Messaggi di Gennaio 2014

The Barlights

Post n°959 pubblicato il 29 Gennaio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Indie Pop


The Barlights - You Cannot Choose The Roads That Take You Home (Cd - NRONERECORDS - 2010)

Il guitar pop dei britannici The Barlights (From Norwich) è melodico e ben impostato. Il loro album intitolato "You Cannot Choose The Roads That Take You Home" si gode all'infinito. Non si finirebbe mai di ascoltarlo, il sound mi ricorda qualche cosa del passato come gli Embrace. Note (pop)olari ma per niente scontate. Percorsi, stile definito e per nulla compresso, The Barlights non parlano e non masticano una lingua nuova ma vogliono diffondere (ancora una volta) il verbo della pop music. Il tentativo mi pare ampiamente riuscito. Il disco in questione scivola molto bene nel lettore preferito (nonostante qualche intoppo), le note si ergono imperiose per tutta la stanza. Questo è un lavoro sicuramente dal profumo primaverile, si sente in sottofondo quel guizzo magico della canzone "quasi" perfetta. Tutto cuore e pochi pensieri, tanto sangue rosso che scorre nelle vene. Bene, bravi ma per il sottoscritto possono sempre migliorare, in quanto (alla distanza) un po' di noia arriva...

Sito Web: www.nrone.co.uk

Claudio Baroni

 
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Skidmore Fountain

Post n°957 pubblicato il 27 Gennaio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Indie Rock


Skidmore Fountain - Cloudless Blue (Cd - Young Love Records - 2009)

Quando a volte creare indie rock risulta essere assolutamente obsoleto e stanco. Gli Skidmore Fountain arrivano da New York, terra mitica per un certo tipo di rock, di nuovi suoni. Però, a mio modesto parere, questa band mi appare priva di una certa originalità. Cioè mancano dei fondamentali per trasmettere un giusto feeling. "Cloudless Blue" il loro album è senza mordente, privo di emozioni, si trascina per circa quaranta minuti di logoro rock. Molto probabilmente questi ragazzi hanno messo tutto l'impegno possibile per realizzare un prodotto vendibile sul mercato e godibile, ma il risultato è alquanto deludente. Dopo svariati ascolti non mi riesce di ricordare un brano che può essere salvato da questa amena raccolta di suoni privi di energia. Insomma per me bisogna lavorare ancora molto per riuscire a creare un cd ascoltabile. Non tutte le ciambelle riescono con il buco.

Sito Web: www.youngloverecords.com

Claudio Baroni  

 
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Ralfe Band

Post n°956 pubblicato il 25 Gennaio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Pop/Colonna Sonora


Original Motion Picture Soundtrack Bunny And The Bull - Composed And Performed By Ralfe Band (Cd - Ghost Ship Records - 2010)

"Bunny And The Bull" è la folle storia di due amici Stephen e Bunny alle prese con problemi di alienazione, sesso ed alcool. In particolare questa pellicola ripercorre il viaggio avventuroso dei due in Europa. La colonna sonora è affidata alla band britannica Ralfe Band. La musica è un pop visionario ed onirico, sembra di vedere per davvero i due protagonisti "ciondolare" per strade e percorsi diversi. Non è necessario però, a mio modesto parere, avere visto il film per godere appieno delle fantastiche e placide atmosfere che Ralfe Band sanno evocare. Il sound è triste e lento, si assapora una piacevole pace, una pace intrisa di depressione e contorcimenti mentali. Sembra che questo gruppo voglia entrare nella mente dei due amici per "leggere" i loro sogni ed esaudire ogni loro aspettativa. Follia e paradosso, questo è l'insegnamento di queste note, così eteree e morbide. Lampi nel vuoto, stelle che cadono e non si fanno male, suoni lievi e magici...Ralfe Band hanno saputo costruire un puzzle perfetto per coinvolgere appieno l'ascoltatore ancora addormentato e tiepidamente malinconico. Una esperienza da non mancare.

Claudio Baroni 

 
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Swimming

Post n°955 pubblicato il 23 Gennaio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Indie Rock


Swimming - Primary (Cd - Izumi Records - 2008)

Swimming - The Fireflow Trade (Cd - Colourschool Records - 2009)

Rock sperimentale, modificato e complesso. Swimming provenienti dall'Inghilterra interpretano una codifica razionale del rock indipendente. Soluzioni ampie e vaporose fanno di questi due lavori ("Primary" e "The Fireflow Trade") esempi concreti di come realizzare arte a tutto tondo. Le composizioni sposano soluzioni ipnotiche ed intriganti. Le note vagano per l'aria cercando una via di libertà. Ecco la proposta sonica di questa band si potrebbe descrivere come "liberatoria". Aria pura, aria fresca, senza nessun fraintendimento i ragazzi di Nottingham si attestano su territori alquanto ostici e difficili da recepire. Ma il bello della loro arte è questa preziosa imprevedibilità e sana claustrofobia. Il sound è caustico e proibito ed ogni soluzione appare intransigente. Ogni singolo pezzo registra un qualcosa di nuovo ed innovativo. Sono blandi ed inutili i termini di comparazione, in quanto Swimming non assomigliano a nessuno. Nel loro genere indipendente sono soli ed originali. Uniti e trasversali.

Sito Web: www.swimmingband.com

                 www.colourschoolrecords.co.uk

Claudio Baroni 

 
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Uninhabitable Mansions

Post n°954 pubblicato il 22 Gennaio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Indie pop


Uninhabitable Mansions - Nature Is A Taker (Cd - Uninhabitable Mansions - 2009)

Veramente un gran bel disco, "Nature Is A Taker" degli americani (di New York) Uninhabitable Mansions provoca mirabili fremiti indie pop. Per quanto mi riguarda questa è la musica che vorrei sempre ascoltare. Un grintoso pop con chitarre mirate e condite al punto giusto. Uninhabitable Mansions scompongono e ricompongono la musica (pop)olare, rendendola unica ed irripetibile. Sono suoni che macinano chilometri su chilometri e ti entrano in testa, entrano e non vanno più via. Come ad esempio "Do You Have A Strategy ?", brano dalle movenze irripetibili, stupendo e magicamente orecchiabile, molto (a mio modesto parere) in stile Pavement. Non mi perdonerò mai il fatto di avere dimenticato questa perla di saggezza indie negli scaffali. Lasciato a poltrire per troppo tempo, questo cd ritorna a nuova vita e suona magnificamente sul mio lettore preferito. Mi piacerebbe che anche coloro i quali leggeranno questa mia recensione possano farsi coinvolgere da questo lavoro. Lasciarsi trascinare, solo giusto un poco, basta un niente...

Sito Web: www.uninhabitablemansions.com

Claudio Baroni  

 
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Richie James Follin

Post n°953 pubblicato il 18 Gennaio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Rock/Country


Richie James Follin - Battle (Cd - Red Bear Recordings - 2008)

Quando ci si cimenta in generi musicali non propriamente avvezzi al proprio gusto artistico si fa sempre un po' di fatica. Il country, decisamente molto rock, di Richie James Follin è un esempio concreto di come si possa suonare originale senza apparire obsoleti. "Battle" non è per il sottoscritto il classico disco da isola deserta, però rappresenta un compendio di country sporco macchiato da un sano rock. Il viaggio è faticoso, gli strumenti macinano chilometri su chilometri, la voce di Richie è impastata al punto giusto ed i contorni sono disegnati con abile maestria. Il brano di questa raccolta che preferisco è sicuramente "Prize", luci e colori si alternano per una composizione ambivalente che presenta una sequenza indovinata di suoni disarticolati. "Battle" nel suo insieme, nel suo incedere lento, è un po' un lavoro fuori dal tempo che può piacere o meno. Sicuramente non si può negare a questo album una purezza di fondo, una sua bellezza legata al passato, sound verticale che non si piega tanto facilmente.

Sito Web: www.richiejamesfollin.com

Claudio Baroni 

 
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The Monochrome Set

Post n°952 pubblicato il 16 Gennaio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Pop


The Monochrome Set - Super Plastic City (Cd - Disquo Bleu - 2013)

The Monochrome Set importante band britannica appartenente al post punk ritorna con un nuovo album intitolato "Super Plastic City". Per certi aspetti sembra proprio che il tempo si sia fermato. Bid ed i suoi compagni di viaggio continuano ad interpretare un copione modello. Uno spartito dove un certo pop elegante e raffinato mostra tutta la sua spartana bellezza. "Super Plastic City" è un disco esemplare, è maestro e mirabile nel suo splendore fino. Canzoni delicate che non sbagliano un colpo, arpeggi di chitarra che rapiscono il cuore. Circa mezz'ora (più o meno) di suoni che rimandano ad una profetica new wave. Il tempo è prezioso e tutto viene condensato, ma il bello di questa opera è che non manca niente. La tavola è bene imbandita, e le pietanze sono buone e saporite. Su tutte le composizioni mi preme ricordare "The Time I've Spent Doing Nothing", autentico gioiello (pop)olare. Suoni che svelano una vena artistica che Bid pare proprio non avere perso. E' bello ritrovare gruppi come The Monochrome Set. Constatare -ancora una volta- come questi musicisti posseggono uno smalto che con il trascorrere degli anni non è andato perso. Grazie per tutto, veramente.

Sito Web: www.themonochromeset.co.uk

Claudio Baroni

 
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The Felice Brothers

Post n°951 pubblicato il 15 Gennaio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Folk/Rock


The Felice Brothers - Yonder Is The Clock (Cd - Team Love Records - 2009)

Delicatamente come il risveglio al mattino The Felice Brothers mischiano abilmente un po' di folk ed un po' di rock. Una miscela importante per confezionare un album dai canoni passati (nulla di nuovo), ma decisamente ascoltabile. "Yonder Is The Clock" è ruffiano al punto giusto, le canzoni sono razionali e ben calibrate. Non ci si sorprende così di "sentire" un sound già battuto altre volte. Le note sono tradizionali, il suono è coeso e limpido. Forse il problema maggiore di questo lavoro (come già precedentemente scritto) è che non sorprende più di tanto. L'insieme appare, a mio modesto parere, un po' datato e senza un tocco di spericolata originalità. Il sole batte forte su queste composizioni, ma è un sole scontato già visto centinaia di volte. In definitiva un disco stanco dentro, nell'anima...ma non tutto è da buttare...

Sito Web: www.team-love.com

                 www.thefelicebrothers.com

Claudio Baroni    

 
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The Hosts

Post n°950 pubblicato il 11 Gennaio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Indie pop


The Hosts - Softly, Softly (Cd - Fierce Panda - Data Di Pubblicazione: 10 Febbraio 2014)

Accidenti quante problematiche comporta l'ascolto di un disco. Insomma non è semplice fruire di un lavoro. Ci si trova davanti a svariate emozioni positive e negative. E poi c'è il colpo di fulmine, il colpo di fulmine, quello che ti fa battere il cuore all'impazzata. Ebbene debbo ammettere candidamente che il sottoscritto si è follemente innamorato di un dischetto piccolo (nel senso che appartiene ad una minuscola, ma importante, casa discografica), ma grande nei contenuti. I britannici The Hosts sono riusciti con il loro "Softly, Softly" a colpire nel segno. Il migliore indie pop in circolazione (a mio modesto parere) è sicuramente il loro, il brit pop che ritorna con Oasis e Blur in sottofondo a fare il pubblico interessato. Il trittico iniziale di questo cd è assolutamente formidabile (strappalacrime): "Would You Be Blue", "September Song" e "Where The Cold Wind Blows" sono zucchero allo stato puro. Canzoni di una semplicità e modestia incalcolabili. Melodia malinconica che strizza inevitabilmente il cervello. Arte e passione in comune, sentimenti che roteano all'impazzata. E' un godimento scrivere di album come questo, dove ogni cosa funziona a meraviglia. I brani sono incastrati alla perfezione, le note sono precise e centellinate, ed una certa depressione rapisce il cuore. Amatelo, per favore se potete, anche solo un po' ma amatelo. Grazie.
P.s. Assolutamente splendida la cover di Roy Orbison "In Dreams".

Sito Web: www.fiercepanda.co.uk

Claudio Baroni  

 
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Lucrecia Dalt

Post n°949 pubblicato il 10 Gennaio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Microsuoni


Lucrecia Dalt - Syzygy (Cd - Human Ear Music - 2013)

Frequenze disturbate per strade pericolose. Lucrecia Dalt impone un suo personale sound. "Syzygy" è un misto di mirabili microsuoni spazzati dal vento. La voce di Lucrecia descrive splendidamente paesaggi impervi e pieni di ostacoli. Non bisogna temere questa particolare proposta sonora. Tutto è libero, le canzoni sono candide e verticali, ogni singolo elemento si propone e cade in verticale. La sensibilità umana di questo lavoro è molto alta. Le note si sparpagliano e vagano in cerca di una pace concreta. Si affaccia alla porta una delicata electronica minimale che fa da contorno ai sospiri di Lucrecia. Mescolando le carte ritengo, parere personale ovviamente, che "Vitti" sia il brano migliore dell'intera raccolta. Ipnotico e suadente, i suoni si attorcigliano in un manifesto di gioia e fumosa disperazione. Una frustrante rassegnazione fuoriesce da questa brillante composizione. Ingranaggi artistici che sono un gioiello di assoluta perfezione. Esperienza unica nel suo incedere lento e sonnolento. Da capire poco alla volta. 

Sito Web: www.humanearmusic.de

Claudio Baroni

 
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