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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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OGNUNO CON LE SUE IDEE
Sul caso tanto dibattuto in questi giorni, l'omicidio di Giulia e l'arresto di Filippo, si è scatenata la ridda e la rissa di opinioni, pareri, commenti ed espressioni di sincero cordoglio per la povera ragazza. Come al solito l'occasione era (lo è tutt'ora) ghiotta per coinvolgere tutti, politica compresa, per esprimere la propria indignazione e lo sconcerto per quanto avvenuto. Io leggo e tra i tanti, Paolo Crepet psicologo apprezzato da tempo, ha in più occasioni espresso il suo punto di vista professionale. Ecco, senza fare troppe chiacchiere e celebrare il noto professore, vi riporto alcune sue espressioni riferite in diversi contesti, poiché è stato intervistato sul caso, in più occasioni.
* "Femminicidio: non esiste amore violento".
* “I giovani uccidono le fidanzate perché nella vita non hanno mai ricevuto un solo no”-
* "Non credo a nulla di tutto questo, in lui c'era una sorta di impotenza dell'anima. Una violenza è un progetto, non si diventa lupi in una notte".
* "Buona parte delle responsabilità di violenza fra i giovani, sta nell'incapacità della famiglia di punirli e la totale assenza di empatia fra genitori e figli distrutta dai telefonini".
Credo siano pareri professionali abbastanza interessanti da discutere. Se ne avete voglia e avete i vostri pareri personali da esporre, sarà gradito il vostro intervento. Grazie.
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