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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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SCUOLE: PALESTRE DI CIVILTA'
E' da tanto ormai che non accade: i buoni esempi nelle istituzioni sono latitanti, non rileviamo segnali di buona amministrazione da nessuna parte ormai. Tra politica del malaffare, uffici pubblici che non funzionano e ospedali dove si muore invece di guarire, ammettiamolo, siamo demoralizzati e spinti a perdere ogni speranza. In quel di Arco (TN), in una scuola elementare il direttore didattico ha dovuto prendere un'iniziativa: ha comminato una nota. A chi? No, no agli alunni, macchè, ai genitori!!! Bella mossa Prof, bravissimo, così si fa!!! E quando ci vuole raga', ben vengano direttori cazzuti che si attivino con provvedimenti di tal genere! Informato e sollecitato da alcuni insegnanti, il buon dirigente ha appreso che fuori all'istituto, quando si formano i soliti capannelli di persone che sono in attesa dell'uscita dei figli, spesso e volentieri, gli adulti si fanno prendere dalla foga delle conversazioni tramutandole in battibecchi verbosi, poco educati e prolungati anche quando i bambini hanno raggiunto i genitori. Un pessimo esempio ha pensato il nostro prof, un caso disdicevole scambiarsi invettive davanti ai piccoli. E così l'idea non malvagia di punire questi signori animosi e poco attenti all'educazione dei loro figli. E' partita così una bella lettera di richiamo per tutti quanti: un gesto significativo che rimane agli atti, mentre i genitori più facinorosi per i toni accesi, hanno inoltre ricevuto anche un richiamo a voce. Insomma, cari amici, resterà forse un caso isolato ma è un precedente che senza dubbio potrà dare la stura necessaria a coloro che vorranno adoperarsi in futuro per richiamare gli adulti che solitamente scambiano l'attesa davanti alle scuole come occasione per scambi verbosi e poco educati da mercato rionale. Mi auguro che presidi e direttori attenti e volenterosi, siano più vigili non solo nell'ambito scolastico ma anche fuori: la buona educazione si pratica dovunque, senza preferenza per nessun luogo.
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