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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi di Novembre 2021
Il nuovo sindaco di Roma vorrebbe che la città fosse spazzata e sgombrata dalle montagne di rifiuti, per le vacanze di Natale. Con questo impegno imperativo, la società AMA si è seduta al tavolo con i sindacati per realizzare questo piano. Ma perché discutere con il sindacato? Perché non preparare un piano aziendale e procedere? Perché la piaga cancerogena dell'AMA è l'assenteismo e la malattia. Pertanto come si può approntare un piano se poi al momento opportuno ti mancano centinaia di uomini al lavoro e con i mezzi fermi nei depositi perché bisognosi di interventi? La montagna partorisce quindi il topolino e si raggiunge l'accordo tra società e lavoratori: tra il 22 novembre e il 9 gennaio 2022, chi lavorerà senza "ammalarsi" e senza "assentarsi", prenderà in busta paga a febbraio, 360 euro lordi di bonus. E' inutile dire che i sindacati sono felicissimi per questo accordo e i lavoratori pure. Ovviamente, coloro i quali manterranno fede all'impegno, cioè lavorare e godere del riposo convenzionale, otterranno il bonus, mentre se nel periodo critico indicato vi saranno tre giorni di assenza, saranno 300 euro, se saranno cinque giorni, saranno 200 euro. Insomma, il comune di Roma ha messo a disposizione 3 milioni di euro per questo sforzo che dovrebbe consentire alla città di tornare ad essere pulita e sgombra da rifiuti. Se alla fine avanzerà qualche soldino, allora a marzo saranno elargiti ai più meritevoli. Scusate, ma siamo giunti a queste tagliole sindacali? Ovvero, pagare un bonus per...farli lavorare? Credo abbiano creato un precedente con questa soluzione, costituiscono giurisprudenza per il futuro e altri potrebbero dettare le stesse condizioni. Siamo alla follia: la malattia ha da essere documentata e controllata puntualmente presso il domicilio del lavoratore, l'assenteismo non esiste se non giustificato preventivamente ed essere più che legittimo. Ma dove si è visto mai che per indurre i dipendenti al lavoro (già retribuito) si debbano offrire stimoli con il danaro? Cioè pagare la gente due volte e invogliarli a fare il loro dovere solo dietro pagamento di un bonus. Incredibile ma vero, per la serie: "E qui comando io...questa è casa mia!".
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Verso la fine degli anni ottanta, quando cominciarono a impiantarsi nel nostro paese i primi super, iper e centri commerciali, fu un'apoteosi inarrestabile, nascevano come funghi e il commercio di vicinato, cominciò a tremare pensando alla fine che avrebbe potuto subire. Sono passati oltre quarant'anni e oggi questi colossi sono a preoccuparsi per il futuro di domani ...mattina. I segnali sono percepibili, l'e-commerce vanta sempre più spesso la sua pole position: risultati sempre positivi ed esponenzialmente sempre più redditizi. La rete è il futuro e con tutti i suoi vantaggi, viene preferita sempre di più. Le cifre sono eloquenti: i supermercati in due anni, tra taccheggi e furti, hanno perso cinque miliardi. Potrebbe anche starci, forse era anche nelle previsioni aziendali, ma se poi quei 5 miliardi, li recuperi distribuendo su ogni cliente che spende, 84 euro per ciascuno nei due anni, allora è troppo comodo. Altri segnali sono le chiusure di molti: Carrefour chiude e mette per strada centinaia di persone, altri non hanno trovato la quadra e negli ultimi anni, hanno chiuso circa settemila punti vendita. Ergo, cambia lentamente ma sostanzialmente il modo di consumare e chi alla fine ha ragione in un mercato, è sempre colui che domanda e no chi offre. L'e-commerce fa passi da gigante e guadagna sempre più terreno e spinge a rivedere la situazione per porre rimedio. Infine non tralascerei il nuovo fenomeno, nato quasi per gioco, della vendita dell'usato: mettere in rete ciò che non si usa più e venderlo postando una foto. Sembra un gioco? No, non lo è: l'usato attizza e più passano i giorni, e più si notano gli incrementi. L'usato è anche proposto da tante aziende note e il "mercato rionale on web" è una grande realtà che vivono in tanti.
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Altro che bollettini di guerra, sono liste giornaliere di omicidi più o meno previsti e/o spontanei, così...tanto per non farci mancare nulla in questa maledetta crisi che procura morti su morti. A Sassuolo la follia colpisce ancora e genera cinque vittime in un colpo solo: moglie, due figli di 2 e 5 anni, la suocera e l'omicida stesso che per tacitare la sua coscienza, si è ucciso. Ci stiamo distraendo da questo fenomeno tragico e ossessivo? Non connettiamo più perché l'epidemia ci ha fusi? Non lo so, so solo che accadono drammi ogni giorno e col tempo, facciamo meno mente locale a tutto ciò. Un tempo si rabbrividiva dinanzi a casi del genere: accadevano e occorrevano giorni e giorni perché il pensiero sgombrasse il campo e cominciassimo a dimenticare. Oggi, ogni giorno una ferale notizia ci tocca e a tarda serata ci siamo scordati l'accaduto...tanto domattina vi sarà un altro caso pronto a ritoccarci. E' questo il futuro? Saremo così asettici e aridi da non tenerne più conto? No, non è possibile accettare tutto questo: oggi se permettete, vorrei fermarmi e assorbire, elaborare lentamente questa immane tragedia. Troppo facile dimenticare per assuefazione, riflettiamo e ricordiamo che siamo dinanzi a morti ammazzati violentemente.
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E meno male che è mercoledì, altrimenti la situazione sarebbe precipitata in una gara senza esclusioni di colpi, per portare le mani...ai gorgioni! Sono quindici anni ormai che ogni 17 novembre (pensate un po' se oggi fosse venerdì e se fossero 17 anni da quando è stata istituita la festa) che si festeggia in tutto il mondo il "Black Cat Day", il gatto nero che tutti amiamo ma che se non ci attraversasse la strada, sarebbe meglio. I soliti pregiudizi, dai coraggio, è un gatto come gli altri, ha solo il torto (per alcuni) di essere nero! Non porta sfiga, è pacione e resta sempre bello da vedere specie se sul nero spiccano i suoi occhi gialli o glauchi (toh). Pensate che questa festa è stata voluta proprio per abbattere il monumentale pregiudizio che attribuiamo al povero gatto nero. Pertanto solo oggi magari, evitate di pensare al gatto nero come portatore sano di jella, non pensate a male e stimatelo, amatelo come non mai. Da domani poi, se volete potete tornare all'antico: quando lo vedete grattatevi...i gomiti!
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Beh, dopo aver scherzato con il post precedente, ora passiamo a parlare seriamente di un problema che ci coinvolgerà tutti. Il 31 dicembre p.v. scadrà la proroga concessa a suo tempo dal governo (in attesa di nuovi provvedimenti), sull'obbligo di etichettare il latte e i suoi derivati, indicando la tracciabilità dei prodotti. Ovvero, conoscere esattamente la provenienza e la fonte di ciò che compriamo nell'ambito del caseario. Pertanto accadrà che dal 1° gennaio dell'anno a venire, non sapremo o cercheremo invano sui prodotti che desideriamo acquistare, quei dati fondamentali che riguardano da vicino: il "Made in Italy". Noi abbiamo norme severe e puntigliose da rispettare e degli altri paesi non sappiamo, noi facciamo campare i nostri produttori italiani e non intendiamo dare soldi a nessuno correndo magari il rischio di prendere fregature. La coldiretti, nella persona del suo presidente Prandini, è chiara sull'argomento: se non vi sarà un ulteriore proroga al primo di gennaio 2022, cadremo in un trappolone pauroso: la nostra filiera punta sul 100% della materia prima italiana e senza la dicitura a garanzia del nostro acquisto, rischiamo di comprare latte e formaggi di cui non sappiamo nulla. Doppio danno quindi: qualità e reddito che vengono meno alla faccia degli italiani fedeli e innamorati del tipico prodotto nostrano verificato, controllato e indicato chiaramente. Occhi aperti e vi invito a seguire questo caso: il 31 dicembre è alle porte...della fregatura!!!!
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