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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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ALL'ASSALTO: ATTENTI A QUEI DUE!
Altro che coronavirus, questa foto sta girando in rete più di tutte quelle che riguardino il virus che ci assedia. Sapete dell'incetta che i supermercati hanno subito: hanno arraffato tutto ciò che potesse servire al sostentamento umano, dal pane alla pasta al latte e un po' di tutto, per essere pronti a rimanere relegati in casa senza mettere fuori il naso in caso di pandemia accertata. "Meglio agire subito che tentennare" avranno pensato in tanti, non c'era l'impellenza tuttavia, meglio menare prima le mani e star sicuri. La foto dimostra ampiamente ciò che sia accaduto in tanti supermercati italiani: al nord l'assalto è stato ovviamente più vigoroso vista la situazione mentre in altre regioni, più verso il sud, non ci sono stati segnali tangibili per cui nessun assalto da evidenziare!!! La curiosità della foto è questa: hanno razziato di tutto e di più e non contavano tanto le marche, quanto le disponibilità. Quindi via tutto, via tutti i tipi di pasta e tutte le varie marche disponibili, salvo quelli che vedete su in alto. Domanda: "Perché quelli no?" Semplice, perché sono "penne lisce" e "farfalle". Non importa la marca, è il tipo di pasta che non è ambito, viene scartato nelle scelte e relegato in fondo agli scaffali, in questo caso specifico, lassù in alto. Io mangio e consumo tranquillamente entrambi i tipi di pasta, non pongo limiti e mi vanno bene e sono spesso, nella mia lista della spesa. Leggendo molti commenti sparsi in rete e sui social, ho letto di tutto: "Le penne lisce fanno ca..re, gli italiani non sono interessati!". "Le farfalle? Le più odiate dagli italiani: cuociono sulle ali mentre al centro sono sempre dure!". Insomma ho scoperto una avversione che non immaginavo: le penne lisce sono indicate per tanti primi, l'importante è che non vi sia sugo, ragù o altro di rigorosamente denso. La pasta liscia non trattiene il sugo e il condimento, per cui al contrario della rigata che trattiene tutti i composti, la penna liscia va consumata solo in mancanza di sugo. La farfalla poi, la si lascia cuocere un po' di più affinché il centro sia al dente e le ali cotte a puntino. Le mangio e mi piacciono molto. Tutto questo è piuttosto divertente: se è vero che siano state eluse per le ragioni che ho menzionato è molto strano; se veramente fosse stato un momento grave di carestia generale, mi sarebbe piaciuto vedere se le penne lisce e le farfalle, rimanevano lassù solitarie e schifate da tutti. Se poi il problema (ciò che non credo) sia stato l'ubicazione dei pacchi, irraggiungibili e difficili da prendere in alto, allora come spesso si fa quando si cerca qualche prodotto posto dove non si possa prendere, si chiama qualcuno del personale oppure si procede con la forza...di chi ti alza quanto basta per arrivarci! Ma tutto questo è possibile? Beh, come dice la Gerini in uno spot a proposito di pasta: rigorosamente sì!
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