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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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ALIENI: UMANOIDI O SOLO MACCHINE?
Di segnalazioni, di apparizioni e di ufo ne abbiamo collezionati a bizzeffe: si perdono nella notte dei tempi gli avvistamenti nei cieli di ogni parte del pianeta. Il canovaccio è sempre lo stesso: qualcuno osserva, fissa l'immagina su una foto (oggi molto più facile con un cellulare) e la prova è bella che confermata. Recentemente anche una grande nave da guerra statunitense, ha incrociato qualcosa precisamente identificata e parrebbe che fosse una astronave. Addirittura, pare che gli USA abbiano carteggi, pratiche, faldoni segretissimi su questi avvistamenti e tutto però resta segreto per non allarmare il mondo che di "uccelli senza zucchero", ne ha tanti per la testa. Io che ho sempre rifiutato la fantascienza e le sue intriganti vicissitudini, ora mi sento tranquillo su quanto abbia appreso circa gli alieni. Lo spazio che ci circonda è immenso, è vastissimo, illimitato e non percorribile: oltre la nostra galassia, ve ne sono tante altre molto, ma molto lontane e se gli alieni dovessero giungere dalle nostre parti, dovrebbero compiere viaggi della durata di migliaia di anni. Come spesso abbiamo immaginato, ci capita sulla testa una bella e grande astronave, si ferma, atterra in uno spiazzo bello largo e scendono omini più o meno simili a noi che presumibilmente siano dotati di braccia, gambe, occhi e...tanto carbonio, ovvero, l'unica base vitale che conosciamo. Ecco se fosse così, se le condizioni fossero queste, allora sarebbero alieni morti e finiti. Il dottor Shostak sostiene: "Le loro capacità cognitive probabilmente non saranno alimentate da una massa spugnosa di cellule che chiameremmo cervello. Probabilmente saranno andate oltre l'intelligenza biologica e, in effetti, oltre la biologia stessa". Ovvero: nessun genere vivente potrebbe affrontare un viaggio lungo migliaia di anni; anche avanti biologicamente, non sarà mai possibile. Pertanto, se avverrà mai qualcosa del genere, noi incontreremmo macchine artificiali: vive sì, ma artificiali! Pensate se una entità biologicamente viva sia disposta ad affrontare un viaggio infinito e giocarsi la vita in un mezzo che viaggia nel tempo. Quindi solo le macchine potrebbero essere disponibili: non si lamenterebbero, non avrebbero bisogno di cibo, ossigeno, servizi igienici, svago e distrazioni, non morirebbero di noia e non scasserebbero le palle a nessuno con interventi del tipo: "Houston, abbiamo un problema: fateci tornare indietro, ci stiamo grattando i...gomiti!".
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