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I britannici Death In June (o per meglio scrivere Douglas Pearce) hanno, da sempre, rappresentato la parte malata e contorta della cultura musicale di nicchia. I dischi di Pearce necessitano di un ascolto molto profondo. Il dark folk è mutuato verso vertici altissimi. La soglia del dolore rappresenta un antefatto della paura di vivere. Ansia che si celebra in canzoni immaginifiche e stupende. Un coacervo di ostacoli emotivi. Decisamente un sound non adatto per i tutti i palati sonici. Io mi sono addentrato -nell'arte di Douglas- con fugace timidezza, e ne sono stato ampiamente appagato...
Claudio Baroni
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Nicolino è una garanzia!
Inviato da: press10
il 08/11/2023 alle 15:21
Il vecchio Nick non delude mai
Inviato da: cassetta2
il 08/11/2023 alle 11:54
Il vecchio Nick non delude mai.
Inviato da: cassetta2
il 08/11/2023 alle 11:54
Assolutamente vero!
Inviato da: press10
il 28/09/2023 alle 14:46
Che meraviglia
Inviato da: cassetta2
il 28/09/2023 alle 11:32
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