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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Posseggo una bellissima scacchiera artistica, con i pezzi decorati a mano e con colori appropriati. Più o meno come quella che vedete in foto. Come sia consuetudine, i pezzi non sono bianchi e neri, ma colorati in modo da avere due assetti contrari e opposti, con i pezzi tutti rappresentativi. Perché vi parlo di scacchi e di pezzi? Lo faccio perché ora stiamo veramente esagerando con il "politicamente corretto". Abbiamo avuto la capacità di esaltare, enfatizzare e rendere simbolico a tutti gli effetti, il "correct" e l' "incorrect". Ormai siamo inchiodati nell'angolo del ring e come pugili suonati, cerchiamo disperatamente di venirne fuori agevolmente. Missione impossibile, visto che questa "dicitura" incombe sulle nostre teste come una paurosa spada di Damocle. Pertanto, poiché si deve prestare la massima attenzione a tutto ciò che potrebbe rompere l'equilibrio tra il corretto e lo scorretto, addirittura hanno provveduto, non potendo mettere al fianco di ciascuno di noi un poliziotto pronto a redarguirci in caso di errore maldestro, a inserire tutte le opzioni possibili e immaginabili, in un algoritmo che avvisi e blocchi ciò che sia rilevato apertamente "politicamente scorretto". Su Youtube v'è un sito noto come "Agadamator" molto noto e molto frequentato: il suo tutore e Antonio Radic, un campione di scacchi, è solito fare lezioni, oppure proporre sue partite in cui illustra mosse e passaggi molto utili agli appassionati del gioco. Beh, improvvisamente Youtube ha bloccato i video, bloccando le proiezioni. Perché? Come è stato possibile? Semplice: l'algoritmo si era rotto le palle di sentire frasi del tipo: "Il bianco attacca il nero..." oppure "...per difendere il RE nero...". In altri termini, questo reiterare i colori dei pezzi che generalmente si indicano con bianchi e neri, si è rilevata la pantomima razzista e inaccettabile. Vabbè, ditelo che volete rompere i gorgioni e non ne parliamo più! Siamo all'assurdo, all'inaccettabile esasperazione del "politicamente scorretto" e di conseguenza, siamo giunti alla facoltà di bloccare chiunque esprima il termine "nero", in maniera non appropriata. Non ho parole, non c'è regola, schema e pianificazione per niente più: "Una donna con le palle" è ormai una frase che detta così tanto per sottolineare una donna di carattere e determinata, è "politicamente scorretta". Potremmo dirne tante altre di queste sciocchezze, ma mi viene da pensare alla storiellina del signore di colore (non ho scritto negro e non mi bloccate il post) che a Roma entra in grande negozio di calzature nel centro città. Molto elegante e distinto, viene immediatamente avvicinato da un commesso: "Buona sera signore, come posso aiutarla?". E il nostro amico, guardandosi in giro: "Vorrei acquistare un paio di mocassini...". Il commesso di rimando: "Certamente, mentre lei si accomoda, mi vuol dire di che colore? Li vuole neri? Li vuole grigi, Marrò? Testa di moro?..." Il signore lo interrompe e seccato replica: "Li vorrei neri...testa di cazzo!". Ecco siamo al punto: dobbiamo ancora sopportare per molto tempo e senza ragioni gravi e veramente razziste, questo "politicamente scorretto"? Non vi sembra che si stia esagerando con questa storia? Una frase fatta ormai che non rende giustizia nemmeno alla realtà: quando mai politica e correttezza sono andate a braccetto?
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