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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Ci risiamo, ogni tanto capita che in un angolo del pianeta, qualcuno si svegli prima di tutti gli altri e decida di rimettere in discussione, problemi datati e mai risolti definitivamente. Intendiamoci, niente che possa toglierci il sonno e poi con tutti gli "augelli" che abbiamo per la testa, occuparsi di facezie, è presunzione fuori luogo. Comunque, il caso di oggi è già stato proposto anni fa e ricordo che ne parlammo, ma non rammento soluzioni e tagli poderosi alle biblioteche o ai repertori destinati ai bambini. Mi riferisco ai libri di tutti i generi che possano contenere pregiudizi di genere diseducativo. Per cui, a Barcellona, presso la scuola materna Tàber, dopo aver proceduto ad un'analisi approfondita e selettiva della biblioteca, 200 titoli sono stati giudicati sospetti per i contenuti definiti "tossici" a causa della distorta visione fornita ai piccoli lettori. Ossia, luoghi comuni, stereotipi e ruoli imposti, vanno eliminati per non creare prototipi poco pertinenti e pregiudizievoli per la moderna società. Pertanto, il 30% della biblioteca sarà dismessa a causa di codesti testi improponibili e, per non lasciare troppi spazi vuoti (son tanti 200 libri), si procederà ad una accurata e ulteriore visione dei contenuti, uno studio appropriato delle storie, per prendere una decisione definitiva. Fa scalpore e quindi motivo di accesa discussione che tra i testi imputati, vi siano "Cappuccetto Rosso" e "La Bella Addormentata nel Bosco". Sono fiabe che si conoscono da tempo: la prima, grazie a Perrault (1697) e i Fratelli Grimm (1857), mentre per la seconda, è difficile stabilirne la nascita perché dalla notte dei tempi, è passata da troppe mani che ne hanno variato la scrittura. Comunque, in particolare, proprio la scelta caduta su due capisaldi della letteratura infantile, lascia interdetti e spazio alle polemiche. In teoria, la purga effettuata non è poi fuori luogo, ovvero, cambiando la società, gli aspetti di questi libri, sono proprio controindicati per una questione di sensibilità e di contesto attuale. Infatti, non solo alcune celebri fiabe sono state censite negativamente: ma anche libri dell'alfabeto, colori, costumi, usi e abitudini sono risultati discriminanti. Inoltre e concludo, dopo questa aferesi letteraria e anacronistica perché non al passo con i tempi, si passerà alla scuola elementare per una opportuna defezione di libri poco attenti alle problematiche del tempo che vivranno i bambini un po' più grandi? Per cui che accadrà? Andranno per gradi e secondo le età degli studenti, punteranno alle scelte dettate da cosa? Dalla società? Dalla politica? O dalla semplice simpatia o antipatia verso alcuni autori ben visti dai salotti buoni? Insomma: la fiabe per i bambini dovranno essere scritti da quale...regime?
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