

Ho risposto sempre via mail agli stessi intestatari, ossia la figlia del Titolare e al Resp.Personale. Gli detto che per gli articoli in esubero, risponderò non appena avrò completato la visione della documentazione mentre per l'argomento che più mi ha turbato, gli ho garantito una risposta ma gli ho chiesto di dirmi, visto il Suo non disinteressato impegno in argomento, se è Lei che si occupa di questi articoli e da quando.

Mi aspetto di tutto Lunedì quando torno al lavoro. Sono convinto che ci saranno momento molto duri e nonostante sia ormai preparato a tutto. non riuscirò mai ad abituarmi a queste frustrazioni. D'altra parte mi rendo conto che come lavoratore in queslla Azienda, sono un "dead man walking". Comunque se pensano che dia le dimissioni, si sbagliano di grosso ; dopo tutte le mortificazioni che ricevo ormai da quasi tre anni, se vogliono che me ne vada, ci devo mettere loro la faccia.

Sto facendo una fatica terribile a mascherare i miei sentimenti ; non voglio turbare mia moglie e soprattutto mia figlia, che dopo un periodo di difficoltà anche Lei sul lavoro, mi sembra più serena. Mi domando anch'io quando toccherà a me, certo non ora. Ho un "groppo" sullo stomaco e purtroppo, non è per la fame.

 
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