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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Il gioco è semplice: i due si sono inventati il sistema migliore per portare in carrozzella (o botticella) il paese. Hanno sottoscritto un contratto (alla Berlusconi, inizi anni '90) e con quello ci possono campare una vita. Ossia, come la coppia dei poliziotti (uno fa il duro e l'altro fa il buono) giocano sui punti del contratto fissando prima la durata delle "chiacchiere" più o meno estreme, poi finto di battibeccare senza raggiungere accordi, si passa a un altro punto e si riprende. Va così da un oltre un anno e pochi sono stati i punti d'accordo raggiunti e realizzati. Orbene, la distrazione di massa in tal guisa funziona alla grande, nessuno bada giorno dopo giorno, a ciò che accade e ancor più a ciò che viene disatteso. La meta da raggiungere è quella di far cadere il governo senza dover assumersi l'onere della manovra di bilancio che imporrebbe cifre paurose e insopportabili. Tutto si può dire dei due, ma che siano fessi, no! Quindi arrivare a far cadere il governo, senza subirne uno tecnico e magri approcciare nuove elezioni. Intano il pentolone bolle, dentro a cuocere tantissime pratiche sui problemi di circa 150 aziende pronte a chiudere e buttar fuori i lavoratori, i punti del contratto mai toccati oppure appena accennati, la TAV, la TAP che sono sempre in bilico, Alitalia, Roma e...mi sono stancato a ricordare. Se veramente volessero mettere a punto tutti i problemi giacenti nei dossier sulle scrivanie che contano e affrontare ciò che si sia concordato prima, occorrerebbero barche di soldi che non ci sono da nessuna parte, a meno che... "Oro alla patria" come nel passato e i tifosi faranno la fila per finanziare la manovra con i loro beni personali. Non ci sono uscite d'emergenza e solo cedendo qualcosa l'uno all'altro, potrebbero avanzare come già sia accaduto: ma ci starebbero a raffazzonare ogni decisione importante solo per mettere pezze a destra e a manca? Prendiamo un caso di cui non si sia parlato affatto: la riforma della RAI che è prevista dal contratto. In seno a questa riforma, c'è anche da decidere se la RAI deve essere in mano ai politici di turno e quindi gestita dai poltronisti, oppure libera e gioconda senza nessun politico che ci metta dentro naso e culo!!!! In tal caso il canone si pagherebbe anche con piacere, ma se così non fosse, ci togliessero l'ingiusto "furto" che si perpetua da decenni. Vogliono gestirla loro a uso e consumo personale? Lo facciano, anzi lo hanno già fatto: come ben saprete dai cambi fatti, hanno infilato i loro uomini dappertutto. Ma di rottamazione canone ne avete sentito parlare dai due poliziotti uno rude e l'altro signorino come nella migliore tradizione dei polizieschi americani? Io no, tanto pagato nella bolletta Enel hai voglia a sperare....intanto il tempo passa e l'importante è decidere...di non decidere!
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