Musica

Genere Musicale: Pop

Mice Parade - What It Means To Be Left-Handed (Cd - FatCat Records - 2010)

Un vorticoso profluvio di devastanti colori pop esplode dall'album intitolato "What It Means To Be Left-Handed" a firma Mice Parade. La sostanza (la carna rossa) è tutta incentrata sul profilo artistico di Adam Pierce, creatore del progetto Mice Parade. Tredici canzoni conformi e licenziate nella pura ideologia pop. Adam scrive in punta di penna ballate tipicamemente primaverili proprio come "Couches & Carpets", brano ballerino e inesorabilmente poetico. Un album vario e moderno dove si fa veramente fatica a trovare un pezzo che sia migliore di un altro. La melodia è forzatamente il sottile filo rosso che unisce, per sempre, ogni singola canzone. Melodia che si adagia sul cuore della malinconia malandrina. Consiglio caldamente questo cd a coloro i quali amano le buone sensazioni e le emozioni sospese per aria. L'importante è sapersi rilassare nella propria camera con il fedele stereo, spegnere le luci e non smettere (neanche per un momento) di sognare il migliore arcobaleno del mondo.

Sito Web: www.fat-cat.co.uk

                www.myspace.com/miceparadeband

Claudio Baroni

Genere Musicale: Indie Rock

Heliogabale - Blood (Cd - Les Disques Du Hangar 221 - 2010)

Gli Heliogabale sono di Parigi, ma del cosidetto tocco elettronico francese non c'è nessuna traccia in questo disco. "Blood" è permeato, fin dall'iniziale "Q For Qing", da una forte presenza di rock indipendente. Chitarre e basso taglienti, coadiuvati da una batteria che pare un metronomo in azione. Blood, rosso, di un rosso sangue vivo e pulsante, tutti i brani di questo cd sono forti ed intransigenti uniti da una violenza sommersa. Quella violenza che fatica a giungere a galla, che giace sopita nelle braccia di morfeo, ma aspetta solamente il momento migliore per coglierti di sorpresa. Mi piace questo lp, è grintoso, ruvido al punto giusto, vibrante e disarmante. Per certi aspetti un pezzo come "O My Friends" mi ricorda alcuni passaggi sonori dei Pixies se mi è permesso il paragone. La band francese non sbaglia un colpo, tutte le mosse sono indirizzate ad un bersaglio ben definito. I suoni sono rock, decisamente messi a fuoco e gli strumenti dipingono paesaggi di bassa periferia urbana. Benvenuti nella marcia Parigi degli Heliogabale, la città malsana che non avete mai voluto conoscere, benvenuti nel rosso infinito.

Sito Web: www.lesdisquesduhangar221.wordpress.com

                www.myspace.com/heliogabale

Claudio Baroni