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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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MA CHI POTRA' MAI FERMARCI?
Non avrei mai pensato di scrivere un post sui carabinieri. Sono e resto un grande e fidato estimatore della "Benemerita", tuttavia quanto accaduto a Piacenza, mi ha lasciato basito e atterrito per la gravità dei fatti e desolato per le ovvie conseguenze. L'arma dei Carabinieri è l'unica istituzione che rappresenta, nel mio immaginario collettivo, un punto saldo e solido nel rispetto dei valori del mio paese. Confesso che non v'è altro in Italia, a mio modesto giudizio, che possa garantirmi la rappresentazione completa e definitiva delle regole, delle leggi e della democrazia. Non sono abbastanza alte le mie valutazioni in tal senso: a parte il Presidente della Repubblica, figura che spesso ci ha messo in agitazione, tutte le altre istituzioni politiche, giudiziarie e militari, non hanno mai meritato l'apice della mia stima totale come la "Benemerita". Una caserma che viene totalmente posta sotto sequestro per fatti e accadimenti molto gravi, è la prima volta che accade nel nostro paese. Questo è un segnale che dimostra, con l'arresto di sette carabinieri, come la situazione sia unica e molto grave. Si parla di torture, spaccio, droga e tanto altro ancora. Festini audaci nella stanza del comandante e altre spocchiose prese di posizioni, trapelate da telefonate registrate. Insomma, un lercio comportamento che non solo offende la onorata divisa dei carabinieri, ma procura brividi per come si fossero organizzati, per ciò che praticavano e trattavano in quella caserma in cui si sentivano padroni del mondo. Un abuso di potere che inorgogliva, accostamenti fatti a Gomorra, come espressione elevata e sublime di delinquenza pervicace e ostinata. Non mancava nulla a questi brutti e infidi uomini che hanno tradito la mia e la vostra fiducia. Le indagini e gli approfondimenti continuano puntuali e dettagliati: occorre molta attenzione e la magistratura interessata, non intende lasciare nulla al caso. Non aggiungo altro, vi saranno sicuramente sviluppi ancora più pesanti e sorprese inattese. Hanno fatto di tutto e di più, mentre una frase ascoltata al telefono, frutto di una registrazione, riferita da un militare dell'arma etichetta la loro sicumera: "Ma chi potrà mai fermarci?". La legge potrà fermarvi, quella legge che non avete rispettato per primi visto che dovreste esserne i depositari e i tutori di noi tutti. In nome del Popolo Italiano, io vi disprezzo e mi auguro che subiate una pena severa ed esemplare. E infine, la vostra tracotanza custodisca per sempre ciò che vi dico: non sarà qualche carabiniere sprovveduto e fuori di testa, a infangare l'onorabilità di tutta l'arma. Per me, sempre la prima istituzione degna di rappresentare questo paese ormai agli sgoccioli, se non si fa presto a riprendersi.
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