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DABBENAGGINE DA W.C.

Post n°3386 pubblicato il 12 Novembre 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Sapete tutti come in un bagno pubblico, situato ovunque e in qualsiasi luogo obbligato a gestirne almeno uno, sia ricorrente trovarsi davanti scritte di ogni genere: mi riferisco a quelli maschili poiché non sono mai entrato in uno femminile. E sarebbe il minimo dell'indecenza se il bagno non fosse sporco, poco curato e devastato dall'inciviltà di coloro che si comportano così dappertutto, tranne che a casa loro. Tornando alle scritte nei bagni maschili, mi sembra inutile citarle e riportarvene qualcuna, sono più o meno sempre triviali, oltre ogni limite e talvolta ci scappa anche l'ironia. Nei bagni femminili invece, stando ad alcune testimonianze, pare che le cose vadano un po' meglio: c'è chi esagera, c'è chi si toglie qualche sfizio per punire uomo o donna non proprio amichevolmente. Ha colpito molto e ci può anche stare, questa scritta che vedete su in alto: "Suggerisci un libro", un invito alle donne che poi seguiranno a segnalare, se ben disposte, un libro da leggere. Col tempo, la scritta non è rimasta isolata, l'elenco si è allungato, i titoli e gli autori si sprecano e sono libri che meritano la segnalazione anche se il posto non sia tra i più deputati. Pare che solo una donna si sia intromessa scrivendo una sciocchezza non propriamente confacente alla richiesta iniziale. Il giornalista che ha segnalato nel suo articolo scritto sul "Messaggero", questo caso piuttosto unico e originale (?) si è basato sull'aspetto culturale del messaggio e indica che sia normale questo esito finale: le donne leggono più degli uomini e quindi solo una donna poteva lanciare la "sfida"  e solo le donne potevano adeguatamente replicare. Tra l'altro pare che vi sia una statistica ad hoc che confermi la supremazia femminile per la lettura. Allora: innanzi tutto partiamo dal luogo dove tanta cultura tracima ed esonda: in un cesso femminile, avviare un'iniziativa del genere scrivendo su un muro, sembra proprio una boutade. Con tanti luoghi deputati e espressamente pronti a ospitare questi voli pindarici con inviti "letterari", ve ne sono a bizzeffe, si trovano dappertutto e appositamente adatti all'uopo. Farlo in un bagno si scorge la voglia cazzara di una pseudo lettrice di esaltare quel farlocco femminismo italiota e fuori le riga, giusto per dimostrare che la cultura non sia solo di sinistra come un tempo si era soliti ripetere. Una caduta di stile per lei e per chi le abbia risposto segnalando i libri. Noi maschietti siamo zozzoni, ma loro hanno confermato i limiti di donne al di sopra di ogni sospetto e segnate da etichette irreprensibili. Non hanno fatto altro che scimmiottare i maschietti, lo hanno fatto e lo fanno per surclassarli e per dimostrare l'ignoranza maschile confermata dalla moltitudine delle porcherie scritte in quasi tutti bagni pubblici maschili. Ebbene loro si sono camuffate, hanno sparato cartucce a salve e convincono poco. Volete sapere perché sostengo tutto ciò e rigetto anche la storiellina delle donne che leggono più dei maschietti? Semplice: chi va in giro per bagni pubblici a imbrattare muri, a scrivere stro...te e a compiacersi per ciò che scrive? Siano uomini o donne, non cambia nulla: una persona civile va al cesso pubblico e non sporca i muri, non sporca e/o bagna a terra e cerca disperatamente di uscire a testa alta dal bagno per non indispettire chi seguirà dopo di lui. I libri li leggiamo un po' tutti e se è vero, non esiste l'atavico "fesso chi legge", ma il "fesso chi sporca". Incontratevi altrove se volete fare cultura e no nei cessi!

 
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