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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi di Agosto 2022
Ci sono ancora buone possibilità che su questa terra, nascano storie d'amore, quelle mielose storie alla Liala e tanto amate anni fa dai lettori alla ricerca dei sentimenti puri e sinceri. Piccole storie che non hanno nulla di trascendentale, storie che oggi farebbero anche ridere per la loro esile fragilità e per la banale conclusione. La storia che riporto, breve ma intensa, è accaduta in Perù ma poteva benissimo accadere anche a Pascianello di Carpa un paese (?) non ancora nato. Lei, una ragazza molto carina, sale sul pullman e siede al fianco di un ragazzo: il viaggio non sarà breve e passeranno la notte nel torpedone. Ad un tratto, senza che i due si siano mai rivolti la parola, lei si addormenta e pone involontariamente la testa sulla spalla di lui. Catalina è stanca, Eddy è sveglio ma non reagisce: non vuol importunarla e coglie l'occasione per scattare qualche foto alla ragazza. Ha poi postato le foto su Tik Tok con una breve battuta: "Credo di essermi innamorato". 15 milioni di visualizzazione lo hanno gratificato, anche perché dopo il viaggio si sono separati e senza battere ciglio, non si sono più visti. Lui ha pregato gli utenti del social di far girare le foto nella speranza di rivederla o di ottenere informazioni per cercarla. Ha atteso invano fino a quando, dopo circa una settimana, casualmente l'ha rincontrata: un segno del destino che Eddy ha colto al volo prima di perderla ancora. Le ha chiesto il numero di telefono dopo averle spiegato chi fosse e come si fossero incontrati. Si sono sentiti, hanno messaggiato per giorni e oggi stanno insieme, innamorati e felici. Il sogno si è avverato e finiranno per sposarsi: già, il sogno, quei sogni che abbiamo fatto tutti, quelle storie che abbiano inseguito e che credevamo orami fuori dal tempo per la loro semplicità, per la strana sorte che combina e scombina buone occasioni e ti induce a non abbandonare mai la speranza. Accade ancora che tanti coronino i loro sogni, succede che ci si innamori come una volta e tutto ciò ci spinge a pensare che i "buoni" esistono ancora, i "cattivi" sono meno e innamorarsi è sempre un bel piacere, anche se diventa sempre più raro che accada come sia avvenuto per Catilina e Harry. Buona fortuna ragazzi...fossi più giovane vi invidierei, ma sono solo un ragazzo anziano!
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A Balestrate (Palermo), è stato inaugurato, tempo fa, un grandissimo e bellissimo parco giochi per bambini. Purtroppo, a causa dei soliti ritardi burocratici, il parco è rimasto fermo in attesa dell'apertura ufficiale e come al solito, l'inattività anche se temporanea, ha consentito ai soliti mascalzoni di commettere scempi che ne hanno compromesso funzioni e uso quotidiano. Soldi non ce n'erano, il parco sarebbe finito nel nulla se la generosità dei palermitani non si fosse manifestata con una corposa raccolta fondi di 30 mila euro. Con altri 40 mila messi a disposizione della regione Sicilia, sono state eseguite le opere di recupero e finalmente il parco è entrato in pieno esercizio. Folle di visitatori hanno rallegrato il luogo ludico (anche acquatico) e il divertimento è stato definitivamente assicurato. Orbene, c'è solo un piccolo ma importante dettaglio: in questo spazio immenso, è severamente vietato usare cellulari e pc: niente tecnologia per i ragazzi e per i genitori. Ci sono appositi cartelli che ne vietano l'uso e all'ingresso sono stati posti cassetti ermetici per lasciare all'ingresso gli orpelli che andrebbero a rendere la permanenza nel parco, un ovvio sistema di distrazione generale. Insomma, viviamo il parco al naturale, in piena comunità, staccando la spina per qualche ora e favorendo così la compagnia di ragazzi e bambini con nonni, parenti e amici. Bella iniziativa, si facesse così ovunque in determinati posti, col tempo impareremmo quanto sia importante essere in comunione con gli altri e relazionarsi senza avere tra le mani, i maledetti accessori che ci rubano...l'anima.
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Eppure non dovrebbe funzionare così: due passi in avanti e...tre indietro! Siamo nel terzo millennio, siamo a godere di progressi sociali indicibili: la tecnologia, le scoperte scientifiche, la medicina e tutto ciò che ci rende più liberi e sempre più accomunati, fanno sensazionali passi in avanti. La notizia che giunge dal Missouri (USA), è a dir poco sorprendente e inaccettabile, ma la decisione è presa, sarà operativa con la speranza che riserbi agli alunni della cittadina, una spinta educativa forte e chiara. I genitori di circa 2.000 allievi della contea di Cassville, sono allo stremo, non riescono a contenere la vivacità dei ragazzi e hanno chiesto alle autorità didattiche di provvedere immediatamente. Dopo un esame puntiglioso delle cause argomentate e una decisione collegiale, si è deciso di ripristinare nell'ambito scolastico la punizione corporale, ovvero, in casi gravi e laddove altri mezzi meno incisivi non producano effetti, le bacchettate sul palmo della mano! Questa pena è stata abolita nel 2001. I genitori non vogliono sentir parlare di sospensioni, non servono a nulla e ritengono che solo con le bacchettate, come ricordano bene i più anziani, si può tentare di affrontare il problema. Ovviamente, la decisione finale spetterà al direttore dell'Istituto dopo aver consultato l'insegnante e dovrà avvenire alla presenza di almeno un testimone. Un pauroso salto all'indietro, un ritorno al passato che quelli come me, ricorderanno perfettamente: le abbiamo provate durante la frequentazione della scuola elementare le bacchettate, sappiamo benissimo quanto siano dolorose e sui risultati...beh, ci sarebbe da discutere molto. Questa è la notizia, questo è il progresso che dobbiamo affrontare e discutere. Nel Missouri funzionerà così, salvo a riscontrare che dopo un periodo di prova, non sia necessario passare alle frustate sul deretano. Dopo di che, le caverne ci accoglieranno molto volentieri per una nuova età della pietra.
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Non sono solito fare acquisti su Amazon, mi piace andare per negozi se voglio compare qualcosa. Secondo voi, ad occhio e croce, c'è un articolo che Bezos non venda attraverso il suo colosso commerciale? C'è uno spillo o un carrarmato che non sia incluso nel vastissimo catalogo mondiale per la vendita on line? Beh, una voce non presente c'è, forse ancora per poco, ma se l'affare si chiude, allora quella voce sarà possibile "comprarla". Il mostro più ricco del pianeta, ha offerto circa otto miliardi di dollari, per acquisire una società del Texas, specializzata e leader del settore Big Tech, per la fornitura di apparecchiature mediche a domicilio. La Signify Health, un vero colosso, non solo fornisce attrezzature specifiche, ma dispone di una foltissima schiera di medici che operano a domicilio. Se va in porto questa operazione, sarà il completamento di un grande progetto: Bezos aveva recentemente acquistato la "1Life Healthcare", una catena di cliniche private con sede a S. Francisco, per 3,9 miliardi di dollari. Sapete come la sanità americana sia basata sulle assicurazioni e sulle disponibilità di ogni cittadino. Quindi cosa aspettarsi da questi acquisti di Amazon? Semplice, l'ordinazione in rete di ciò che serve come materiale o per ricoveri nelle cliniche della catena, oppure, in forma del tutto anonima, vedersi consegnare un grande pacco con all'interno un medico che proceda con la visita a domicilio. Per i prezzi basterà procedere in rete e fatti due conti, ognuno si regola. Appena possibile, sarò anch'io spinto sempre dalla mia pungente curiosità, a "ordinare" un dottore: voglio proprio vedere cosa accade dopo aver aperto il pacco: e se è una bonazza?
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State vedendo tutti come i big della politica stiano impostando la campagna elettorale con le promesse da marinaio. Lo stanno facendo tutti e mai come in questa occasione, con la forte crisi che attanaglia ceto basso e medio, l'importante per loro è che richiamino l'attenzione degli elettori sui problemi economici e finanziari. Berlusconi ogni giorno fa una promessa con l'aiuto delle sue tv e della RAI: ogni santo giorno ci fa due gorgioni così, promettendo mari, monti e...un milione di alberi all'anno! Beh, io dopo aver riflettuto attentamente ho deciso chi voterò: colui che non sparerà promesse a raffica prendendoci per il sedici; darò la mia preferenza a chi, onestamente e tenendo i piedi per terra, prometterà formalmente che stando al governo (dopo aver vinto le elezioni), procederà al pagamento di tutte le bollette che con costi esorbitanti, annienteranno tutti coloro che non potranno assolutamente mantenere gli impegni. Tutti a dire: faremo, agiremo, aiuteremo ma delle chiacchiere sono pieni ormai i cimiteri; basta con le promesse, facciano la loro parte visto che ammettono i problemi che affossano la gente. Le spese, i consumi e il vivere quotidiano è compromesso, i costi sono là a dimostrare come la gente si arrenderà alla mancanza della liquidità e dovrà decidere come agire di conseguenza. Pertanto, il fumo non è più sufficiente a tranquillizzarci, sappiano tutti che per il bavero non ci prendono più: non hanno hanno altro da fare che pagare, direttamente stando al governo, le bollette! I cittadini indigenti non cercano altro: promesse concrete da mantenere. Silvio, facci un piacere, almeno abbi la compiacenza di tacere e informare tutti i tuoi colleghi che ci aspettiamo decisioni accessibili e tangibili. Il fumo lo sappiamo vendere tutti, la mano per aiutare invece è improbabile...per chi abbia il braccino corto!
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