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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Spero che questa foto, almeno per una buona parte di voi, susciti un'ondata di ricordi, scorci della vita passata, momenti e angoli delle nostre case quando eravamo piccoli, ragazzi, giovanotti. In realtà, non mi preme tanto evocare cose, stili e oggetti degli anni sessanta o giù di lì, ma mi piace richiamare la vostra attenzione su prodotti che nei favolosi anni che seguirono il nefasto dopoguerra, furono nella loro semplicità e per il loro ricorrente consumo, significativi, memorabili e ben saldi nelle nostre memorie. Il "Gelato Mottarello", il primissimo "Cornetto Algida", i famosi brodini "Knorr e Liebig", i primi cioccolati della "Nestlè", la "Nutella", i biscotti "Mellin e Plasmon", "Ovomaltina", "Talmone" e i suoi pregiati biscotti da latte, il "Fruttino" della Zuegg e potrei continuare all'infinito per quanti fossero i prodotti che consumavamo in quegli anni. Ecco, un prodotto quando è buono e ha un ottimo rapporto prezzo qualità, è sempre destinato a durare nel tempo, il mercato lo richiede e chi lo produce sa cosa deve offrire. Oggi molti dei prodotti citati e no, sono ancora in vendita e non credo che vendano perché bombardati dalla pubblicità esondante, ma perché buoni e preferiti. La Nutella per esempio, in tutti questi anni ha scalato vette indescrivibili in tutto il mondo ed è un prezioso fiore all'occhiello della nostra industria italiana. Tantissimi altri marchi famosi e duraturi nel tempo invece, sono presenti sul mercato ma purtroppo la proprietà non è più italiana, ma estera. Le forti crisi degli ultimi anni in particolare, hanno costretto molti produttori a vendere i loro marchi famosi per sopravvivere: questo è accaduto con marchi nel settore della pulizia, dei prodotti alimentari, dolciari e tanti altri segmenti: vuoi per partnerariato o per cessione completa, abbiamo depauperato fortune inestimabili. Per esempio, nel campo della alimentazione/dolciaria, la Nestlè, oggi un colosso mondiale che accumula marchi su marchi, ha soffiato tanti nostri "ricordi". La Perugina, sin dal 1988 è passata nelle mani del nemico Nestlè e dopo anni e anni, ci siamo visti borseggiati e scippati di un nome che tutti ricordiamo: "Rossana", la celeberrima caramella che con la sua cartina rossa non passava inosservata. Una caramella che ha sempre venduto bene da noi, un successo che negli anni, non è mai venuto meno. Eppure, ci sono rami del colosso Perugina che la Nestlè per ragioni commerciali e finanziarie, ha deciso di tagliare definitivamente. Beh, questo affronto è stato inaccettabile e la Fida una azienda italiana, visto il limitato interesse della multinazionale Nestlè, ha comprato a prezzo buona il marchio Rossana e la celebre caramella che tutti in un modo o nell'altro, abbiamo avuto il piacere di assaggiare nel lungo periodo, è tornata a vivere in Italia. Infine, permettetemi una citazione "interessata" non fosse altro che per il suo nome storico: la famosa "Coppa del Nonno" vecchia come il sottoscritto, gode ottima salute, non è italiana ormai da molto tempo, ma il mercato, come dico più su, non tradisce mai i buoni prodotti. Ora c'è solo da sperare che tanti marchi da noi ricordati con piacere e che non ci hanno mai tradito perché occupano i nostri bei ricordi, tornino ad essere di nostra proprietà, rimanendo sempre in Italia e abbellendo come un bel fiore, gli occhielli degli industriali italiani e i nostri.
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