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10 cibi che allungano la vita

Post n°11 pubblicato il 02 Agosto 2005 da LuisB

Sono dieci gli alimenti che, secondo un compendio degli ultimi numerosissimi studi in materia, allungano la vita, prevengono le malattie e ci mantengono belli ed in forma. Dieci tipi di cibo che dovrebbero - secondo diversi esperti americani - venire inclusi nella dieta quotidiana di ognuno di noi, unitamente - ovviamente - ad un regime di vita di sano che includa ginnastica e attivita' fisica regolari.

Ecco gli alimenti della salute infinita.

-          Frutti di bosco: al primo posto figurano i mirtilli che, insieme a fragole e lamponi, rappresentano i frutti piu' ricchi di sostanze antiossidanti e che dovrebbero quindi riuscire persino a prevenire la formazione di tumori. Secondo un'indagine del ministero dell' Agricoltura americano bisogna mangiarne una tazza al giorno.

-          Latticini: Dicono le ultime linee guida alimentari Usa del 2005 che i latticini sono, non solo la fonte privilegiata e piu' efficace di calcio, ma sono anche pieni zeppi di di proteine e vitamine'. Il governo statunitense ne raccomanda il consumo di tre porzioni al giorno per la prevenzione dell'osteoporosi.

-          Pesci “grassi”: Salmone, tonno e acciughe sono tra i pesci piu' ricchi dei grassi 'buoni' per l'organismo, gli omega-3, capaci di diminuire la formazione di coaguli sanguigni e quindi di diminuire le probabilita' di malattie cardiache. Le indicazioni sono: due porzioni di pesce due volte a settimana ed arrivano dall'American Heart Association.

-          Verdure a foglia verde scura: Spinaci, lattughe verde scuro, ecc. vengono considerati da uno studio di Harvard una mano-santa per la loro ricchezza di vitamina C, acido folico, carotenoidi e magnesio, nella prevenzione del diabete e altre patologie.

-          Grani integrali: ossia pasta, riso, pane, orzo integrali, miglio. Tutto questi alimenti, ricchi di selenio, vitamina B, acido folico, fibre, ridurrebbero i rischi di diabete secondo l'American Dietetic Association.

-          Legumi: Sono proteine senza grassi, zeppe di ferro, magnesio e acido folico, che appaiono ridurre i rischi di una serie di tipi di tumori, oltre a rappresentare una fonte proteica senza grassi, e a basso contenuto calorico.

-          Nocciole: Se consumate in basse quantita, dicono gli esperti - ossia non piu' di una manciata al giorno - noci, nocciole, mandorle, pinoli, possono aiutare ad abbassare il colesterolo, fornendo al tempo stesso proteine e dando un senso di pienezza.

-          Patate dolci: Questi tuberi spesso sottoconsiderati, sarebbero carichi di antiossidanti naturali (caroteneoidi, vitamina C, acido folico, rame, calcio, ferro, potassio) e di fibre. Le patate dolci preverrebbero cosi' malattie cardiache e cancro, promuovendo la salute del tratto digestivo.

-          Pomodori: La parola d'ordine' : mangiarne tanti, comunque, Cotti o crudi, i rossi pomodori proteggono contro i tumori e rafforzano il sistema immunitario.

-          Uova: riabilitate dopo gli anni bui della lotta ai grassi saturi, le uova vengono ora giudicate un alimento chiave per una lunga vita in quanto capaci di fornire proteine nobilissime, nonche' altri elementi cruciali per le donne incinte e per la prevenzione della degenerazione maculare degli occhi. Le raccomandazioni parlano di un uovo al giorno con tutta tranquillita', a patto che si limiti il consumo globale di colesterolo da altre fonti.

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Commenti al Post:
domizia58
domizia58 il 03/08/05 alle 09:54 via WEB
Ehi mille grazie per i tuoi consigli... inseriro' questo tuo messaggio nel mio Forum, se non hai problemi...
(Rispondi)
studioav2005
studioav2005 il 04/11/05 alle 11:25 via WEB
Osteoporosi : Il mondo invecchia Attività e programmi del centro di diagnosi, prevenzione e cura delle osteoporosi presso l’Ospedale S.Maria del Popolo degli Incurabili di Napoli Grazie ai progressi della medicina negli ultimi anni abbiamo assistito ad un considerevole aumento della vita media dell’uomo nelle società industrializzate occidentali. Le condizioni di vita generali, l’alimentazione, le condizioni sociali ed economiche dell’ultimo secolo hanno contribuito a questo fenomeno; mentre la medicina, attraverso recenti scoperte, ha consentito di prevenire numerose malattie metaboliche e degenerative, di sconfiggere alcune malattie e di ridurre l’incidenza della mortalità in tante patologie un tempo considerate gravi. Questa elevazione dell’età media della popolazione “anziana” ha comportato un inevitabile incremento delle patologie da invecchiamento ; un tempo erano piuttosto rare alcune malattie che oggi riscontriamo all’ordine del giorno come alcune neoplasie tipiche della terza età, le cardio-vasculopatie da invecchiamento, il morbo di Alzheimer, l’osteoporosi ed altre. L’osteoporosi, in termini di percentuali è una delle patologie maggiormente presenti nella popolazione ultracinquantenne mondiale; questo incremento è prevalente nella popolazione di sesso femminile; infatti il fattore di invecchiamento tipico della donna è la menopausa. Si tratta di una patologia metabolica a carico delle ossa che consiste nella riduzione di massa ossea quindi di contenuto minerale osseo (BMC) e viene suddivisa in tre stadi : Osteopenia, Osteoporosi ed Osteoporosi grave a seconda dei valori di BMC riscontrati. ( La struttura dell’osso è costituita da cellule (Osteociti) che costituiscono il tessuto stabile dell’osso mentre altre cellule (osteblasti) contribuiscono all incremento dell’osso ed altre (osteoclasti) sono deputate alla demolizione delle cellule morte; finchè questi due sistemi sono in equilibrio l’osso risulta sano, ma quando l’attività degli osteoblasti si riduce ed aumenta l’attività degli osteoclasti si verifica una riduzione degli osteociti con conseguente perdita di massa ossea.) Le cause principali dell’osteoporosi, afferma il Dott. Vitale, sono da ricercare in alcuni fattori quali l’età, il sesso, prevalentemente quello femminile, la densità ossea iniziale, in base alla costituzione ed alla razza, la costellazione ormonale di paratormone, calcitonina, estrogeni, la riduzione dell’assorbimento di calcio a livello intestinale, le alterazioni dietetiche, il fumo, l’alcool e la carenza di attività fisica. Il sintomo principale dell’osteoporosi è il dolore osseo, che può essere confuso con dolore articolare da artrosi al quale spesso è associato, ma la evenienza principale della malattia è l’insorgenza delle fratture che in taluni casi si verifica in maniera eclatante e drammatica, come la frattura del collo femore. Anche le fratture dell’estremo distale del radio (polso) si verificano spesso, ma le fratture più frequenti sono quelle vertebrali, queste, il più delle volte passano inosservate per l’esiguità del dolore, ma con il passare del tempo determinano una deformità globale del rachide, specie nel tratto dorsale, in ipercifosi. Quali mezzi dispone la medicina per diagnosticare e curare la malattia; “trattandosi di una malattia degenerativa ed evolutiva il cardine principale del trattamento dell’osteoporosi è la prevenzione. La diagnosi precoce si avvale di esami strumentali quali la Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) ed una MORFOMETRIA VERTEBRALE da effettuarsi su un Rx grafia del rachide Dorsale. Vi sono poi accertamenti di approfondimento come la radiografia a doppia energia (DEXA), la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC). Altrettanto importanti sono gli esami di laboratorio quali Calcemia, Fosforemia, fosfatasi alcalina, osteocalcina, peptide di estensione del procollageno , idrossiprolinuria ed altri esami specifici. Il trattamento prevede l’assunzione di idonee quantità di calcio e Vitamina D3 sia attraverso la dieta che attraverso i farmaci, la terapia farmacologica si avvale di numerose specialità derivanti dai cosiddetti bifosfonati, ormoni estrogeni, anabolizzanti ed altri oggi nuovi farmaci si affacciano nella terapia come il Ranelato di stronzio e il teriparatide. Il Sistema Sanitario Nazionale attraverso Ospedali ed Ambulatori ha istituito numerosi Centri per la diagnosi, prevenzione e cura delle osteoporosi; Presso questi centri è possibile effettuare un esame MOC di sceening; in base ai dati anamnestici sarà possibile indirizzare i pazienti verso accertamenti diagnostici di approfondimento, quali ad esempio la morfometria vertebrale sulla Radiografia del rachide dorsale, saranno quindi prescritte terapie farmacologiche, riabilitative e presidi ortesici atti a curare la malattia, inoltre verranno fornite tutte le indicazioni ed informazioni su una corretta condotta di vita per ridurre l’incidenza di questa patologia. studioav2005@libero.it
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maryluna.7
maryluna.7 il 19/08/06 alle 14:38 via WEB
Acc... delle patete dolci non lo sapevo.. il problema è che in italia molti tipi di tuberi che somigliano alle patate e che sono dolciastre vengono considerate "patate dolci"... Quale sarà quella giusta? O lo sono tutte ? Un grosso saluto..:0).. MARY
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