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UNA VOLTA ERA L'ARIA DI NAPOLI IN...BOTTIGLIA!

Post n°1331 pubblicato il 17 Marzo 2015 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Tra le tante opportunità che la rete e la comunicazione in genere ci offrono, quanto meno, qualcosa di buono c'è: ci "insegnano" a diffidare degli altri, del nostro prossimo. Lo fanno da tanto e continueranno a farlo per sempre poiché non è tutto rose e fiori: il marcio non manca e col tempo, ci stiamo istintivamente attrezzando per difenderci da attacchi subdoli, da fregature varie e da importuni scocciatori. Col tempo abbiamo affinato il fiuto e alzato il livello di guardia e questo credo che fatalmente si rispecchi nella vita reale. Prendiamo la spesa quotidiana per esempio, non ci scappa niente e  con un articolo nuovo tra le mani, siamo a controllare etichette, lo scrutiamo con sospetto, lo passiamo sotto la lente d'ingrandimento, ogni piccolo dettaglio è nelle nostre conoscenze dopo aver fatto un'autopsia minuziosa. Insomma, siamo sotto attacco come ci dicono i media e come accade nel web e noi ci dotiamo di anticorpi per difenderci. Orbene, leggere del grande, mastodontico, bidone creato a regola d'arte per fregare un signore carico a soldi, ci voleva un cazzaro come me, carico a chiacchiere. Non si spiegherebbe altrimenti, come abbiano potuto coinvolgere un imprenditore tedesco in un raggiro così banale quanto così ben organizzato. Quattro uomini, un "fesso"  e oltre 1.300 milioni di euro, questi i cardini della pazzesca truffa organizzata in nove mesi: un parto che sarebbe andato anche a buon fine se gli "oggetti" da vendere non fossero state la sede dell'Ambasciata Americana in Italia e la sede di Roma della FAO che vedete su in foto! Tre uomini e una donna, contro un "indifeso" pollo da spennare. I quattro sono stati beccati e la vendita sospesa, anche perché l'ambasciatore americano non aveva alcuna intenzione di sloggiare da Via Vittorio Veneto e nemmeno la FAO, era intenzionata a lasciare la sua sede storica in un zona residenziale di Roma. Raga' non voglio fare il saccente o lo spocchioso, però, scusate la domanda: "Non dico la rete e i media, ma la mamma dell'improvvido tedesco non gli ha detto tutto?".  
 
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