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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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C'è voluto un grande sforzo, un lavoro esteso e ben congegnato, ma alla fine i dati raccolti sono attendibili anche se relativi. Uno su due viene riconsegnato. In quaranta nazioni e più precisamente in trecentocinquantacinque città, sono stati smarriti (volutamente) nei posti più disparati, portafogli uguali: all'interno gli stessi soldi, una chiave, tre carte business con l'indirizzo del proprietario, uno scontrino. Le persone preposte all'esperimento li hanno "persi" nei centri o luoghi dove si smarriscono più facilmente; ebbene il 51% ha provveduto a riconsegnare il portafogli presso uffici, posti ufficiali e/o legali, mentre il rimanente 49% ha preso il "malloppetto" e non si è presentato da nessuna parte per la riconsegna che comunque avrebbe potuto fare in tanti modi, visto che oltre ai punti soliti di riferimento, v'era anche l'indirizzo del pseudo proprietario che cambiava a secondo della città dove sia avvenuto l'esperimento. Conclusione? Non siamo tutti ladri e gli onesti, anche se uno su due, ci sono. L'Italia? Su quaranta paesi al...ventiquattresimo posto ( noi magari i portafogli non li ritroviamo ma li rubiamo). Ai primi posti Danimarca e Svezia dove le percentuali sono altissime. A proposito, di quel 51% restituito, solo il 40% è stato reso senza soldi (più o meno tredici euro per ogni portafoglio). Un altro dato che conforta è che in paesi come USA, GB e Polonia, sono stati infilati circa cento dollari e la percentuale è salita paurosamente al 72%. Significa che più soldi ci sono all'interno e più facile che chi ritrovi il portafogli, lo riconsegni. Pertanto dallo studio effettuato, molto interessante devo dire, vi sono persone oneste oltre ogni aspettativa in questo mondo di ladri. E, udite udite, emerge che una delle ragioni principali per cui saremmo spinti al gesto onesto e leale, pare sia la grande autostima personale di noi stessi: ossia, l'uomo non è disposto (nella maggior parte dei casi) a nutrire una cattiva impressione e pessima immagine di se stesso. Infine la nota dolente che ci fa girare le balle: la Francia ci precede al 23° posto! Uffà.....
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