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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Comincio a scrivere e volgo la testa spontaneamente a sinistra della mia scrivania: eccola là in alto, ben in vista nella libreria, la mastodontica Enciclopedia Treccani ben allineata con i suoi 14 volumi, in alto ormai da tempo, non più a portata di mano come una volta. Sembra che soffra, sembra in castigo e come un bimbo in punizione, è là che aspetta di essere perdonata per la marachella che non ha mai compiuto. Non meritava la posizione più lontana, se volessi prendere un volume dovrei usare lo scalino per raggiungerlo, ma perché dovrei? Ormai la sua condanna è in atto: il web l'ha relegata lassù, no io, non lo avrei mai fatto e lei sa quanto io e la mia famiglia l'abbiamo sfogliata, passata di mano in mano; i mei figli poi, nonostante le loro enciclopedie e i loro tanti dizionari posti nelle loro librerie nate nelle loro stanze, spesso mettevano in opera la ricerca sulla Treccani: un nome, una garanzia senza togliere niente alle altre opere preziose di altri noti editori. Un must la nostra Enciclopedia per antonomasia, oggi credetemi ogni volta che guardo lassù...mi intristisco e mi si inumidiscono gli occhi. Presumo sarete messi più o meno come me, la rete è là davanti agli occhi e non ho bisogno né di alzarmi dalla mia poltrona e men che mai, dello scalino. Duro prezzo da pagare, ma tant'è, dovuto e necessario per necessità impellenti e urgenti. Questa lunga introduzione è per riferirvi che la Treccani abbia portato a termine la nota rivoluzione lessicale che da tempo era prevista, specie dopo le proteste nate sulle definizioni scorrette che riguardavano le donne. Scrissi tempo fa su questo argomento, anzi elencai tutti i dizionari dove comparivano spregiative definizioni sul sostantivo DONNA. Insomma, un lavoro che riguarda il Dizionario on line, dove appunto si rilevava il mancato aggiornamento richiesto a gran voce. Si avvertiva un clima, un'atmosfera vecchia e secolare di cultura maschilista ormai ricorrente, per quanto concernesse la donna. Un miscuglio di retaggio e misoginia duri da rimuovere nel tempo. Ora ci siamo, i dirigenti hanno fatto un ottimo lavoro, onore e merito a loro. Pertanto scompare quella subalternità al sesso maschile, viene messa in risalto l'indipendenza della donna e la sua piena facoltà di essere non più schiava di sinonimi offensivi. Ahimè, il "cartaceo" non sarà aggiornato per i posteri che spero si faranno due risate sulle nostre limitate cognizioni antropologiche.
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