Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Ottobre 2021

DA OGGI SI VOLERA' ALTO?

Post n°4067 pubblicato il 15 Ottobre 2021 da monellaccio19
 
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Ieri sera, proveniente da Cagliari, è atterrato a Fiumicino l'ultimo volo della Compagnia Italiana Alitalia. Dopo settantaquattro anni di onorevole servizio aereo battendo la nostra bandiera nazionale, il brand scompare e potrebbe essere acquisito dalla nuova società battente sempre la nostra bandiera, ma con un nuovo nome: ITA.  Un giorno memorabile oggi, gli aerei che si alzeranno in volo, per il momento e attendendo la risoluzione per la cessione del marchio che dovrebbe avvenire entro oggi, saranno solo per la nuova compagnia. Sono sincero: dovrei essere felicissimo, fare salti di gioia per questa "dipartita" definitiva che chiude una storia lunghissima fatta di momenti onorevoli e marcati dallo stile, dal garbo del personale e dalla bellezza molto fashion delle nostre divise che tutto il mondo ci invidiava. Ma questo "baraccone" da cinquant'anni circa, era solo un bacino elettorale, un modo per accontentare le clientele e uno sperpero di danaro pubblico pazzesco. In dieci lustri, Alitalia è costata a noi tutti 13 miliardi di euro, ovvero e per essere più diretti con le tasche dei cittadini, 500 euro a famiglia o 216€ per ogni cittadino compresi i neonati. Ho attaccato più volte questa maliziosa società sempre in mano ad amici e amici degli amici, gestioni facili e avventurose, stipendi manageriali offerti senza alcuna condizione, stipendi per tutti con molta generosità e in qualunque momento. Dovrei essere felice perché finalmente chiude uno degli abomini più disastrosi di questo paese e insieme alla RAI, roba che ci costa maledettamente. L'Italia è piena di codesti baracconi a nostro totale carico e rendono o non rendono, siamo sempre noi a sborsare. A breve ci sarà l'elezione dei vertici RAI, ne vedremo delle belle e molti di voi capiranno cosa significhi esattamente baraccone mantenuto da noi. Concludo: non so come finirà questa storia di ITA  e quanto durerà, mi spiace per chi abbia perso il posto, mi spiace per chi sia rimasto e abbia dovuto rivedere il suo compenso, ma se posso essere sincero, temo che con ITA sarà come con il lupo: perderà il pelo ma no il vizio. Spero di no...ma torno a non godermi la mia vantata e non espressa felicità per la dipartita dell'Alitalia. No fiori, ma opere di bene. 

 
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CAMPIONI DEL MONDO...CAMPIONI DEL MONDO

Post n°4066 pubblicato il 14 Ottobre 2021 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

C'era una volta il panettone con l'uvetta e i canditi, un classico di Milano e un dolce natalizio per antonomasia. C'era, e io me lo ricordo molto bene, chi con la fetta tra le mani si prendeva la briga di eliminare canditi e uvetta. Allora i produttori cominciarono ad allargarsi per non scontentare i puristi e io, cominciai ad andare fuori di testa poiché chi spogliava la prelibata fetta...dagli intrusi, si prendeva la briga di metterli nel mio piatto, perché io da buon Dusty pigliatutto, facevo incetta di canditi e uvetta. Bei tempi, sui dolci ero imbattibile. Ora passando al moderno, manca solo che preparino un bel panettone classico, senza canditi e uvetta, ma con le cime di rapa stufate piazzate al centro. Vabbè, altri tempi e io resto ormai indietro: non posso più abusare, devo solo piluccare e quindi passo a dirvi che il panettone che vedete in foto, è stato prodotto da Fabio Albanesi ed è stato appena dichiarato il panettone campione del mondo 2021. Complimenti al grande maestro pasticciere che con la collaborazione dell'artista pasticciera Flavia Garreffa, ha creato un capolavoro di bontà e una policromia molto bella. Non chiedetemi quali prodotti siano i due al centro del panettone: non lo so, ma vorrei tanto assaggiarlo. Per il momento mi basta lustrami gli occhi, poi se mi capita vi farò sapere. Al campionato mondiale hanno partecipato 300 pasticcieri giunti da tutto il mondo e giudicati da una giuria di massimi esperti, ma la sorpresa è che nessun pasticciere milanese, è rientrato nei primi tre posti. Allora: Albanesi è un romano e ha alle sue spalle una grande esperienza da maestro pasticciere, al secondo posto si è classificato con un panettone innovativo Luca Porretto, e al terzo posto Pompilio Giardino per il panettone senza glutine.  Luca Porretto è bolognese, mentre Pompilio Giardino è di Ariano (AV). Milano è fuori e tra i tanti che hanno gareggiato magari c'erano bravi pasticcieri milanesi, ma il podio non ha sorriso loro. Vi ho aggiornato, ora sapete come i tempi cambino e non è più vincente il panettone col dilemma: canditi e uvetta, sì o no? Oggi si va con scenografia a mille e si punta sul senza glutine. Quando ero ragazzo non sapevo nemmeno cosa fosse il glutine. Divoravo tutto...azzarola!!!

 
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IMBARAZZANTE SITUAZIONE FEMMINILE...

Post n°4065 pubblicato il 13 Ottobre 2021 da monellaccio19
 
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Vi accennerò un caso che ho tratto da una lettera inviata alla redazione di una rivista. Una trentasettenne che chiamerò Maria, lavora da 12 anni in un'azienda con mansioni organizzative per eventi. Impegnata pienamente e con trasferte in giro per il mondo, ha sempre lavorato al meglio: non subendo alcuna alienazione da affetti personali, famiglia e figli, la nostra amica, molto affezionata al suo vorticoso lavoro che le prende pienamente la giornata, ha guadagnato nel tempo la stima dei suoi colleghi e dei suoi dirigenti, specie il suo diretto superiore che l'ha sempre gratificata esprimendole la sua piena fiducia per il suo operato. Quattro anni fa, Maria ha conosciuto un uomo, c'è stato feeling intenso tra i due e quindi hanno deciso di vivere insieme. Felicissimi entrambi, dopo due anni dalla loro unione, hanno messo al mondo un bambino. Una gioia indescrivibile, una famiglia che cresce, dona momenti di gioia e ovviamente, in ufficio, tutti contenti per l'evento. Tuttavia, al lavoro qualche problema per la donna c'è stato. Non avendo parenti da cui ricevere aiuti, le è rimasta una sola scelta: chiedere il  part-time che l'aiuterebbe a lavorare con il solito impegno e nel contempo, avere più tempo per badare al figlio e alla famiglia.  A Maria non le è stato rifiutato il part-time, ma per lei è cambiato il clima, l'atmosfera magica che aleggiava in azienda ora è scomparsa, i rapporti con i colleghi sono i soliti, ma la freddezza e il distacco lei li coglie e capisce che in fondo non v'è più il feeling che aleggiava prima dell'avvento del nascituro. Anche i dirigenti, subiscono il "cambiamento", ritengono di aver perso una "collaboratrice" che non sia più in grado di mantenere lo standard precedente e in più, una terribile frase colta senza volerlo ed espressa dal suo capo mentre chiacchierava con un collega, l'ha disorientata molto: "Era brava, peccato che poi abbia avuto un figlio". Questo il sunto della lettera molto intensa e sofferta, inviata da Maria in redazione. Secondo voi, avere un figlio ha da essere un impiccio? E' motivo di rendimento scarso al lavoro? Una donna che lavora cosa dovrebbe fare? Smettere di pensare alla famiglia e alla sua condizione di donna capace di lavorare e scegliere: o il lavoro o la famiglia? Insieme i due impegni...no?

 
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SPORT AZZARDATI E PERICOLOSI

Post n°4064 pubblicato il 12 Ottobre 2021 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

 

Mi ha colpito molto una notizia: in Kazakistan una trentatreenne appassionata di "bungee jumping", ha perso la vita lanciandosi dal tetto di un hotel alto 24 metri. A causa di una corda elastica non fissata perfettamente, la donna si è lanciata tranquillamente e purtroppo, si è schiantata contro un muro. Di corsa in ospedale, ma tutto inutile: è deceduta. Il video è spaventoso, si notano i collaboratori che la imbracano, controllano i ganci e il giubbetto, e la voce del marito che le grida "Ti amo!". Lei sorride e si lancia...ed è stato il suo ultimo lancio. Lascia anche tre figli sotto i quattordici anni. Tragedia immane che potrebbe coinvolgere tutti coloro che praticano questo sport estremo. Desidero porvi una domanda cogliendo questo drammatico caso: è giusto secondo voi che una mamma, appassionata di codesto sport audace e azzardoso, pratichi il "bungee jumping" nonostante abbia un marito e soprattutto tre figli? La scelta di coloro che praticano questi sport estremi è libera, nessuno li obbliga e credo che spetti a loro ogni decisione. Tengono conto del rischio? Si capacitano che qualcosa possa andare storto e procurare gravissime conseguenze? Non mi raccontate del fato e/o del caso in cui una persona esce di casa e appena fuori dal portone, una pianta in un grosso vaso cade dal quinto piano e lo colpisce in pieno ammazzandolo. Il fato, la combinazione sono ben altro, qua c'è di mezzo una scelta personale e volontaria di una mamma. Che ne pensate?

 
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OLTRE IL FUTURO DI...DOMANI MATTINA

Post n°4063 pubblicato il 11 Ottobre 2021 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

Siamo messi male e non a caso, il blocco totale dell'erogazione di elettricità in Libano, è un segnale che la dice lunga sul momento critico mondiale. Manca la luce in tutto lo stato libanese, le centrali elettriche sono spente e la corrente tornerà solo quando potranno riprendere le forniture di carburante. In uno dei suoi porti, sono ferme due grandi navi cisterne in attesa che siano regolati i conti precedenti. La crisi coinvolge un po' tutti e ancora non a caso, da qualche tempo si è tornati a parlare di nucleare anche da noi. Il chiacchiericcio si è arricchito con le varie posizioni sul tema: siamo tutti coinvolti e parlarne, confrontarsi, è il minimo indispensabile con le pulsazioni dei mercarti che trattano materie prime. Pochissimi giorni prima delle ultime elezioni amministrative, sono stati pubblicati i risultati di un sondaggio politico chiedendo alla gente cosa ne pensasse di un eventuale approccio dell'Italia con il nucleare. Sarà stato per prudenza, sarà stato per evitare scossoni all'elettorato, certo è che questo sondaggio è passato inosservato e a pochi giorni dopo le elezioni, non se ne parla assolutamente. Beh, lasciatevi sorprendere dai risultati: il 31% degli italiani sostiene che sia  stato un errore rinunciare a suo tempo, il 20% è favorevole a reinserire il nucleare  nei piani di sviluppo del paese, il 39,7% è decisamente contrario al nucleare perché è troppo pericoloso, i rimanenti nicchiano e sono indecisi. Non è poi tanto strano che una buona parte, anche se  con argomenti diversi, sia propenso a parlare di centrali: oggi siamo alla nuova generazione del nucleare, le centrali sono più piccole e i pericoli sono limitatissimi e preventivamente controllabili. Insomma, per sottrarsi alla situazione attuale, certamente destinata a esaurirsi con la penuria dei prodotti e con la necessità di eliminare il CO2, e la nuova tendenza dell'eolico e del solare  siamo costretti a studiare le dovute alternative. Quel famoso referendum di tanti anni fa, ebbe la sua natura genetica e molti lavorarono per spaventare la gente. Oggi il progresso ci pone dinanzi a molte necessità e dobbiamo provvedere. Anche una condizione multipla non sarebbe da escludere: eolico, solare e nucleare, per esempio, potrebbe portare benefici. Vi cedo il boccino, parliamone e confrontiamoci, mentre vi ricordo che siamo circondati, immediatamente oltre le Alpi, da diverse centrali nucleari e quasi tutte sono di nuova generazione. 

 
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