Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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NOSTALGIA CANAGLIA

Post n°3630 pubblicato il 25 Luglio 2020 da monellaccio19
 

 

 

 

Una grande novità, da ieri in edicola e puntualmente ogni venerdì, torna una delle riviste più note del dopoguerra: "SOGNO". Scomparsa intorno agli anni ottanta per ovvia mancanza di mercato, questo ritorno farà felice moltissime donne che hanno vissuto giovinezza e oltre, la vita quotidiana in compagnia dei sogni che i famosi fotoromanzi delle epoca procuravano loro. Ricordo bene quel periodo: tre erano le testate che spopolavano in Italia e all'estero: un pletora di lettrici che mai e poi mai, avrebbero rinunciato alla rivista preferita. "Grand Hotel", "Bolero Film" e "Sogno" raccontavano l'Italia degli anni '50 e indi poscia con il tempo, la loro attualità era pilastro dei racconti che pubblicavano. Ci sono passati tutti su queste riviste e all'epoca contratti molto alettanti, inducevano grandi attori agli inizi della loro carriera, a partecipare ai "ferma immagini" con il fumetto annesso. Che tempi, che ardori, che passioni e che amorazzi, un tripudio di donne bellissime e di uomini attraenti. Inoltre molti altri attori hanno cominciato in tal guisa a farsi conoscere: era un buon trampolino di lancio il fotoromanzo e nessuno si è mai tirato indietro. Sul primo numero di "Sogno"  non a caso, viene riproposto un classico del genere, con Franco Gasparri e Claudia Rivelli, amatissimi sin dalla loro prima uscita, dalle lettrici. Che dirvi, il solo apprendere della ripubblicazione di un classico dell'editoria rivistaiola italiana, mi ha galvanizzato e riportato indietro nel tempo. Noi ragazzi all'epoca, giudicavamo queste riviste specializzate, giornali per "piattilografe", un termine poco educato e offensivo, poiché pescavano le loro numerose lettrici in un bacino ben definito: le cameriere, le attuali collaboratrici domestiche, le servette del tempo che fu, quelle che lasciavano la campagna per lavorare in città. Magari presso famiglie di censo superiore e/o blasonate con la voglia di evidenziarsi, grazie alla cameriera tutto fare. Poi queste ragazze, dopo aver maturato esperienze, magari passavano a fare le commesse. Erano tempi in cui la nostra economia faceva passi da gigante e l'evoluzione culturale metteva tutti in condizioni di trovar un lavoro adeguato. Le dattilografe per esempio, erano molto richieste, quindi quel termine di "piattilografe" era indicato per abbracciare un po' tutte queste ragazze che sognavano a occhi aperti e alla quali non mancava mai in borsa, l'ultimo numero di "Sogno". Oggi onestamente non ci azzarderemmo più ad apostrofarle con un ineducato e spropositato appellativo così pesante. Concludo esponendovi qualche remora: saranno pubblicate 200 mila copie per la prima uscita, ma non so se questo tornare indietro, questo revival, possa riportare al successo di un tempo. Mi sembra che quel periodo storico non abbia poi accesi nostalgici così sfegatati pronti a riaffezionarsi alla riproposta. Che ne pensate? Se avete vissuto o conosciuto quel tempo, quali esiti potranno riscontrarsi? 

 
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Commenti al Post:
cassetta2
cassetta2 il 25/07/20 alle 09:47 via WEB
Stamattina mi è presa una strana nostalgia ed ora sto ascoltando le canzoni di Milva
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/07/20 alle 11:22 via WEB
Ma va? Sei fermo al palo, dai c'è di meglio, chessò....Nilla Pizzi, Carla Boni, Tonina Torrielli......
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 25/07/20 alle 11:06 via WEB
In quel tempo dorato della mia prima giovinezza, il Grand'Hotel andava per la maggiore, ma noi ragazze liceali, fanatiche del nostro ruolo di apprendiste intellettuali, lo snobbavamo,almeno pubblicamente. Personalmente, non l'ho mai acquistato, ma qualche volta lo sbirciavo,dove era possibile incrociarlo. Ricordo bene le immagini di una Sofia di Lorenzo che ammirai molto,prevedendo che nel mondo dello spettacolo sarebbe arrivata lontano, tanto mi colpirono la sua bellezza e la sua espressività. Per quanto concerne il successo che possa arridere attualmente a Sogno, non saprei dire con esattenza. Il fumetto è ancora in auge e la novità potrebbe interessare almeno le adolescenti.Sicuramente, nessuna ragazza di oggi verserà lacrime su una immagine o su una frase d'amore... Ma tutto è possibile succeda. A noi no,certamente, e purtroppo...Buona giornata di mare per te e Signora, Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/07/20 alle 11:28 via WEB
Il mio dubbio nasce proprio sulla riproposta del fotoromanzo. Mi sembra una menata così sorpassata e usurata, che nessuno si darà da fare per comprarlo. C'è troppa roba in tv più moderna, aggiornata per....sognare. Che poi, erano più sinceri e genuini i sogni di allora che non quelli attuali, inquinati dalla manipolazione e dalla volgarità. Ciao Mariateresa, comunque noto che la memoria è ancora buona.
(Rispondi)
 
 
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 28/07/20 alle 14:03 via WEB
Ottima, direi e per grazia di Dio!...
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/07/20 alle 17:14 via WEB
Una conferma che non mi meraviglia più tanto!!!
(Rispondi)
 
licsi35pe
licsi35pe il 25/07/20 alle 11:23 via WEB
Ricordo che ero un sfegatata di Grand Hotel, aspettavo il giorno dell'uscita per correre dall'edicolante. Mammà me lo concedeva e poi...se lo leggeva pure lei. Oggi...non sapevo del riproporre Sogno e, a pensarci su un attimo, non mi infervora la mente, neppure per una semplice curiosità. Sarà l'età...sono giornaletti per gioventù. La nostra,però vede le cose, i sentimenti in tutt'altro modo. Stiamo a vedere...ciao Carlo passa un gioioso sabato!!..;))
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/07/20 alle 11:34 via WEB
Beh, sono perplesso anch'io: dovrebbe essere la riproposta del fotoromanzo ad attizzare, ma non penso che accadrà. La concorrenza verrà proprio dalla tv che fa sognare come quei giornali, ma non è più come una volta: erano sogni semplici e schietti, non ammorbati dalla quotidianità di quei programmi sciocchi e volgarotti. Buon w.e. carissima Licia.
(Rispondi)
 
chiedididario66
chiedididario66 il 25/07/20 alle 14:27 via WEB
Mai letti le riviste di fotoromanzi. Posso dire, che sono lezioni di italiano, per chi ha difficoltà a fare temi e riassunti. Cosa penso per il nuovo epilogo di questo genere? Sarà un flop.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/07/20 alle 17:37 via WEB
Beh nell'immediato dopoguerra, anche queste riviste, con i loro limiti, hanno dato una mano a scolarizzare una buona parte della poloazione italiana che sapeva appena leggere e scrivere. Il mitico maestro Alberto Manzi in tv fu uno dei primi che attraverso il video comincio ad avvicinare tanta gente alle lezioni basilari della lingua italiana. Anch'io credo che sarà un flop. C'è già la tv che riempie questo spazio con programmi molto più aggiornati per le "piattilografe" di oggi. Bella serata Dario.
(Rispondi)
 
ambradistelle
ambradistelle il 25/07/20 alle 15:17 via WEB
Hai dimenticato i fotoromanzi "Lancio" che avevano, appunto, Franco Gasparri e Katiuscia e da ragazza non me ne perdevo uno e ce li scambiavamo tra amiche...io nella mia cameretta avevo i poster di tutti loro...che bei tempi!! Buon sabato pomeriggio Carlo! Smackkkk
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/07/20 alle 17:40 via WEB
Ce ne erano diversi all'epoca ma il senso e il genere di lettore era sempre lo stesso. Ma quelli erano i tempi e "sognare" volevamo tutti!!!!! Ciao Tina, buona sera un bacione.
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e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 25/07/20 alle 18:07 via WEB
Ho letto di questo ritorno al passato. Mah! personalmente non mi entusiasma. Certo, avrà un discreto successo specie fra lettori attempati e di quel tempo che fu e che oggi è distante ere geologiche.
L'unica positività in caso sarà che qualcuno leggerà almeno qualcosa... non importa cosa. Unico rammarico: si dà spazio a queste vintage-soap opere quando ci sono libri appena sfornati e ben scritti che meriterebbero di essere pubblicizzati.
Buon sabato, Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/07/20 alle 18:19 via WEB
Vero. La lettura di un buon libro, unica nel suo genere, resta un hobby per pochi intimi. Penso anch'io che il ritorno nostalgico di una rivista di successo, per quanto nota e molto diffusa a suo tempo, non sarà un gran ritorno.Scardinerà qualche remota nostalgia e credo che l'editore sia molto ottimista nel concedersi 200 mila copie. Vedremo, intanto in bocca al lupo! Buona sera carissima Elena.
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