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La Juventus stende l'Inter e riapre il campionato

Post n°28 pubblicato il 23 Marzo 2008 da mark15m
Foto di mark15m

Battendo per 2-1 l'Inter a San Siro, la Juventus fa un deciso passo in avanti verso la qualificazione in Champions League e riapre il campionato: grazie al suo successo per 2-1 sull'Empoli nel pomeriggio, la Roma è infatti ora a soli quattro punti dai nerazzurri a otto giornate dalla fine.



Nonostante un paio di situazioni fortunate in occasioni delle sue reti
- vedi svista del guardalinee sulla posizione di Camoranesi in
occasione del primo gol ed errore di Burdisso sul secondo - la Juventus
ha meritato il successo. I bianconeri hanno giocato una partita da
grande squadra, attenta e cinica, sprecando anzi più volte il 3-0, trascinati da un Del Piero
che ha festeggiato al meglio le 552 presenze con la maglia della
Vecchia Signora, raggiungendo nella graduatoria l'indimenticato Gaetano
Scirea.



Dall'altra parte, la sconfitta di questa sera certifica il momento di difficoltà
dell'Inter, che non perdeva in casa dallo scorso 81 aprile contro la
Roma. Troppe le assenze importanti in casa nerazzurra - questa sera ko
anche Cambiasso e Vieira - e troppi gli elementi decisivi in condizioni
approssimative - Stankovic in primis - soprattutto a centrocampo, nella
zona nevralgica del gioco, per poter costruire una manovra accettabile
e non sempre dai calci piazzati possono arrivare i gol che risolvono le
situazioni. Ora ad Appiano Gentile sarà fondamentale recuperare gli
infortunati per respingere la rimonta della Roma.



La partita. Nell'Inter Roberto Mancini deve fare a meno di Cambiasso e
Vieira: nel rombo di centrocampo, allora, spazio al trio
Stankovic-Zanetti-Chivu con Jimenez
trequartista dietro a Cruz e Ibrahimovic. Nella 4-4-2 della Juventus
Ranieri perde Zebina nella rifinitura e schiera Grygera a destra; in
mezzo al campo c'è Camoranesi centrale con Sissoko per dare qualità al reparto mentre in attacco è confermato il tandem Del Piero-Trezeguet.



Pronti, via, e l'Inter ci prova subito con un sinistro al volo alto di
Chivu da dentro l'area ma la prima grande occasione è al settimo per
gli ospiti: cross di Nedved dalla sinistra e deviazione sottomisura di
Del Piero. Julio Cesar è bravissimo a deviare oltre la traversa. In
effetti, per almeno un quarto d'ora la Juventus sembra messa meglio in
campo, soprattutto "grazie" a Jimenez, che non rientra a dovere in fase
difensiva e permette spesso ai bianconeri di attaccare in superiorità numerica.
Lentamente, però, i nerazzurri trovano meglio le distanze tra i reparti
e coprono con maggiore attenzione, impedendo agli avversari di rendersi
pericolosi in avanti.



Se non rischia molto in difesa, l'Inter non fa però nemmeno molto in
avanti, dove però può sempre mettere in campo la sua fisicità sui calci piazzati,
come al 18°, quando su punizione di Jimenez dalla sinistra prima
Burdisso non trova la deviazione sottomisura e poi Stankovic incorna
sulla parte superiore della traversa. Generalmente, la sfida resta
equilibrata, giocata su buoni ritmi in mezzo al campo, ritmi che -
complice anche un terreno di gioco scivoloso - rendono difficile
manovrare con ordine e precisione.



Al 34° l'Inter si fa comunque rivedere in avanti punizione di Chivu dai ventinove metri e Buffon
è bravo a distendersi sulla sua sinistra e a deviare in angolo. Sette
minuti dopo il portiere bianconero si ripete bloccando in sicurezza
un'altra potente ma meno angolata punizione di Ibrahimovic dai ventidue
metri. Le due squadre vanno così al riposo sullo 0-0.



La ripresa vede però in campo una Juventus più convinta e propositiva
che già al 46° sfiora la rete con un destro di Nedved deviato in angolo
da Julio Cesar. Tre minuti dopo ecco il gol che sblocca il punteggio:
lancio di Molinaro, la palla filtra fino a Camoranesi
che controlla e batte Julio Cesar con un rasoterra di destro. Sulla
rete bianconera pesa però l'errore del guardalinee, che non vede il fuorigioco dell'italo-argentino.



Al 52° Mancini decide di cambiare: fuori Jimenez e dentro Suazo, con i
nerazzurri che passano al 4-3-3. L'honduregno si fa vedere sei minuti
dopo il suo ingresso in campo con un destro dal limite alto. Al 63°
ecco però il raddoppio bianconero: passaggio di Camoranesi per Del
Piero che tocca in profondità, Burdisso non riesce ad allontanare di
testa e Trezeguet
insacca con un imparabile sinistro al volo. Un minuto dopo Mancini
decide di cambiare ancora: fuori Cruz, alle prese con un problema al
piede e dentro Maniche, con la Beneamata che torna al 4-3-1-2 com
Stankovic trequartista.



Nonostante le sostituzioni, si vede che l'Inter fatica con troppi
uomini stanchi e poco brillanti contro una difesa attentissima e se i
nerazzurri non riescano a pescare i propri attaccanti, la Juventus
sfiora più volte il tris, in particolare con Del Piero, che al 66° e
soprattutto all'82° si vede negare il gol solo da un ottimo Julio Cesar.



All'83° Mancini si gioca il tutto per tutto con Balotelli per Chivu
mentre Ranieri inserisce Iaquinta per Trezeguet e un minuto dopo
l'Inter accorcia le distanze: fuga di Maicon, che entra in area, evita
due avversari sulla destra e mette in mezzo per Maniche che insacca da due passi.



A questo punto Ranieri togliere l'esausto Nedved per Nocerino per dare
più filtro. Dal canto suo l'Inter getta in campo tutto il suo orgoglio
e sfiora il gol del clamoroso pareggio con Maniche in pieno recupero,
quando il portoghese si rende protagonista di una percussione centrale,
entra in area e sull'uscita di Buffon coglie con un destro il palo esterno. Palo su cui si fermano le speranze di pareggio nerazzurro e sul quale si riapre invece il campionato.

 
 
 
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