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il Padre Guardiano

Post n°75 pubblicato il 17 Marzo 2012 da anchise.enzo

Le stravaganze simpatiche del Padre Guardiano (Racconto)
La stravaganza di quel Padre Guardiano era esagerata: dipendeva forse dall’età, oppure dall’essere un po' distratto; sempre di corsa verso qualcuno o qualcosa. A volte...




A volte capitava che lasciasse il sugo acceso sui fornelli, prima di celebrare messa, e poi all'improvviso abbandonava l’altare nel bel mezzo dell’omelia per correre in cucina a spegnere quel sugo ormai bruciato. E che fosse bruciato, lo faceva intendere dall’umore cambiato, quando tornava a riprendere messa sull’altare. L'omelia cambiava tono. Si indovinava il suo turbamento per quel suo ennesimo pranzo andato in fumo.

Un'altra volta capitò che dei ragazzi che giocavano, avevano urtata, più che spinta la sua Fiat 1100 familiare, da lui lasciata a ridosso della discesa del convento, facendola avviare lungo la discesa. Fu avvisato e in abiti sacri rincorse la macchina e, solo per miracolo, la riacciuffò in tempo, scongiurando il disastro. Prima di tornare sull’altare, fece in tempo a rincorrere quei ragazzi ai quali dette sonori ceffoni.

Era così quel nostro padre guardiano.
Un'altra volta volta, in maniera clamorosa, quel suo strano carattere si evidenziò in tutta la sua imprevedibilità. Fu in occasione della festività di Santa Lucia, mentre officiava la messa solenne, insieme all’anziano padre Raffaele, del tutto sottomesso al superiore e impaurito dai suoi severi comandi.

A Padre Raffaele comandò di prelevare la reliquia della santa affinché i fedeli potessero baciarla in occasione della festa. Padre Raffaele, che era da poco giunto in convento e non aveva ancora avuto modo di riconoscere tutte quelle numerose reliquie, andò in sacrestia e vi rimase molto tempo senza riuscire a rintracciare la reliquia richiesta. Disperato, tornò a mani vuote dal padre guardiano che sull'altare stava aspettando con impazienza insieme al popolo dei fedeli.

Molto seccato il Padre Guardiano intimò all'anziano confratello di tornare subito in sacrestia a prendere una reliquia qualsiasi, tanto quelli, i fedeli, non se ne sarebbero accorti. E fu così che Padre Raffaele, nella foga di prendere la prima a portata di mano, prese quella, riconoscibilissima, di Sant'Antonio. Per fortuna i primi fedeli non la riconobbero e la baciarono tranquilli.

Quando però qualche bizzoca s'accorse che non era la reliquia di Santa Lucia, ma quella di sant'Antonio, si ebbero le puntuali rimostranze rivolte all’officiante. Al che il guardiano indignato e forse anche arrabbiato ebbe seccamente a replicare: "Embè, l’anne passate l’avete baciate, a’ uanne na’ veléte bacià, e i' n'vva facce bbacià?".

I fedeli più intimoriti che convinti, si decisero a baciare la reliquia e pazienza per Santa Lucia. Tanto a tenerla buona ci avrebbe pensato Sant'Antonio, che come si di dice nel paese nostro è "un santo molto miracoloso".

 
 
 
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