Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Agosto 2019

CHE FARETE APPENA A CASA?

Post n°3318 pubblicato il 31 Agosto 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

Potrei citare decine di canzoni estive o titoli di film tipicamente estivi, ma resta sempre fatidico il momento in cui avvertiamo che le vacanze volgono al termine e tornare a casa diventa un dramma per alcuni e un sollievo per altri. Accade puntualmente ogni anno e montagna, campagna o mare che siano, i luoghi da lasciare dopo il periodo vacanziero, ci inducono a scordare i nostri pensieri leggeri, sereni e piacevoli, per far posto al ritorno a casa, in città, al lavoro e agli impegni soliti che ci coinvolgono nel tran tran quotidiano. Ognuno affronta a modo suo questo distacco: i più giovani e spensierati pensano agli amorazzi estivi, alle serate passate in compagnia e al rientro cupo e pesante, altri non vedono l'ora di riprendere la vita quotidiana e non avere scossoni nel menage noioso e ripetitivo del periodo che nulla a che spartire con le vacanze. Su un punto tuttavia, credo vi saranno molte coincidenze: in tanti, giovani e meno giovani, così come accade dopo le vacanze natalizie, si attiveranno per approntare una scaletta di cose da fare o da affrontare appena si torna al ritmo della vita quotidiana. Non è una novità, è una sceneggiata che ogni volta si ripete: si "giura" solennemente sulla dieta (un classico), di fare palestra, di praticare joggin e di rispettare la propria linea: alimentazione sana e regolare, evitando ogni eccesso a tavola. Poi, man mano che passano i giorni e nonostante i giuramenti con tanto di parola d'onore, non si riesce a realizzare (o non si vuole?) tutti i buoni propositi fatti. Così magari saltano quelli più pesanti e fastidiosi, e resta una timida cautela a tavola, generalmente disattesa quando si riprende ad andare fuori a cena con gli amici ritrovati in città. Sto dicendo sciocchezze? Dite la verità, siete ridotti più o meno in queste condizioni? AhAhAhAhAhAh!!!! Funziona così dappertutto e sono pochi quelli che mantengono completamente  quello che hanno promesso di fare. Uni dei tanti esempi che mi riguardano ve lo riporto volentieri: dove passo l'estate giù nel Salento, ogni sera nella piazza non centrale della cittadina, vi sono diversi locali e ogni sera c'è musica da ballo all'aperto. Nessun impegno, tutti possono partecipare: chi vuol sedersi all'aperto per cenare, per prendersi un gelato e altri che seggono sui parapetti delle aiuole e si godono la musica e/o il ballo senza altro obbligo. C'è sempre gente e la musica si protrae fino alle 00,30. Bene, mia moglie è una patita del ballo e appena può, coglie le sue occasioni. Io invece no, non ballo più da oltre cinquantanni e quindi sono l'altra faccia della medaglia. Non mi va, non mi attizza più e un giorno vi racconterò perché non ballo più. Orbene, ogni volta quando partiamo per tornare a casa, poiché avrebbe piacere di condividere con me queste serate ballando in allegria, mi strappa una promessa: "Giurami che frequenterai una scuola di ballo questo inverno, ti prego Carle' fallo per me". Ebbene, ogni anno formulo sempre la stessa promessa (sono 35 anni ormai) e ogni anno c'è una scuola di ballo nella mia città che aspetta la mia preziosa iscrizione!  Visto? Non occorre poi che giuri, basta promettere e non mantenere. Lei spera sempre ma deve farsene una ragione: è mia moglie! Che significa? Un giorno  vi spiegherò....

 

 
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ARGOMENTI DELICATI E...SMISURATI

Post n°3317 pubblicato il 30 Agosto 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Si chiama Reham Saeed: in Egitto è una notissima conduttrice televisiva molto quotata nel suo paese. Purtroppo, l'altra sera mentre conduceva un varietà popolare sulla tv di stato, ha commesso una leggerezza che le è costato il posto: "Se sei grassa, perdi una parte della tua personalità, se sei grassa diventi un peso per la tua famiglia e per lo Stato, oltre che essere sgradevole alla vista". Esplosiva dichiarazione che non è nata per caso: la Saeed manifestava più o meno il punto di vista di Al Sisi, presidente dell'Egitto, il quale proprio recentemente, aveva lanciato una campagna sociale anti obesità; contava in altre parole, essere di sprone alle donne egiziane affinché intraprendessero una vita regolata da un'alimentazione che non favorisse l'obesità. Niente di personale, un consiglio spassionato manifestato male. Non si spiega diversamente: colpire l'autostima delle donne è uno degli errori fatali che commettiamo in tanti, entrare nel merito della forma e dell'estetica femminile, oltre che colpevolizzare le donne, tocca l'autostima e su quella non c'è discussione. La polemica è scoppiata violenta e in molti hanno chiesto la testa della conduttrice. Così è andata e Engy  Wegdan una brava attrice egiziana, ha scatenato il putiferio perché in sovrappeso e indirettamente umiliata come le altre donne obese:  "Sono fiera delle mie fattezze, non ho problemi di bilancia e non mi pongo problemi sul mio stato". Beh, una lezione da questo episodio increscioso viene fuori per tutti: l'intransigenza non paga, riferire e manifestare pareri che riguardino i propri simili, devono essere pronunciati con garbo, con cautela e prudenza; non toccare mai  la suscettibilità e l'autostima poiché sono punti fermi della personalità umana. Infine, Al Sisi il presidente egiziano, perché si è fatto carico di esprimere una reprimenda così azzardata verso le donne quando avrebbe potuto demandare al ministero della Salute un compito così arduo e difficile? E infine cara signora Reham Saeed, pur riconoscendole tanta buona fede,   in casi del genere eviti interventi così mirati senza averli prima affrontati con i collaboratori  preposti a questo compito. Comunque si consoli, sa quanti suoi colleghi italiani parlano a vanvera in diretta TV? Non le faccio l'elenco, potrei offendere molti e...non ci casco!!!

 
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E IL NONNETTO DOVE LO METTO?

Post n°3316 pubblicato il 29 Agosto 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Non c'è dubbio: la trattativa e gli incontri tra le due parti politiche interessate,  è durata molto meno di quanto sia durato l'estenuante parto del governo nato tra Lega e M5S oltre un anno fa. PD e 5 stelle ci hanno impiegato molto meno, ma non credo che sia un buon viatico, anzi, contrariamente a quanto si possa immaginare, v'è tanta voglia di sbrigarsi che non so dove abbiano trovato il tempo per mettersi d'accordo. I problemi sono tanti, le partite ancora aperte e da definire pure, mettersi d'accordo in pochi giorni mi sembra quasi impossibile. Vabbè, pare che sia stato partorito un governo che stia tra passato recente e presente futuro: gli accordi sono passati e Matarella dovrà solo dare il suo beneplacito istituzionale per partire con la sua benedizione. Tuttavia, la base elettorale del Movimento verrà chiamato in causa per suffragare o meno questo pastrocchio nato tra due parti che vederli insieme lavorare, impressionerà parecchio gli osservatori. La piattaforma Rousseau del buon Casaleggio lavorerà per convogliare i pareri e le eventuali preferenze degli iscritti e si avrà il parere condizionante della base grillina.  A me sta storia non piace, si sono visti questi movimenti in rete e sono sempre azzardati: mi ricordo quando ci furono le elezioni politiche, cani e porci si sono lanciati nella folle corsa e alla fine abbiamo pure potuto stimare il livello di questi signori che si sono avventurati nella politica con una facilità estrema. Spero solo che non accada l'irreparabile, magari Matarella dirà sì e la base dirà no. In tal caso cosa si farà? Oppure immaginate un pensionato grillino che si arrangia sul PC e senza saperlo, avendo errato alcuni movimenti sulla tastiera, si ritroverà nominato Ministro della Difesa. Sarà anche la politica del cambiamento, sarà anche potere al popolo, ma così "ad capocchiam", preferisco tornare all'antico, cioè a quando non avevo l'età per il voto e non mi interessavo di politica. 

 
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CIAO TOMMY

Post n°3315 pubblicato il 27 Agosto 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Sono ancora in vacanza e questo è il momento più bello, immediatamente dopo ferragosto, quando le presenze turistiche scemano, la pressione si allenta e soprattutto, la mia vita è rallegrata dalla mia piccola nipotina di tre anni ospite gradita e "parcheggiata" dai suoi genitori (loro sono tornati al lavoro) nella nostra casa al mare. E' l'unico momento in un anno intero, in cui io e mia moglie godiamo per intere giornate della sua vivace presenza: vive a Milano e ci costa vederla solo saltuariamente durante gli altri mesi dell'anno. L'altro giorno era nella sua camera e davanti alla parete bianca, la sorpresi che parlava al...muro! Origliai quanto bastasse per capire che parlava con un certo Tommy, ma non compresi esattamente quello che diceva rivolgendosi al suo amico immaginario. "Vale, con chi stai parlando?" le chiesi amorevolmente: "Nonno, sto parlando con Tommaso un mio amico..." e io di rimando: "Di cosa parlavate?" e lei dopo aver riflettuto qualche secondo, mi disse: "Gli ho chiesto di non partire subito per Milano e di aspettare ancora qualche giorno per stare ancora un poco insieme". Ecco, era un amico immaginario, un amico irreale che vedeva solo lei ma era "presente" quando lei giocava da sola con i suoi giocatoli e...il suo Tommy. Ammetto che mia nipote, per volontà della mamma e del papà, non perde molto tempo con la tv, con gli smartphone e/o tablet. Le sono concessi in una giornata, solo pochi minuti e no per sistema, ma per centellinare il digitale che soffoca. Ahimè, mai verbo fu usato con tanta convinzione: da 0 a 2 anni, secondo studi recentissimi, i bambini perdono davanti agli orpelli maligni, mediamente tre ore al giorno e di amici immaginari, non si scorgono tracce. Alienante scoperta, spaventosa direi, poiché perdere un amico immaginario, significherebbe perdere vivace fantasia e applicazioni dettate dall'anima e dal cuore. Un bimbo procede a tentoni, campa su ciò che riesce ad inventarsi e l'elaborazione, è solo frutto di un impegno costante che dura nel tempo fino all'uscita dalla prima fascia inclusa fino ai 5/7 anni: la frequentazione della scuola elementare è l'uscio aperto per cambiare mondo e approcci: solo così si comincia a toccare la realtà dei giochi più adatti a loro. La creatività e l'estro vengono pregiudicati dal digitale: è vero c'è tanto materiale per bambini, video e canzoncine che loro ascoltano e vedono con un ritmo esasperato se non viene posto un freno. L'uso che si protrae oltre le due ore, procura distrazioni latenti per quanto riguarda il comportamento e la concentrazione necessaria per affrontare altre iniziative dove metterci solo la propria fantasia, non annacquata da video e non manipolata finemente da questi mostri che con l'andare del tempo, rubano personalità e carattere rendendoli diversi dalla loro natura primordiale. Sui dati pubblicati non ci sono riserve, sono frutto di studi seri e sappiate che in oltre quindici anni, ha portato le medie a raddoppiare per quanto riguarda le ore perse davanti a schermi di qualunque natura. Non meravigliatevi poi se sarà troppo tardi intervenire: il tempo non è galantuomo per queste mancanze e i limiti di sicurezza sono stati abbondantemente superati. Regolatevi.

 
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QUI GATTO CI COVA E...CI FREGA!

Post n°3314 pubblicato il 26 Agosto 2019 da monellaccio19
 
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Storia e letteratura sono ricche di casi in cui gli animali siano, contro il loro volere, complici di malandrini e gente poco raccomandabile. Non è difficile incrociare casi in cui la polizia si renda conto di questa collaborazione unilaterale, un animale ha pure i suoi limiti, ma è difficile farsi coinvolgere in lunghe indagini su un gatto che funga da corriere tra l'esterno e l'interno di un carcere del Costa Rica. Il simpatico animale era stato visto più volte aggirarsi con fare circospetto intorno all'Istituto sito a San Rafael de Alajuela: il suo agire non convinceva la polizia e così hanno cominciato a tallonarlo per capire cosa facesse sempre in quella zona. Fino a quando i segugi (poliziotti) lo hanno beccato con un piccolo marsupio sul dorso ben legato e sistemato saldamente per non perderlo durante le sue scorribande. Il gatto ha capito che non tirava una buona aria, avvertiva il fiato degli investigatori sul collo e ha cercato disperatamente di infilarsi in una fogna per evitare di essere catturato. Accidenti, un animale ben addestrato il micio e per stanarlo sono occorse cinque lunghe ore per scovarlo e arrestarlo. Portato alla centrale di polizia, dopo lungo interrogatorio, sparandogli in faccia un lume con una alogena da 1000watt, il felino è crollato e ha confessato la sua attività di corriere tra persone fuori e il carcerato  destinatario del carico nascosto nel marsupio: due cellulari, un carica batteria e una smart card! Prove consistenti e accertate, quindi scoperto il destinatario, il gatto è stato denunciato per favoreggiamento. Non sono nuovi i reclusi di quella prigione ad inventarsi atti del genere, i controlli sono severi e nessun visitatore può introdurre oggetti non consentiti. Tra l'altro nel 2015 venne arrestato un piccione che atterrava all'interno del carcere citato e aveva legato alla zampina un piccolo sacchetto contente droga: destinatario sempre un recluso della prigione di San Rafael. Che dire? Le studiano tutte pur di trovare sbocchi positivi alla loro reclusione, quello che vogliono lo introducono servendosi di animali addestrati e capaci di eludere la severa sorveglianza. A proposito la cella dove è stato rinchiuso il gatto è più piccola delle altre e ovviamente non ha grate, finestre e...l'ingresso è solo un pertugio con tanto di porta corazzata. Ma si può perdere tempo così?

 
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