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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 16/01/2021
Non avrei mai pensato o sospettato di dover leggere una notizia di codesta portata: la "Biblioteca Statale di Lucca" è in grave difficoltà e rischia di chiudere. Ribadisco il vocabolo biblioteca: non è una libreria che chiude e se pensiamo a tutte quelle che in questo ultimo decennio hanno dovuto mollare per una serie di ragioni, il dolore, il rammarico, prendono l'anima. Si stanno attivando a Lucca per evitare questa drammatica situazione: petizioni, lettere ai diretti interessati e infine, poiché la biblioteca è statale, il ministro Franceschini è stato coinvolto per provvedere affinché ciò non avvenga. Mancanza di personale è la motivazione, se poi aggiungiamo le alienazioni dovute al covid, allora avremmo un quadro molto più preciso e dettagliato. Che paese è quello che in poco più di un decennio abbia tagliato di tutto e di più? Tagliare la Sanità, lo abbiamo visto cosa abbia comportato all'Italia in un anno di emergenza tragica. Soldi venuti meno per far quadrare cosa? Cosa c'è di più importante in una nazione oltre la Sanità e la Cultura? Sforbiciate senza senso, per poi ritrovarsi come spesso abbiamo visto, con cattedrali nel deserto, investimenti su manufatti mai terminati e abbandonati. Ospedali con reparti chiusi e/o soppressi, corpo infermieristico decimato, medici sottratti al pubblico, insomma, una decimazione che abbiamo pagato a caro prezzo e stiamo ancora subendo incertezze e carenze impensabili. La biblioteca di Lucca, è centro culturale per tutta la Toscana, c'è indifferenza in giro e gli sforzi per evitare un collasso è demandato a pochi intimi che si dannano per evitare il default. Il sindaco in primis, poi altri collaboratori e personale, utenti che conoscono quel luogo sacro, faranno il possibile perché alla data del 1 Aprile non si proceda alla chiusura del luogo sacro, del polo d'attrazione ricco di storia e cultura. Non c'è tempo e speriamo che si faccia in fretta: due mesi non sono un'eternità e la biblioteca non può affidarsi al tempo che passa invano. Non a caso ho ricordato un aforisma proiettato nel tempo, oltre l'eternità: "Le biblioteche non si fanno. Crescono". Appunto, pensare solo a demolire, a far sparire una biblioteca lascia basiti come leggere che in un bidone della spazzatura è stata trovata la prestigiosa prima edizione del "Il giorno della Civetta", addirittura autografata dall'autore Leonardo Sciascia. Che paese è questo?
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